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Dopefish, uno dei più grandi Easter egg della storia dei videogiochi

Capita talvolta che un'idea nata quasi per scherzo prenda piede, sino a diventare non solo reale, ma anche più grande di quanto ci si potesse mai aspettare.

SPECIALE di Luca Mazzocco   —   13/07/2025
Figura intera frontale del Dopefish proveniente da Doom Eternal
Commander Keen: Goodbye Galaxy!
Commander Keen: Goodbye Galaxy!

C'è stato un tempo nel quale i videogiochi si creavano davvero nel garage di casa. Un tempo nel quale bastava un gruppo di amici con tanta voglia di sperimentare per dare vita a opere memorabili da immettere poi sul mercato. Se è vero che anche oggi i team indipendenti hanno la libertà per poter rendere concrete le proprie fantasie, è altresì innegabile che l'industria negli ultimi anni sia diventata più strutturata. Più attenta alla parte commerciale e burocratica, con un conseguente focus sulla comunicazione e sul marketing. Insomma: sviluppare videogiochi è diventato un lavoro più "serio", che lascia meno spazio alla follia istrionica degli autori.

È però necessario non lasciarsi travolgere da questo rigido atteggiamento. Non bisogna dimenticare, infatti, che creare videogiochi è comunque un mestiere artistico nel quale la fantasia si lega a doppio nodo con la succitata follia. Dove l'attitudine al lavoro deve essere accompagnata anche dalla possibilità di farsi una grande risata ogni tanto. È proprio con questa consapevolezza che è interessante guardare al passato e all'approccio divertente e divertito di quelli che sarebbero diventati i grandi professionisti di questo settore. La storia che vi raccontiamo oggi parte proprio da un team di grandi sviluppatori con il senso dell'umorismo. Da quell'id Software che ancora oggi rappresenta l'intero franchise di Doom, ma che all'inizio degli anni Novanta era principalmente famosa per la serie di Commander Keen.

Nessuno si sarebbe aspettato che il Dopefish, nato nel 1991 dalle sapienti mani di Tom Hall, sarebbe diventato un personaggio tanto iconico.
Nessuno si sarebbe aspettato che il Dopefish, nato nel 1991 dalle sapienti mani di Tom Hall, sarebbe diventato un personaggio tanto iconico.

Questa è la storia del Dopefish, uno dei più grandi Easter egg della storia dei videogiochi.

Le origini del Dopefish

Quando si pensa ai grandi creativi videoludici di fine secolo scorso, Tom Hall è sicuramente uno dei nomi che potrebbero venire in mente. Insieme a John Romero, John Carmack e Adrian Carmack ha infatti fondato la già citata id Software, per poi spostarsi negli anni successivi in 3D Realms e contribuire a titoli di successo come Duke Nukem II e Duke Nukem 3D. Nel 1991, però, Hall stava ancora lavorando a Secret of the Oracle, il primo dei due episodi che compongono il titolo "Commander Keen in Goodbye, Galaxy". Alla ricerca di idee per i nuovi personaggi da inserire nel gioco, Tom Hall diede vita a ventiquattro differenti creature, ma solo una spiccò davvero tra tutte: il Dopefish.

Wacky Wheels è stato il primo titolo ad aver inserito il Dopefish come Easter egg
Wacky Wheels è stato il primo titolo ad aver inserito il Dopefish come Easter egg

Il Dopefish (che potremmo tradurre in "stupido pesce") è stato descritto come la seconda creatura più stupida dell'universo. Una creatura che ruota attorno a una sola routine ("nuota nuota, fame, nuota nuota, fame", secondo gli sviluppatori) e che si ciba di qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Visivamente, il Dopefish è un grosso pesce verde con gli incisivi sporgenti e lo sguardo assente. Una sorta di bambinone acquatico, che ispira simpatia nonostante si tratti di un avversario da affrontare. Ma cosa differenzia questo pesce da un Pesce Smack qualsiasi? Semplice: l'incredibile diffusione che ha avuto al di fuori del gioco di Commander Keen.

Un pesce per domarli tutti

Come già accennato, dopo essersene andato da id Software, Tom Hall entrò in Apogee Software (azienda conosciuta poi come 3D Realms). Qui contribuì non solo a creare nuove opere, ma anche a produrre titoli provenienti da differenti realtà. Titoli come Wacky Wheels, sviluppato da Beavis-Soft sulla scia dello straordinario successo di Super Mario Kart. Secondo Joe Siegler, sviluppatore che ha collaborato anche con Hall e che si è appassionato alla storia del Dopefish, c'è stato un momento nel quale, senza alcun motivo, si è deciso di inserire questo bizzarro pesce verde come easter egg. E così accadde realmente. Se in Wacky Wheels si preme il pulsante del freno e si fanno due giri su sé stessi con il proprio corridore, ecco che comparirà proprio il celeberrimo Dopefish (come potete vedere in questa comoda GIF). Un divertente omaggio, ma che sfuggì rapidamente di mano agli sviluppatori.

