Quando li incontriamo, gli sviluppatori di New Tales appaiono visibilmente emozionati. È facile capire il perché: stiamo assistendo alla presentazione del loro primo videogioco, Fading Echo. Anche se molti dei membri del team provengono da esperienze con realtà affermate, ci mettono subito al corrente che questo loro nuovo progetto è qualcosa di completamente differente. È un rischio, ed è molto ambizioso perché vuole avere un taglio esplicitamente internazionale. Infatti, nonostante buona parte del team sia francese, di base a Lione, Fading Echo può contare sulla partecipazione di artisti internazionali provenienti da tutto il mondo: Europa, Stati Uniti, Corea del Sud, a testimonianza precisa di una volontà di mescolare culture e immaginari.
"Per Fading Echo volevamo creare un mix di influenze che provenisse tanto dai comics americani, quanto dai fumetti europei e orientali", ci spiega Sylvain Sechi, Studio Head di New Tales. Questa fusione di stili così lontani è leggibile nel design della protagonista che ci colpisce immediatamente: una lunga chioma di capelli azzurri che fluttuano, un fisico da artista marziale e l'atteggiamento badass da eroina d'azione. È facile vederci la polverosità western di Mad Max, ma anche il fascino extradimensionale del Nahobino di Shin Megami Tensei V.
Sechi definisce Fading Echo attraverso tre parole chiave: action, sistemico, multiverso. "Volevamo creare un videogioco che fosse sul serio sistemico", ci spiega, alludendo alla volontà di far interagire tra di loro le diverse meccaniche di gioco in modo emergente. In particolare, la protagonista del titolo, che viene chiamata The One, ha dei poteri che le consentono non solo di controllare l'elemento dell'acqua, ma anche di trasformarsi in una sorta di elementale fluido. "Faremo interagire questi elementi meglio di qualsiasi altro videogioco in passato", ci dice Sechi, con una scintilla di ambizione negli occhi.
Corel, un mondo allo sbando
Fading Echo è ambientato nell'universo morente di Corel, dove The One è stata confinata in seguito a un terribile cataclisma che ha devastato l'Echoverse. Una volta, il suo mondo era governato da creature come lei chiamate Leggende, ma il loro acerrimo nemico, Il Paradosso, ha causato la frammentazione dell'impero in un multiverso e ha sigillato i passaggi attraverso le realtà. The One è prigioniera di uno di questi mondi ormai da un secolo, e ora è testimone di un altro evento che sta sconvolgendo il multiverso: i collegamenti tra i frammenti dell'Echoverse si sono riaperti, provocando l'ennesimo sconvolgimento in Corel che ora rischia di collassare su se stesso.
Poco male: Corel è un mondo semidistrutto, arido, che ha profondamente sofferto della corruzione che lo ha separato dal resto dell'impero. The One dovrà però trovare in fretta il modo di liberarsi da questa prigione che l'ha tenuta segregata per più di cento anni, e per farlo dovrà sfruttare i suoi poteri. La protagonista può infatti trasformarsi in una creatura fatta d'acqua per riuscire a superare tutte le asperità del mondo in cui suo malgrado vive: nella sua forma elementale può fossilizzare la lava, risalire la corrente delle cascate oppure combattere le creature ostili che abitano Corel.
In questi frangenti si concretizza la promessa a proposito della natura sistemica fatta da Sechi: vediamo The One evocare delle onde che pietrificano i nemici fuoriusciti dalla lava, o che creano dei passaggi quando vengono a contatto con il magma. La nostra protagonista assume una forma gassosa quando il suo corpo fatto di acqua tocca il fuoco, e può spiccare balzi altissimi per superare ostacoli altrimenti insormontabili.
Un loop ispirato ai roguelite
"Per il loop del videogioco ci siamo ispirati ai roguelite, anche se Fading Echo è un action adventure canonico", ci dice Sechi. La struttura del videogioco infatti propone un ritmo dettato da brevi escursioni a Corel alla ricerca di misteriose risorse chiamate aether. Durante queste esplorazioni, The One affronterà nemici e risolverà enigmi ambientali per collezionare le fonti di energia da riportare alla base. Qui potrà anche accedere a dei potenziamenti permanenti, che renderanno più facili le missioni successive e magari daranno accesso a nuove aree, quasi come in una sorta di metroidvania. Saremo in grado di creare anche delle scorciatoie che ci trasporteranno più agilmente da una parte all'altra del mondo.
Un'altra caratteristica che rende interessante Fading Echo è il suo sistema di realtà alternative. The One è infatti in grado di viaggiare attraverso versioni alternative di Corel. Nel video di presentazione, l'abbiamo vista passare da uno scenario prettamente desertico, dove canyon sabbiosi definivano l'orizzonte, a una sorta di mondo subacqueo, nel quale i colori brillanti di coralli e alghe regalavano un aspetto completamente diverso all'ambiente. Ogni variante di Corel, infatti, ha un suo stile grafico e una palette di unica. Il cambio tra un mondo e l'altro è molto scenografico, avviene attraverso delle enormi bolle extradimensionali, ed è impossibile non pensare a titoli come Cocoon e Soul Reaver, che facevano proprio della manipolazione dello spazio e della realtà circostante uno dei loro punti di forza.
Chiaramente le influenze non finiscono qui. Nella sezione di domande finale si è parlato molto di Noita, per la sua fisica avanzata, e di Splatoon, citato con affetto dal team per l'originalità del suo sistema di movimento e per l'approccio stilistico. "Il mondo avrebbe bisogno di più videogiochi come Splatoon", scherzano i ragazzi del team, ma è chiaro che c'è una sincera ammirazione nelle loro parole.
Alla fine del nostro incontro, New Tales è stata in grado di stuzzicare il nostro interesse per questo Fading Echo, che sembra avere un carattere e delle ambizioni molto chiare. Ci risuona in mente quella promessa di far interagire l'elemento dell'acqua "come mai prima d'ora". Certo, sono parole che potrebbero essere di circostanza, ma il tono della voce di Sechi mentre lo diceva era fermo e convinto. Fading Echo non ha ancora una data d'uscita, ma lo teniamo d'occhio con curiosità. Se le idee messe sul tavolo saranno realizzate con la stessa cura e convinzione che abbiamo percepito dalle parole del team, ci sarà da divertirsi.
Fading Echo è l'opera prima di New Tales, studio con sede a Lione dallo spirito fortemente internazionale. La cosa che ci ha colpiti di più è proprio il mix di influenze che emergono dal design del personaggio principale: The One, per metà eroina dei comics americani, per metà creatura mistica dal taglio orientale. Il videogioco promette di avere sistemi che interagiscono tra loro creando situazioni emergenti, e di stimolare costantemente la creatività del giocatore per risolvere enigmi e avere la meglio negli scontri con i nemici. La meccanica del multiverso è interessante e potenzialmente ci offrirà momenti di autentico slancio creativo, una qualità che, a giudicare da questo primo contatto, sembra non mancare affatto a New Tales.
CERTEZZE
- Il design della protagonista
- Promette di stimolare la creatività del giocatore
- La meccanica del multiverso è intrigante
DUBBI
- Sarà davvero qualcosa di mai visto prima?
- Riusciranno a far interagire gli elementi in maniera convincente?