Semplficazioni ma non solo
Un poco come già per "Sid Meier's Pirates!", lo stile grafico cerca di essere allo stesso tempo personale e funzionale. Il passaggio al 3D ha così permesso ai designer di facilitare notevolmente l'approccio al titolo. Con pochi e semplici gesti del mouse, potremo decidere di avere una situazione d'insieme e visualizzare tutto il continente, oppure in maniera fluida e continua arrivare fino ad una visuale ravvicinata della città dove, senza il bisogno di entrare ogni volta nella classica schermata di riepilogo, potremo riconoscere da subito tutte le caratteristiche della città. Il livello di dettaglio è tanto ravvicinato che potremo addirittura vedere i contadini coltivare la terra, così come tutte le strutture e le meraviglie della città saranno facilmente riconoscibili con un semplice colpo d'occhio. Anche le battaglie, adesso vengono visualizzata direttamente sullo schermo, con un'animazione in tempo reale che rappresenta l'evolversi della battaglia.
A questo proposito, è interessante notare come, forse per ovviare alla proverbiale (e rara) anomali del carro armato sconfitto dall'unità di lancieri, o forse per venire incontro ai giocatori più pigri, adesso il valore numerico che indica la forza delle unità è unico e non più suddiviso in attacco e difesa. Inoltre, in maniera molto simile a quanto accadeva in Alpha Centauri, la tiplogia delle unità disponibili sarà ridotta di numero, ma alcune delle loro caratteristiche risulteranno personalizzabili in base alle esigenze ed ai gusti del giocatore.
Sempre parlando delle meccaniche di gioco, l'impressione generale che ne abbiamo avuto è proprio quella di una estrema semplificazione di alcuni aspetti di gioco. E' ancora troppo presto per dire quanto queste semplificazioni possano intaccare l'effettiva profondità di gioco, tuttavia è indubbio quanto adesso - anche grazie ad un'interfaccia completamente riprogettata, ispiratasi alle logiche dei più diffusi RTS - il titolo appaia più accessibile anche ai neofiti de genere fin dai primi momenti di gioco e, soprattutto, meno macchinoso e più fluido da giocare.
Tra novità più importanti introdotte in ambito gameplay, segnaliamo innanzi tutto l'introduzione dei cosiddetti "Grandi Uomini", ovvero personalità eminenti - che si guadagnano in base al numero di tecnici impiegati nelle nostre città - particolarmente specializzate in determinate aree tecnologiche che ci permetteranno così di sbloccare nuove scoperte ed età tecnologiche: il Leonardo Da Vinci della situazione insomma.
Semplficazioni ma non solo
Riguardo la gestione militare, segnaliamo l'inedito sistema simil-RPG che prevede una serie di promozioni in base all'anzianità ed ai successi delle nostre unità. Ad ogni avanzamento potrà corrispondere un determinato bonus come, per esempio, un incremento delle capacità di attacco o difesa, magari su determinati tipi di terreno.
Rinnovata anche la gestione interna del nostro impero: d'ora in poi, oltre alla scelta del tipo di costituzione (repubblica, monarchia, comunismo e così via), saremo chiamati anche a decidere riguardo altri aspetti "civici" del governo come, ad esempio, quello riguardo la libertà di parola o la riduzione in schiavitù. Come al solito, ogni scelta avrà ripercussioni tanto positive quanto negative ed ognuna con orizzonti temporali spesso diversi.
Molto interessante e ricca di spunti, inoltre, l'introduzione delle religioni. Adesso ci sono ben sette religioni diverse (dal buddismo al cristianesimo) che possono essere ricercate e sbloccate - tramite il solito albero delle tecnologie - per poi essere utilizzate a proprio favore, rendendo la gente più felice o, magari, per facilitare i rapporti diplomatici con le civilizzazioni che utilizzano la nostra stessa religione. Proprio parlando di albero delle tecnologie, concludiamo facendo notare come anche questo presenti diversi rinnovamenti. Innanzi tutto non è più diviso in ere ma in un'unica lunga timeline, inoltre adesso una determinata tecnologia potrà essere raggiunta seguendo diverse strade e non più tramite le solite tappe obbligate. Questa nuova flessibilità d'utilizzo dovrebbe garantire, fin dai primi turni di gioco, una notevole varietà di gioco.
Sul fronte multiplayer, sono state confermate tutte le modalità implementate dalle varie espansioni di Civ3, con tanto di supporto al PlayByEmail e ad un innovativo sistema molto simile al PBEM ma basato su un server centralizzato gestito da Fireaxis stessa chiamato: Persistent Turn-Based Server (PTBS). Verrà poi introdotta un'inedita modalità cooperativa che permetterà agli alleati di condividire risorse e territori.
Civ sempre più Civ
Giudicare un titolo vasto e profondo come Civilization 4 dopo solo pochi minuti di osservazione è davvero impossibile. Eppure i designer di Fireaxis, guidati dalla sapiente supervisione di Sid Meier, sembrano essere riusciti a mantenere lo spirito originale del titolo con l'aggiunta di nuove interessanti opzioni di gioco volte a dare più varietà al titolo - tutto questo nonostante alcune modifiche potrebbero far storcere il naso ai puristi della serie.
Per sapere se abbiamo avuto ragione ad essere così ottimisti, non ci rimane che aspettare fino alla fine di questo anno. Dopo di ché sarà finalmente tornato il momento di fare la Storia. Con la S maiuscola, of course.
Finalmente abbiamo avuto modo di giocare ad una versione praticamente finale di Sid Meier's Civilization IV - per gli amici semplicemente Civ4.
La prima cosa che salta subito agli occhi è la veste grafica totalmente rinnovata. Dopo tre capitoli e circa 6 milioni di copie vendute, la serie Civilization entra ufficialmente nell'era delle tre dimensioni. Non aspettatevi una grafica da urlo, tuttavia rispetto al passato il taglio è netto ed evidente. Anche il comparto audio è stato progettato prevedendo l'utilizzo di sonoro posizionale.