Max Payne omaggia non solo il personaggio, ma anche la scritta 'Dopefish Lives!' comparsa in Duke Nukem
Max Payne omaggia non solo il personaggio, ma anche la scritta "Dopefish Lives!" comparsa in Duke Nukem

Da allora, infatti, questo simpatico pescione verde è diventato sempre più virale, spingendo gli autori a inserirlo all'interno delle proprie opere. O quantomeno a provarci. In Duke Nukem 3D, per esempio, era prevista inizialmente la possibilità di sostituire tramite un codice lo squalo che il Duca avrebbe incontrato in un livello sottomarino con il Dopefish. Peccato, però, che lo squalo non venne poi inserito nel gioco e che, di conseguenza, venne tagliato anche il goffo pesce. Ma non tutto andò perduto: nel quinto livello (The Abyss) è infatti possibile trovare un'importante scritta sulla parete: DOPEFISH LIVES.

Di fronte a questa mossa di 3D Realms, Id Software non rimase con le mani in mano. Decisa a cavalcare la fama del Dopefish, introdusse la creatura nel suo nuovo titolo di punta: Quake. Se si spara in una precisa zona dell'hub iniziale compare infatti la scritta "The Well of Wishes awaits in the Crypt of Decay". Coloro che raggiungeranno il livello "Crypt of Decay" potranno quindi trovare ora un passaggio segreto che li porterà di fronte al faccione del Dopefish.
Una sorta di gara costante tra aziende, combattuta a colpi di Easter egg.

Come dimenticare il terribile sguardo assassino del Dopefish in DOOM Eternal?!
Come dimenticare il terribile sguardo assassino del Dopefish in DOOM Eternal?!

Pensate però che questa creatura si sia limitata a comparire nei titoli di 3D Realms e id Software? Vi sbagliate.

L'eredità che non ti aspetti

Quando il passaparola dell'esistenza del Dopefish si diffuse, moltissimi altri sviluppatori decisero di inserirlo all'interno delle proprie opere, trasformando così il bizzarro animale in un'icona. Un gruppo di fan diede persino vita a dei veri e propri videogiochi basati sul pesce verde. Videogiochi come "Dopefish Forever!", con tanto di modalità multigiocatore in grado di calamitare il pubblico. Per non parlare degli Easter egg inseriti in celebri titoli come Max Payne, Daikatana, Hitman 2: Silent Assassin, Deux Ex: Human Revolution, Alan Wake, Rage, Doom e molti altri. Easter egg divertenti, che hanno contribuito al successo di un personaggio nato "per sbaglio" e diventato mese dopo mese sempre più famoso.

Giocando ad Alan Wake vi sembrava di aver già visto da qualche parte quel goffo pesce verde? Ora sapete da dove proviene
Giocando ad Alan Wake vi sembrava di aver già visto da qualche parte quel goffo pesce verde? Ora sapete da dove proviene

Il Dopefish divenne rapidamente una figura iconica, con tanto di merchandise a tema come tazze e magliette. Un simbolo dell'indipendenza (e della follia) videoludica, sfruttato poi dai ragazzi di id Software come una vera e propria mascotte. Gli sviluppatori Lee Jackson e Jay Wilbur crearono persino degli addobbi di Natale, che però subirono dei ritardi incredibili nella produzione e finirono per venire distribuiti nel luglio del 1995. Qualcuno (Andre Viens) creò persino uno screensaver dedicato al Dopefish che funziona ancora oggi su Windows o Win95 e che, se volete implementarlo nella vostra macchina virtuale, potete scaricare a questo link.

Ma non è tutto. Il Dopefish è riuscito anche a superare il mondo dei videogiochi, comparendo in serie TV animate come South Park e I favolosi Tiny (Tiny Toon Adventures, in originale). In questo secondo caso, nello specifico, il pesce viene usato come metro di misura per determinare l'intelligenza di Taz, il Diavolo della Tasmania. Mica male come punto di arrivo, per un personaggio nato quasi per scherzo.

Una rara immagine del Dopefish inserito nella serie animata 'I favolosi Tiny'!
Una rara immagine del Dopefish inserito nella serie animata "I favolosi Tiny"!

Dopo essere comparso in Pettington Park, un gioco del 2012 costruito attorno all'infrastruttura di Google+, il Dopefish è lentamente scomparso dai radar, come riportato dalla pagina ufficiale che monitora la storia del pesce verde. Capita ancora di imbattersi saltuariamente in questa bizzarra creatura, ma il cambio generazionale di utenza ha sicuramente contribuito a farlo cadere nel dimenticatoio. Questo articolo ha però lo scopo di puntare nuovamente i riflettori verso un'icona tanto buffa. Un'icona che è stata importante per i videogiocatori del passato, ma che si spera possa essere apprezzata anche dal pubblico di oggi. Lunga vita al gigantesco pesce verde dallo sguardo assente. Lunga vita alla creatura nata dalla mano di Tom Hall. Lunga vita al Dopefish.