I videogiochi provenienti dalla Cina ultimamente stanno davvero sorprendendo tutti. Certo, chiunque seguisse il medium da un po' è già ben consapevole del peso di giganti come Netease e Tencent sul mercato - e che l'ecosistema dello sviluppo cinese è ben più evoluto del previsto era cosa altrettanto nota a chiunque avesse provato a scardinarne almeno parzialmente le barriere nell'ultimo decennio - ma ora stiamo finalmente vedendo i titoli prodotti dai team migliori arrivare anche da noi e le loro creazioni sembrano sulla buona strada per superare ogni aspettativa.
L'unico problema? La maggior parte dei progetti cinesi più interessanti sembra tutta orientata all'azione, cosa curiosa se si considera che comunque le aziende più consolidate del paese hanno avuto mano nella produzione di giochi di ogni tipo negli anni, specialmente in campo mobile. Quando Netease ha rivelato che il suo nuovo gioco era una sorta di emulo di Animal Crossing chiamato Floatopia è stata quindi quasi una gradita sorpresa, sostituita però subito dalle classiche incertezze legate ad annunci di questo tipo. Difficile, dopotutto, creare qualcosa dotato dello stesso carisma e in grado di raggiungere lo stesso successo di una serie come quella di Nintendo, figuriamoci poi consolidarsi in un genere a dir poco saturato da una miriade di titoli indipendenti con idee di ogni tipo alla base.
Noi però alla Gamescom di Colonia questo Floatopia lo abbiamo provato, e non crediamo proprio che sia il caso di sottovalutarlo: il nuovo "gioco relax" di Netease ha infatti valori produttivi di molto superiori alla maggior parte della concorrenza e una serie di trovate che potrebbero davvero farlo spiccare tra gli amanti delle esperienze di questo tipo.
Apocalisse pucciosa
Una delle caratteristiche più curiose di Floatopia è l'apparente presenza di una narrativa di fondo discretamente strutturata. Certo, alla base c'è il classico "cozy game" basato su crafting, raccolta, e attività varie, ma la sua premessa è abbastanza assurda da averci strappato una risata.
In pratica Floatopia si svolge in un mondo dove gli umani hanno ottenuto la capacità di sviluppare vari superpoteri e questo ha dato il via a discreti disastri sul pianeta, portando alcuni di loro a fuggire su isole volanti; incastrato in un lavoro palloso, sottopagato e con orari inumani, il vostro protagonista decide dunque di filarsela su una di queste isole, dove incontra una serie di persone dotate di poteri apparentemente inutili.
Come potete intuire dal punto di partenza alquanto atipico per un titolo di questa tipologia, in Floatopia non manca l'umorismo, e abbiamo trovato il cast iniziale di personaggi molto piacevole, a partire da Joy, una sorta di segretaria con il "superpotere" di non poter dormire e dal nome a dir poco inadatto alla sua personalità. Difficile dire come la storia si svilupperà, ma il fatto che vi fossero scene d'intermezzo piuttosto curate già durante la prima ora e la cura per la caratterizzazione dei comprimari lasciano intendere la presenza di una campagna di sorta, che sospettiamo arricchirà parecchio Floatopia rispetto ad altri emuli di Animal Crossing.
Il valore del gioco, ad ogni modo, non risiede solo nella presenza di una storia: Floatopia è uno dei titoli più tecnicamente solidi ed esteticamente curati che abbiamo visto nel suo genere. Tutto ha un look molto "lucido", vero, eppure l'estetica degli abitanti delle isole e degli edifici è lodevole, e Netease sembra aver lavorato molto sulla personalizzazione, dato che durante la nostra demo gli sviluppatori ci hanno mostrato un po' di esempi in tal campo e c'è addirittura la possibilità di modificare l'ecosistema. Già perché Floatopia introduce il giocatore a un semplice e piacevole sistema di crafting e raccolta in pochissimi minuti, tuttavia nel gioco sembra sia possibile addirittura darsi al "terraforming" modificando l'intera struttura del paesaggio e dando forma a strutture naturali uniche (vi sono cristalli che paiono ottenibili solo con certe conformazioni del terreno, ad esempio). Si tratta di una base meccanica piuttosto elaborata, che non abbiamo potuto approfondire a dovere nel breve test offerto a Colonia, ma ha indubbiamente molto potenziale per gli amanti di titoli di questo tipo.
Le meccaniche di raccolta e crafting citate prima non sembrano peraltro da meno: inizialmente recuperare oggetti è un'operazione lenta e rilassata, ma non ci vuole molto per venir in possesso di un'aspirapolvere in grado di recuperare i materiali sparsi per la mappa a grande velocità. Non solo, ovviamente ogni edificio costruito ha un interno modificabile a piacere e ci aspettiamo una varietà non indifferente nelle decorazioni. Vagando per la mappa abbiamo trovato anche oggetti nascosti e un costume per il nostro alter ego, quindi ci aspettiamo che l'esplorazione sia tanto importante in tal senso quanto lo saranno le ricompense delle missioni principali e secondarie della campagna.
Parlando di esplorazione, il gioco non si chiama "Floatopia" a caso, dato che dopo l'aspirapolvere il primo potere a disposizione del giocatore è letteralmente il volo, e diventa quindi possibile fluttuare per l'isola a velocità moderata senza particolari limitazioni. Una libertà di approccio notevole al movimento, che rende Floatopia un gioco rilassante dal ritmo un po' più serrato rispetto alla concorrenza. La motivazione è semplice comunque: il fulcro del titolo sembra essere l'esperienza online, che offrirà non solo la chance di visitare le isole di altri giocatori, ma persino attività di gruppo su cui gli sviluppatori non si sono ancora sbottonati. Considerando che durante il gioco si ottengono altri superpoteri sfruttabili sia per coltivare più rapidamente che per svariate altre chicche, non ci sorprenderebbe la presenza di un sistema di sinergie pensato per favorire la creazione di isole molto organizzate con la collaborazione tra i giocatori e le loro molteplici abilità.
È abbastanza cristallino come l'intento di Netease sia creare uno dei cozy game con elementi di crafting e personalizzazione più evoluti sul mercato, capace di far esprimere al meglio i suoi utenti e di creare rapidamente una appassionata community online. Fattibile? Beh, da quel che abbiamo visto le basi per farcela ci sono eccome. Ma bisognerà vedere fino a che punto sarà rifinito e ricco il pacchetto completo, ovviamente.
CERTEZZE
- Esteticamente curatissimo
- Parecchio umorismo, a partire dalla premessa
- Molta varietà meccanica e potenziale profondità per via dei poteri e della personalizzazione
DUBBI
- Quanto effettivamente valido sarà come esperienza online
- Profondità effettiva dei vari elementi ancora da approfondire