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Die Hard: Nakatomi Plaza

Francesco Sorrentino non poteva certo lasciarsi sfuggire la demo di Nakatomi Plaza senza passare un paio di giorni dentro una canottiera più sporca che mai: questo è il resoconto della sua esperienza, un'anteprima che ci aiuterà a capire se Jhon Mclane tornerà protagonista anche sui nostri pc...

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   11/02/2002
Die Hard: Nakatomi Plaza
Die Hard: Nakatomi Plaza

Ottantasette megabyte ... di grattacielo!

All'inizio un filmato creato con lo stesso motore grafico, ci indica lo scopo della prima missione: disattivare le bombe a tempo, posizionate dai terroristi/mariuoli in giro per il trentanovesimo piano. Sono parecchi gli aspetti positivi: la fluidità e la pulizia della grafica, le animazioni dei terroristi, che oltre a renderli agilissimi e scattanti come dei veri ginnasti (si tuffano lateralmente per terra compiendo delle capriole fulminee, saltano sulle balaustre a mò di "omino dell'olio Cuore", ecc ...) li vedono compiere delle azioni stupende a vedersi (tipo ribaltare tavoli e difendersi dietro ad essi, sporgendo soltanto il mitra e sparando a casaccio verso di noi oppure mentre si riparano dietro a muri o barili, si sporgono quel tanto da poter mirare, coprendo il resto del corpo, o anche situazioni particolari, come in un livello, dove un terrorista inarcandosi con il busto in avanti, cerca di contrastare il risucchio di un grosso ventilatore che lo trascina a se mortalmente). Oltre a questo i nemici sono davvero duri da accoppare, senza contare che nel primo livello bisognerà fare in fretta a trovare la tronchese per disattivare le bombe, con i terroristi allupati posti in prossimità delle stesse!
Diversi i gadget a disposizione: un cellulare usato per dialogare con le forze di polizia all'esterno (esilaranti i discorsi iniziali, che sono identici a quelli del film) ed un accendino zippo che utilizzeremo per i condotti d'aria immersi nel buio. Nella versione completa ci sarà anche un badge, usato come prova inconfutabile, davanti agli ostaggi, di appartenere ai "buoni".

Die Hard: Nakatomi Plaza
Die Hard: Nakatomi Plaza

Duri a morire ... 'sti terroristi!

Il gameplay, contro ogni mia previsione, è stato ben progettato e calibrato, tanto da rendere piuttosto emozionante il nostro cammino, che più di una volta sarà intervallato da situazioni al cardiopalma. All'inizio, ad esempio, dobbiamo disattivare in fretta tutte le bombe, con la tronchesina che ci trema nervosamente nelle mani (basta che dimentichiamo un ordigno per fare un bel botto!) e il fiatone corto dovuto alla mancanza di stamina (finalmente un gioco dove non si corre irrealmente all'infinito) oppure sul terrazzone del grattacielo, a tagliare i cavi nelle cabine elettriche, con i terroristi incavolati che incalzano alle calcagna sparandoci a vista!
Ma non sono tutte rose e fiori i tecnicismi di DH-NP: le collisioni fra poligoni sono mal gestite e più di una volta il nostro personaggio rimane "incastrato" in un angolo oppure gli avversari attraversano le porte ... prima di aprirle! Naturalmente sono difetti per così dire "frivoli", ma che sommati al sonoro delle armi un pò "ovattato" (è una scelta che comunque segue lo stile del film) e al cambio d'armi che è un po' troppo macchinoso (soprattutto quando bisogna selezionare la tronchesina e non si capisce come cavolo fare!), pregiudicano l'intero lavoro fatto dal team dei Piranha Games. Sono comunque dei difetti che possono essere tranquillamente corretti prima dell'uscita della versione finale, o in una eventuale patch futura.
Il gioco completo sarà soltanto in singleplaying, ma considerato che i livelli sono tanti e belli difficilotti da portare a termine, si prevede un bel titolo longevo, che sottolineamo sposa in pieno lo spirito e lo stile del film, aggiungendovi finanche ambientazioni extra. Consigliato a tutti gli appassionati cinefili (da non confondere con cinofili) di Bruce Willis e della fortunata serie di Die Hard.

Die Hard: Nakatomi Plaza
Die Hard: Nakatomi Plaza

Ottantasette megabyte ... di grattacielo!

A freddo il demo di Die Hard - Nakatomi Plaza mi ha fatto subito due - opposte - impressioni: una è quella di avermi ricordato lo stile del film, che è stato "agganciato" in pieno, evidenziando un ottimo lavoro fatto dai tecnici e progettisti del gioco. L'altro, invece, denota una incuria nel perfezionamento di alcuni particolari, con un chiaro riferimento alla sezione di configurazione tasti, che dovrebbe essere, di per se, un'aspetto fra i più semplici da gestire ma alcune idiosincrasie con il mouse lo hanno buggato a tal punto da obbligarmi ad editare il file risultante a "mano". Senza contare che chiudendo il demo, la SBlive mi va in loop (uuhhmm ... a pensarci bene tutti i titoli con il LithTech mi danno questo problema). A caldo ci si accorge che il demo è sorprendentemente lungo da portare a termine, dato che conta ben quattro livelli degli oltre trenta della versione completa (che secondo programma dovrebbe uscire il 26 Aprile).