"Era meglio Dino Crisis", sì, va bene, lo sappiamo, ma Exoprimal si sta rivelando un titolo decisamente più interessante di quel che si immaginava ai tempi dell'annuncio, e pur con tutte le incognite di una formula live service che raramente si sposa bene con il modello premium, lo sparatutto con i dinosauri sviluppato da Capcom sembra in grado di offrire un'esperienza frenetica e spettacolare, dall'indubbio potenziale.
Domani, 17 marzo, si apriranno i cancelli di una open beta che consentirà a tutti gli utenti su PC, PlayStation e Xbox, anche in cross-play, di provare con mano il gioco per tre giorni, cimentandosi con la modalità Sopravvivenza e le sue tante sfaccettature, entrando a far parte di una squadra composta da cinque elementi e utilizzando liberamente tutte le Exocorazze, accessibili fin da subito.
Dunque, quali sono le nostre sensazioni dopo due giorni di test?
Contenuti della open beta
Partiamo dai contenuti, perché se da un lato l'open beta di Exoprimal offre un'unica modalità, Sopravvivenza, presentata come una simulazione dell'intelligenza artificiale realizzata per raccogliere dati di battaglia e sviluppare in tal modo una difesa più efficace nei confronti delle misteriose invasioni da parte di orde di dinosauri che hanno messo il mondo in ginocchio, dall'altro tale stipulazione alterna in maniera casuale ben undici situazioni differenti.
Le partite, dunque, non si ripetono mai in maniera uguale: due squadre, composte ognuna da cinque giocatori, competono per completare più rapidamente possibile una serie di obiettivi che prevedono l'eliminazione di ondate di dinosauri, la difesa di veicoli, la scorta di dispositivi mobili, la raccolta di energia, la distruzione di barriere e altro ancora, per poi arrivare eventualmente a un confronto diretto che chiude il match in favore di una parte o dell'altra.
È dunque in pratica una playlist random quella disponibile nel corso dei test del titolo Capcom, in cui non vengono posti vincoli all'utilizzo delle Exocorazze, tutte accessibili fin da subito perché se ne possano sperimentare le peculiarità e portare avanti un sistema di progressione di stampo tradizionale, separato per il livello generale del giocatore e quello delle armature che andremo a utilizzare in battaglia. Unica pecca: non avremo modo di spendere le ricompense guadagnate per eventuali personalizzazioni, elemento che troveremo solo nella versione completa del gioco.
Dicevamo delle Exocorazze: ce ne sono dieci, divise in tre classi: Assalto, Colosso e Supporto. Appartengono alla prima categoria Deadeye, il modello di default con il suo fucile; Zephyr, che combatte usando delle lame; Barrage, specializzato nell'uso di granate; e Vigilant, praticamente un cecchino. Nella classe Colosso rientrano invece Roadblock, con il suo enorme scudo; Krieger, che porta a spasso un mitragliatore Gatling; e Murasame, dalla lunga katana. Tre, infine, le Exocorazze della classe Supporto: Nimbus, Witchdoctor e Skywave, veloci ma poco potenti, pensati soprattutto per riparare i propri compagni.
Gameplay
Una volta scesi in campo, il gameplay di Exoprimal si rivela semplice e immediato, ma al contempo dotato di uno spessore tattico che si esprime attraverso il bilanciamento della squadra, in termini di Exocorazze e specifiche capacità, nonché nell'uso delle abilità speciali dotate di ricarica, che vanno a caratterizzare in maniera importante il sistema di combattimento e rendono l'esperienza per certi versi simile a un MOBA.
Quello che ci viene chiesto di fare è spostarci all'interno dello scenario seguendo le indicazioni dell'intelligenza artificiale, quindi eliminare una certa quantità di dinosauri che compaiono da un varco nel cielo, divisi in varie categorie man mano più pericolose, che culminano con l'arrivo di potenti boss (un anchilosauro, un triceratopo, un tirannosauro), il tutto mentre si alternano le tipologie di incarichi che ci vengono assegnati.
