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Dreadful Bond, il provato della demo tecnica

La nostra opinione sulla demo tecnica di Dreadful Bond, un thriller dai toni soprannaturali frutto della collaborazione tra il Clod Studio e il maestro dell'orrore Dario Argento.

PROVATO di Mattia Armani   —   23/04/2019

Impossibile non essere curiosi quando il maestro dell'orrore mette la sua firma su un progetto Dreadful Bond, primo titolo di una software house milanese che conta quindici sviluppatori affascinati dal dialogo tra cinema e videogioco, da sempre terreno fertile per avventure degne di nota. E la collaborazione con Dario Argento rientra senza dubbio nella visione di un team che si è lanciato su Kickstarter facendo leva sul nome di un regista oggi meno in vista, ma che negli anni settanta e ottanta ha dato un contributo fondamentale al cinema thriller/horror con la sua poetica d'inquietudine fatta di filtri di colore, tecniche cinematografiche al servizio di tensione e pulsioni umane come protagoniste di pellicole che grazie al contributo delle musiche di Morricone e dei Goblin sono diventate veri cult internazionali. Da qui la nostra inevitabile curiosità per un progetto che sci ha permesso di dare un'occhiata da vicine con la pubblicazione, in piena campagna di crowdfunding, di una piccola ma interessante demo tecnica.

Nel maniero della famiglia Wharton

La demo pesa circa 3GB e ci permette di viaggiare rapidamente attraverso una serie di ambienti che, realizzati con l'Unreal Engine 4 e con la tecnica della fotogrammetria, ci danno un assaggio, tutto in un cupo bianco e nero, di cosa ci aspetta nel maniero della famiglia Wharton, un cupo maniero pieno di cunicoli, inquietanti statue, antichi libri e angoli bui. Prevedibilmente la maggior parte degli ambienti risulta irraggiungibile, ma d'altronde si tratta di una piccola anticipazione priva di interazioni che si intreccia con il video For Bridget, realizzato con il motore di gioco e piuttosto convincente, per darci un'idea di cosa aspettarci dal prodotto finale, in buona parte incentrato sul coinvolgimento e sull'atmosfera. Ma questo non vuol dire che mancheranno meccaniche di gioco. Ci saranno, assicurano gli sviluppatori nella pagina Kickstarter del progetto e saranno incentrate, come in ogni avventura che si rispetti, sulla scoperta di segreti, dettagli e indizi da scovare superando enigmi.

Dreadful Bond 01

Il tutto condito da inquietanti flashback che dovrebbero godere della stessa fattura del cortometraggio, realizzato con una discreta cura sfruttando il già menzionato Unreal Engine 4, gli ottimi asset del gioco e attori in carne e ossa per generare le ombre che dovremo attraversare lungo un cammino fatto di dilemmi, alchimia, esoterismo, passione e ovviamente morte, proprio come ci si aspetta da un thriller sorprannaturale sviluppato in collaborazione con Dario Argento. Un'avventura che segue un filo lungo trent'anni riportandoci agli eventi di For Bridget, agli episodi cruenti che hanno lasciato segni tangibili nel maniero, un luogo pieno di rumori, di voci e di ombre che avranno un ruolo chiave del guidare il protagonista attraverso la casa, attraverso le buie segrete, verso fondamentali ricordi che daranno gradualmente forma a un personaggio, il nostro, inizialmente sconosciuto. Starà a noi ricostruirne l'identità, scoprendo non solo il nostro ruolo ma anche quello di altri elementi snocciolati dal corto For Bridget che menziona Yggdrasil, l'oscuro testo Empuros e la necromanzia, evidenziando l'elemento investigativo che ci auguriamo trovi ampio spazio in Dreadful Bond.

Dreadful Bond

Il potenziale non manca

Dalla grafica alla musica, Dreadful Bond si muove nel mondo dei thriller a tinte horror degli anni sessanta e settanta, con rumori forti, sonorità aspre, cori inquietanti e corde di violino abilmente torturate. E la qualità tecnica è pregevole, sebbene limitata a una piccola e spartana demo tecnica che ha il difetto di dire poco sul gioco vero e propri. Dal punto di vista estetico, invece, l'Unreal Engine garantisce riflessi in tempo reale, illuminazione convincente e una gestione della messa a fuoco spettacolare, seppur forse fin troppo marcata, mentre la mano degli sviluppatori si vede nella cura per gli ambienti del maniero della famiglia Wharton che, realizzato con minuzia usando la fotogrammetria, è il protagonista del corto For Bridget. Niente male per un piccolo team ancora agli inizi, anche se la demo mostra qualche problema con la gestione del mouse, e quindi della visuale, mancando di sostanza su cui formulare analisi più approfondite. Questo, però, non ci preoccupa più di tanto: parliamo di uno stadio di sviluppo decisamente acerbo per un titolo che non sarà pronto prima di un anno e che potrebbe addirittura slittare fino ai primi mesi del 2021. Quello che ci lascia qualche perplessità è che, a tre giorni dalla fine della campagna di finanziamento, gli euro raccolti sono meno di 23.000 su 60.000, e l'uscita di una demo tecnica, arrivata troppo tardi e in pieno periodo pasquale, difficilmente riuscirà ad attirare l'attenzione più dell'ottimo cortometraggio. Non resta quindi che sperare in un miracolo, anche solo per arrivare alla versione base del titolo Clod Studios, quella per PC che includerà l'adattamento in Italiano, Inglese, Russo e spagnolo. E ci auguriamo che succeda, magari con un aiuto esterno, visto che pur limitata alla sola questione estetica, la demo mostra qualche elemento convincente come la sensazione del peso del personaggio, come la ricchezza dell'arredamento che presuppone uno studio approfondito e diversi dettagli come voci e rumori che, al pari dei commenti sonori e di alcune riprese, ricordano l'horror italiano di qualità, sia per impronta che per tecnica. Ed è una cosa che non ci dispiace, così come non ci dispiace per nulla la prospettiva di poter avere tra le mani qualcosa di diverso e che valorizzi il meglio del nostro cinema, un tempo conosciuto in tutto il mondo e ormai terribilmente povero di pellicole degne di nota, rileggendolo attraverso la moderna lente del videogioco.

Dreadful Bond 05

Dreadful Bond ha senza alcun dubbio potenziale, ma nemmeno l'ottimo cortometraggio For Bridget, come la graphic novel o l'edizione speciale firmate dallo stesso Dario Argento, è riuscito a dare una spinta vigorosa ai finanziamenti, lasciando la campagna crowdfunding a vagare in alto mare a soli tre giorni dalla sua conclusione. E riteniamo difficile che la demo tecnica, rilasciata in forte ritardo e all'alba delle festività pasquali, possa fare il miracolo, anche se speriamo che in qualche modo il progetto Clod Studios trovi una strada di pubblicazione, portando un pizzico del miglior Dario Argento nel mondo dei videogiochi.

CERTEZZE

  • Ambienti dettagliati ed effetti in quantità
  • L'atmosfera non manca di certo
  • Audio curato e centrale nell'esperienza

DUBBI

  • Siamo ancora all'inizio dello sviluppo
  • La demo mostra qualche ingenuità tecnica
  • La campagna di finanziamento sembra destinata a finire piuttosto male