Destiny 2 ha vissuto sicuramente un momento di transizione che culminerà con l'arrivo di Ombre dal Profondo (espansione maggiore che è stata recentemente posticipata ad ottobre). L'anno due è risultato più travagliato del previsto con la scissione tra Bungie e Activision che ha sicuramente monopolizzato l'attenzione degli utenti ma che ancora deve mostrare tutti i suoi effetti, siano essi positivi o negativi. Dopo I Rinnegati, il ciclo di espansioni minori ha creato il solito circolo di alti e bassi che ha frammentato l'utenza ponendo sulle spalle dell'ultima stagione (La Stagione della Ricchezza) un discreto peso in termini di aspettative e speranze. Questa che andremo ad analizzare è stato infatti sia il primo lavoro completo di Bungie senza Activision, sia la stagione che sta facendo da traino agli utenti verso Shadowkeep, vero banco di prova per la casa di Seattle.
Opulenza incontrollata
La Stagione della Ricchezza, ve lo diciamo subito, è riuscita nel suo intento: la mano di Bungie si è sentita e le scelte fatte dimostrano che gli autori dei più celebri Halo non hanno perso la mano, semplicemente hanno preso una deviazione sul percorso più tortuosa di quello che avrebbero potuto immaginare. La prima grande introduzione è stata il Serraglio: una nuova attività a 6 giocatori che prevede il matchmaking nella sua versione normale mentre opta per una versione eroica in stile raid, ovvero con la necessità di avere una squadra completa senza matchmaking. Il Serraglio si è dimostrato un'attività fresca, in grado di fornire divertimento e sfide ai giocatori ma soprattutto ha certificato come l'utenza, nonostante tutto, sia disponibile a tornare e popolare i server di Destiny non appena ci siano attività e ricompense stimolanti. Nuove armi, nuove armature e una serie di modifiche dedicate all'attività, non in numero eccessivo ma sicuramente un ottimo antipasto dei piani futuri della casa. L'imperatore Calus, il mistero che lo circonda sono sicuramente stati un ottimo obiettivo su cui puntare per questa risalita e anche il nuovo raid, così come il Serraglio, trae spunto dalla lore legata all'Imperatore Cabal per creare un contenuto soddisfacente. La Corona del Tormento, questo il nome del nuovo raid, è sicuramente uno dei meglio riusciti per quanto riguarda le attività maggiori dell'end game di Destiny 2, nonostante L'Ultimo Desiderio gli sia ancora superiore. Difficile, stimolante con nemici e meccaniche interessanti che hanno mostrato la voglia di Bungie di proporre originalità e peculiarità nelle attività più importanti venendo incontro alle esigenze dei giocatori.
Se dunque, Serraglio e il nuovo raid hanno costituito le più grandi introduzioni di questa stagione, sono i contenuti di contorno che hanno sostenuto le maggiori introduzioni tenendo incollati i giocatori. Lumina, Verità e Malvagio Karma, tre vecchie e nuove armi esotiche legate a tre differenti quest; ormai Bungie ha capito che le armi più potenti del gioco vanno ottenute attraverso quest intrise di lore, lunghe e più o meno difficili in grado di mettere il giocatore davanti ad una degna sfida e non relegate all'RNG dei loot esotici. Questa formula è vincente e vi possiamo assicurare che il sapore di compiere queste sfide con gli amici ha un valore inestimabile al di là della potenza e dell'utilità delle armi. Il Lumina poi, di cui vi abbiamo parlato in un articolo specifico, è stato anche un modo per Bungie per abituare gli utenti alle nuove frontiere del lato RPG del titolo che verranno ampliate con l'espansione maggiore di ottobre. Il Lumina non è sicuramente la miglior arma del gioco, ma la sua introduzione mostra la via che Bungie sta percorrendo: ovvero quella di rendere il gioco comprensivo di ruoli definiti e più classici dei GDR come ad esempio il support. A margine di queste nuove introduzioni sono anche tornati i soliti eventi stagionali come lo Stendardo di Ferro, dove però la situazione è differente. Attualmente è chiaro che questi eventi verranno profondamente modificati da Bungie, ed è per questo che allo stato attuale hanno proposto il medesimo evento con armature rivisitate e nessuna nuova introduzione, proprio perché le modifiche dovranno essere più strutturali e dovranno arrivare se non già con Shadowkeep , con le stagioni dell'anno 3.
Ultimi ma non meno importanti invece, gli eventi unici della Stagione della ricchezza: i Momenti di Trionfo e il Solstizio degli Eroi. Se il primo ha visto una ventata di aria fresca con quest uniche, location interessanti e idee approfondite, lo stesso non si può dire per il Solstizio degli Eroi cominciato questo 30 luglio appena passato. L'evento estivo infatti, ha visto protagonista un brutale farming per ottenere dei pezzi di armatura simili (cambiano solo i decori e qualche minuscola modifica allo stile) a quelli già presentati l'estate scorsa. Questo genere di attività (farming esagerato fine a sé stesso) è stata una costante di Destiny 2 nelle stagioni passate e uno dei motivi per cui la gente ha abbandonato i server. Riproporlo in una stagione di transizione, arrivati a ridosso della nuova espansione rende chiaro come l'attenzione ormai sia tutta rivolta all'autunno ma il peso di certe attività viene comunque molto enfatizzato. Ormai quindi il focus e l'attenzione è tutta su quelle che saranno le novità della nuova espansione, con diverse scelte che già solleticano l'interesse degli appasionati: le nuove mosse, gli artefatti, il nuovo sistema di modifiche di armi e armature e il ritono sulla vecchia/nuova Luna.
La stagione della ricchezza ha decisamente mostrato la volontà di Bungie di riprendere in mano saldamente le redini di un progetto ambizioso che può davvero lasciare il segno. L'introduzione di un'attività come il Serraglio ha ribadito le capacità di creare modalità di gioco nuove e intriganti, mentre il nuovo raid ha consolidato la scelta intrapresa coi Rnnegati sull'end game. Alti e bassi si sono visti tra quest esotiche (alti) e eventi ricorrenti e unici stagionali (bassi) ma nel complesso i numeri dell'affluenza dei giocatori sui server dimostra che le scelte hanno avuto un riscontro positivo. È ormai tempo di prepararsi, la città avrà di nuovo bisogno dei Guardiani e questa volta sembra che l'Oscurità sia pronta a manifestarsi più potente che mai.