Deadeye, la corazza equipaggiata di default, si pone da questo punto di vista come la scelta più equilibrata, portatrice di meccaniche prettamenteda sparatutto in terza persona grazie al fucile d'assalto, al lanciagranate, al raggio laser, all'attacco ravvicinato, alla schivata e a una Ultimate che consente al nostro personaggio di trasformarsi per alcuni secondi in una specie di torretta in grado di emettere un alto volume di fuoco contro qualsiasi bersaglio.
Una bella intuizione di Exoprimal è quella di non porre limiti all'uso delle Exocorazze, nel senso che è possibile in qualsiasi momento della partita selezionare un'altra armatura ed equipaggiarla, peraltro mettendo in mostra ogni volta un'animazione di vestizione davvero carina. In tal modo si può sperimentare rapidamente qualsiasi approccio alla battaglia, dai fucili agli attacchi corpo a corpo che contraddistinguono diverse corazze.
Durante la nostra prova non abbiamo avuto il tempo di apprezzare queste diverse interpretazioni dell'azione, in tutta sincerità: prendere a pugni orde virtualmente infinite di velociraptor ci è sembrato molto meno divertente che bersagliarli con una mitragliatrice, alternando gli attacchi speciali man mano che diventavano disponibili per far saltare in aria i dinosauri in maniera spettacolare, nell'ambito di sequenze che ci hanno ricordato con piacere il primo Lost Planet.
Ci sarà ovviamente tempo e modo di approfondire questi aspetti e queste peculiarità, perché se è vero che le Exocorazze esprimono un design dei mecha non sempre convincente e talvolta inevitabilmente già visto, offrono effettivamente un approccio molto diverso all'azione e con la squadra giusta, andando a scoprire ulteriori modalità, questo aspetto dell'esperienza potrebbe essere ciò che terrà in vita il gioco sul lungo periodo.
Realizzazione tecnica
Exoprimal include già nell'open beta un gran numero di opzioni per i controlli, che possono essere rimappati e regolati modificando il livello di sensibilità in base alle nostre preferenze, mentre non ci sono al momento diverse modalità grafiche: il gioco gira a 60 fps di default e immaginiamo utilizzi l'espediente della risoluzione dinamica al fine di mantenere consistenti le prestazioni, essenziali in un'esperienza di questo genere.
Certo, capita che l'enorme numero di dinosauri sullo schermo (resi bene ma con un focus sulla quantità più che sulla qualità), gli attacchi speciali e l'eventuale arrivo di enormi boss possano mettere un po' in crisi il motore grafico, che in tali frangenti mostra qualche incertezza. Nonostante tutto, gli scenari urbani del titolo Capcom non appaiono eccessivamente semplificati: l'interazione è ridotta al minimo, ma l'illuminazione funziona bene, le superfici vengono valorizzate da qualche gradevole riflesso e le esplosioni risultano spettacolari.
L'open beta di Exoprimal si limita a illustrare il cuore dell'esperienza ma diverte e convince, con una modalità che alterna diverse situazioni in maniera casuale per dar vita a match sempre differenti, nonché una dotazione completa di Exocorazze tutte da scoprire, sebbene a pelle l'approccio ravvicinato all'azione appaia meno riuscito e divertente rispetto all'impostazione in terza persona classica garantita in particolare dall'armatura di default. Ad ogni modo, si tratta di aspetti che andranno approfonditi con il tempo, nella versione completa, valutando lo spessore e la varietà del gioco e delle sue altre modalità, nonché il sistema di ricompense e personalizzazioni che andrà a valorizzare l'impianto.
CERTEZZE
- Meccaniche da sparatutto in terza persona solide e divertenti
- La modalità Sopravvivenza appare varia e movimentata
- Exocorazze molto diverse fra loro, una valanga di dinosauri
DUBBI
- Combattere in maniera ravvicinata non sembra il massimo
- Battle Pass, ricompense e personalizzazioni ancora da scoprire
- Forse gli manca un po' di personalità sul piano estetico?