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Fretless - The Wrath of Riffson, abbiamo provato il bizzarro GDR musicale di Rob Scallon

Abbiamo provato il particolare esperimento musicale Fretless - The Wrath of Riffson, un'avventura a turni che vuole mettere tutti "d'accordo".

PROVATO di Mattia Pescitelli   —   26/01/2025
Fretless: Wrath of Riffson, il gioco di Rob Scallon

Riuscire a distinguersi sul mercato, oggi, non è cosa facile. La concorrenza non lascia scampo e sempre più spesso assistiamo alla nascita (e alla morte) di nuove, piccole stelle nel firmamento videoludico. Ciò porta molti a seguire tendenze in corso di consolidazione, intuizioni che si sono già dimostrate vincenti, linee nostalgiche perseguite sia per omaggiare le proprie origini che per richiamare un determinato tipo di pubblico. Però, non è detto che non si riesca a trovare quella svolta particolare in grado di dare una marcia in più al proprio titolo.

Questo potrebbe essere il caso di Rob Scallon, polistrumentista che ha trovato la sua fortuna su Youtube, e Ritual Studios, team emergente e polivalente al suo primo progetto sotto questo nome, i quali hanno unito le forze per portare sul mercato un videogioco che pare uguale a tutti gli altri, eppure leggermente diverso, quanto basta, almeno, per renderlo interessante da provare. Proprio ciò abbiamo fatto e questo è quanto abbiamo scoperto durante il nostro provato di Fretless - The Wrath of Riffson.

Salvare il mondo dalla cattiva musica

Fretless ci fa immergere in un mondo fantastico, dove la musica è la linfa vitale di ogni organismo. Fiori, rocce, acqua: tutto sprigiona musica. Noi impersoniamo Rob, un chitarrista ancora libero da qualsivoglia corruzione, opposto alla grande casa discografica Super Metal Records (spesso abbreviato in SMR), guidata dal malvagio Rick Riffson, il cui intento è usare la Battaglia delle Band, una competizione tra i migliori musicisti sulla piazza, per controllare tutte le istanze musicali, dalle canzoni alle note, attraverso contratti vincolanti dai toni soprannaturali, rendendo, così, il mondo un luogo disarmonico.

Il nostro scopo, ovviamente, è fermare le nefaste azioni dell'etichetta con il nostro talento musicale (o, meglio, quello di Rob Scallon, dato che il personaggio principale si basa su di lui e il gioco è zeppo di riferimenti alla sua cerchia personale di amici e, forse, anche nemici).

Vere battaglie tra band

Il gameplay di Fretless è quello del classico gioco di ruolo a turni (al team di sviluppo piace chiamarlo Guitar-PG, che potremmo italianizzare in Guitar-DR). Esplorando la mappa di gioco, caratterizzata da differenti biomi e ambientazioni (dal bosco inquietante, alle montagne innevate, fino ai fiumi di lava), incontreremo diverse tipologie di nemici, che possono appartenere al folle mondo animale caro a questo universo narrativo o agli scagnozzi della SMR.

Non mancano i palchi di lava in Fretless
Non mancano i palchi di lava in Fretless

Ogni volta che incapperemo in uno o più di essi, partirà la classica schermata dei combattimenti a turni, ma con un risvolto particolare: le azioni a nostra disposizione sono accordi musicali che dobbiamo concatenare per ottenere il miglior risultato possibile. Questi vengono pescati casualmente dal proprio mazzo di accordi e possono avere effetti tra i più vari: possono infliggere danni, generare scudo o rigenerare vita, aumentare la potenza d'attacco, colpire più nemici allo stesso tempo o avere effetti passivi che influenzeranno lo scontro con il passare dei turni.

Un classico scontro a turni in Fretless - The Wrath of Riffson
Un classico scontro a turni in Fretless - The Wrath of Riffson

Una volta utilizzate determinate "carte", poi, è anche possibile lanciare una mossa finale, che trasforma la staticità del turno in un rhythm game durante il quale vanno premuti i tasti indicati al momento giusto per sferrare il proprio colpo alla massima potenza possibile.

Nulla di trascendentale, né tantomeno eccessivamente difficoltoso da affrontare, almeno durante le fasi iniziali (si vedrà una volta che il gioco completo sarà tra le nostre mani), ma risulta comunque gradevole da giocare, probabilmente anche per chi i videogiochi a turni non li può vedere. Ciò è dato principalmente dalla velocità con cui questi si susseguono, specialmente una volta che si è presa dimestichezza con le carte nel proprio mazzo.

Un mazzo di note

Il mazzo può essere modificato a seconda delle nostre preferenze di gioco. Si può avere un approccio più "rock" (quindi attacchi a tutto spiano) o più "classico" (incentrato principalmente su scudi e sotterfugi per togliere la vita ai nemici in maniera meno diretta), ma le combinazioni sono veramente numerose e lasciate interamente nelle mani del giocatore, una volta che otterrà le varie carte esplorando il mondo di gioco e sconfiggendo i boss.

L'interfaccia di gioco durante i combattimenti a turni
L'interfaccia di gioco durante i combattimenti a turni

Resta da vedere quanto effettivamente risulterà vario il gameplay una volta che ci troveremo di fronte al prodotto completo in ogni sua forma. Per ora abbiamo potuto provare solo il mazzo standard, sicuramente il più bilanciato e quello che rende meglio l'idea di cosa potrebbe potenzialmente offrire il gioco, ma il resto rimane una promessa.

È presente anche un sistema di mod per la chitarra (ma saranno presenti al lancio anche il basso, il sintetizzatore e una chitarra a otto corde, da sbloccare man mano che si procede nell'avventura) in grado di migliorare il nostro suono, fornendoci abilità speciali.

Si può modificare la chitarra con accessori che forniscono vantaggi speciali
Si può modificare la chitarra con accessori che forniscono vantaggi speciali

In sostanza, Fretless è un gioco di carte (anche ben congegnato, per quel che abbiamo potuto provato con mano) che fa di tutto per mascherare la sua vera natura, forse perché il mercato è talmente saturo da rendere, al giorno d'oggi, più rischioso che altro debuttare nell'industria con un titolo del genere.

Le animazioni che contano

La pixel art, bella o brutta che sia, ha invaso il mercato in maniera prepotente negli ultimi anni, su questo non c'è dubbio. Quindi, anche quando si propongono nuove intuizioni visive, si percepisce sempre un certo grado di stanchezza da parte del pubblico.

Un combattimento 'colossale' tra Rob e uno Yeti
Un combattimento "colossale" tra Rob e uno Yeti

Fretless rientra, almeno per quanto abbiamo visto, nella categoria dei videogiochi che paiono il clone di mille altri, specialmente per quanto riguarda ambienti e personaggi, però va detto che abbiamo notato un guizzo leggermente differente rispetto alla concorrenza.

Il gioco, infatti, pesca da capisaldi della cultura popolare come Scott Pilgrim e Pokémon, ma aggiunge anche qualcosa di suo. A guidare questo "qualcosa" sono le animazioni. Per quanto possano apparire spesso superflue in un videogioco pixel art, le animazioni sono forse il motivo principale per cui questo stile è tornato alla carica negli ultimi anni. Certo, la nostalgia fa la sua parte, ma delle belle animazioni rendono l'esperienza più fresca, più elaborata e, quindi, maggiormente gradevole a un occhio che, ormai, ne ha viste di cose spettacolari.

Scontro con un ragno amplificato
Scontro con un ragno amplificato

Fretless ci ha stupito proprio per la pulizia di ogni singola animazione, che contiene qualcosa di speciale, di inaspettato, capace di rendere ogni interazione unica. Ma non stiamo parlando semplicemente di esplorazione del mondo, quanto, piuttosto, della fluidità con la quale le varie combo si amalgamano tra loro durante i combattimenti, rendendo il tutto una festa per gli occhi (e le orecchie).

Estro musicale

In un gioco fatto di musica, ovviamente, la componente sonora ricopre un ruolo fondamentale. Tutto, nell'universo di Fretless, vive di musica. Se si passa su delle piante, queste emettono note, gli animali comunicano tra loro attraverso sinfonie, gli scontri sono tracce che fondono il suono pulito di Rob con quello disarmonico dei nemici. E tutto sembra amalgamarsi alla perfezione, tranne quando parte la mossa finale sopra citata.

Rick Riffson, il magante musicale che vuole controllare ogni nota
Rick Riffson, il magante musicale che vuole controllare ogni nota

In questo caso, ci è parso un po' dissonante quanto suoniamo noi attraverso i tasti rispetto alla traccia in sottofondo, nonostante non abbiamo mai avuto difficoltà a colpire al momento giusto le note (tanto che, a un certo punto, per rimanere in armonia con il pezzo, abbiamo dovuto giocare un po' d'astuzia e premere il tasto indicato praticamente sul limitare iniziale della barra d'interazione piuttosto che al centro di essa, come veniva invece spiegato nel tutorial). Ma questi sono dettagli che possono essere facilmente levigati con lo sviluppo, che sembra proseguire a pieno regime, con ancora l'obiettivo di uscire nel 2025 su Steam.

Fretless - The Wrath of Riffson ha tutte le carte in regola per rivelarsi un progetto indipendente sorprendente. C'è ancora qualcosa da pulire qua e là, ma l'esperienza generale sembra essere ben inquadrata, senza imbarcarsi in imprese che un gruppo così piccolo di sviluppatori non può permettersi di realizzare. Il rischio che sia un po' autoreferenziale c'è, ma emerge anche tutta la passione messa in questo progetto dai suoi creatori. Staremo a vedere se suonerà tutto giusto, alla fine.

CERTEZZE

  • Animazioni al di sopra degli standard
  • Il gameplay pare avere una sua concretezza

DUBBI

  • La varietà è un grande interrogativo
  • Il prodotto finale potrebbe peccare di personalità visiva