Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
La protagonista della settimana è senza dubbio la GeForce GTX 1660, la seconda proposta di fascia media NVIDIA che monta un chip TU116 da 1408 CUDA core contro quello da 1536 della GTX 1660 Ti, puntando alla gola della RX 590 con prestazioni analoghe per un prezzo che dovrebbe assestarsi intorno ai 230 euro per i modelli base. Non male per una scheda che si distacca sensibilmente dalla GTX 1060 arrivando anche a un 30% di vantaggio e garantendo quasi 70fps in 1080p, senza compromessi, con il pesante Shadow of the Tomb Raider. In alcuni casi, va detto, il guadagno sul modello analogo della serie Pascal si assottiglia fino a poco più del 10%, presumibilmente laddove le novità dell'architettura Turing vengono sfruttate meno; ma la nuova GeForce, pur montando ancora memoria GDDR5, vince a man bassa il confronto grazie all'incremento complessivo e grazie al prezzo più vantaggioso. Certo, come per la GTX 1660 Ti ci aspettano prezzi iniziali più elevati, ma ci troviamo senza dubbio di fronte a un'opzione sensata nell'ottica di un confronto con le Radeon RX, la schede di fascia media AMD che grazie ai recenti tagli di prezzo sono diventate decisamente competitive. E lo sono anche nella fascia bassa, con la RX 570 che risulta un'opzione di fascia bassa estremamente golosa, capace di garantire il 1080p senza troppi compromessi a un prezzo adatto a una configurazione da meno di seicento euro. Ma NVIDIA dovrebbe essere quasi pronta a immettere nel mercato anche la GeForce GTX 1650 che dovrebbe finalmente mandare in pensione le GeForce GTX 1050, entrambe superate e troppo costose. Tra l'altro presumiamo che i rumor sulla commercializzazione della prima GeForce Turing di fascia bassa, a quanto pare destinata a scendere in campo il 30 aprile, risultino corretti, visto che sono trapelati assieme a quelli, divenuti realtà proprio in questi giorni, relativi al lancio della GTX 1660. E in tutto questo ci aspettiamo che la differenza prestazionale rispetto alla GTX 1660 non sia abissale, vista la necessità di tarpare le ali alla RTX 570 che viene superata dalla RX 580 di appena 15 punti percentuali. Il chip, però, potrebbe non essere una versione ancor più castrata del TU116, ma una soluzione tutta diversa, sebbene vincolata alla medesima architettura, probabilmente pensata per ridurre ulteriormente i consumi e adattarsi a preassemblati compatti o simili.
Punterà invece all'economia estrema la Radeon RX 560 XT, una RX 470 limitata e dai consumi superiori alla Radeon RX 570 che uscirà solo sul mercato cinese, chiudendo il capitolo Polaris in vista del sempre più vicino arrivo dell'architettura AMD Navi. Non è un caso che il grosso dell'attenzione del mondo PC sia rivolto al Computex di quest'estate, probabile teatro delle presentazioni dedicate alle nuove CPU e GPU AMD a 7 nanometri, presumibilmente affiancate da nuovi processori Intel. Ma un succoso antipasto potrebbe arrivare a breve, grazie alle conferenze della prossima settimana, nello specifico la Game Developers Conference e la GPU Technology Conference, che dovrebbero serbare alcune anticipazioni decisamente interessanti dedicate alle tecnologie grafiche del futuro. Si parla infatti di un primo assaggio di Ampere, la nuova architettura NVIDIA che dovrebbe chiudere il gap in termini di processo produttivo con AMD, raggiungendo la meta dei 7 nanometri. È possibile, sia chiaro, che il debutto della tecnologia avvenga attraverso una GPU professionale, cosa che abbiamo già visto accadere in passato, ma questa ci darebbe comunque un assaggio del futuro delle GeForce e metterebbe NVIDIA in condizione di decidere quando e come rispondere alle GPU Navi. Non è ancora chiaro, d'altronde, il potenziale di un'architettura che è destinata a chiudere l'era della tecnologia Graphics Core Next e che proprio per questo potrebbe risultare appesantita alcuni limiti di un'impostazione ormai datata. Sappiamo però che AMD ha lavorato duramente sull'ottimizzazione e ci auguriamo di restare sorpresi, pur guardando in particolare interesse al 2020, un anno in cui arriveranno soluzioni grafiche tutte nuove sia da parte di AMD che da parte di Intel. Il titano dei processori si prepara infatti da tempo a tornare nel campo delle schede video e questa volta ha intenzione di fare sul serio, proponendo soluzioni da gioco competitive a partire, si presume, dal settore laptop. Ma la compagnia sembra intenzionata a diventare il terzo competitor a tutto campo nel settore delle GPU e speriamo che ci riesca, per il bene della concorrenza, anche se sappiamo che non è facile muoversi in questo ambito. Persino AMD ha qualche difficoltà mentre Intel ha già tentato questa strada due volte, prima nel 1998 con la i740 e poi con il progetto Larrabee, abbandonato prima di commercializzare qualsivoglia scheda video. Oggi, però, le schede video sono al centro di svariati interessi, compreso quello in continua crescita dell'IA, e ci aspettiamo un approccio aggressivo da parte del colosso americano, che potrebbe finalmente rivelare qualche informazione durante la GDC e nello specifico durante l'evento Intel Odyssey che è fissato per il 20 marzo.
Configurazione Budget
Ancora in attesa di nuove proposte, ci inchiniamo di fronte al prezzo del Ryzen 3 2200G e ai suoi 3.7GHz di picco che consentono di togliere di mezzo l'overclock, escludendo ovviamente quello indispensabile della memoria. Il processore AMD è sprovviso di multi-threading ma è dotato di un chip grafico Vega 8, anche se non abbiamo intenzione di sfruttarlo per il gaming, preferendo una GPU discreta.
D'altronde con la Radeon RX 570 da 4GB al di sotto dei 150 euro è davvero difficile resistere. E questa settimana la versione PULSE ITX di SAPPHIRE risulta ancora più allettante, avvicinandosi a quota 140 euro. Poco sopra, invece, c'è la PowerColor da 8GB a soli 155 euro e, volendo osare qualcosa in più, potrebbe avere un senso guardare anche alla Radeon RX 580 da 4GB, disponibile a circa 185 euro nella versione SAPPHIRE PULSE. 170 euro
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 100.00 |
AMD Ryzen 3 2200G 3.5-3.7GHz | |
SCHEDA MADRE | € 75.00 |
GIGABYTE B450M DS3H | |
SCHEDA VIDEO | € 140.00 |
SAPPHIRE PULSE ITX RX 570 4GB | |
RAM | € 50.00 |
G.Skill Aegis 1x8GB DDR4 3000MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 50.00 |
EVGA BT 450W 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 40.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 55.00 |
Zalman R1 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG - GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 525.00 |
Configurazione Gaming
In termini di rapporto tra prezzo e prestazioni il Ryzen 5 2600 non si batte, ma nell'ottica di una configurazione che non guarda all'overclock le opzioni Intel possono avere un senso. Soprattutto nel caso del Core i5-8500 che soffre la mancanza dell'Hyperthreading ma garantisce qualche frame in più in diversi giochi e risulta al momento poco più caro del Core i5-8400, con un prezzo inferiore ai 210 euro.
Al cambio di processore segue anche quello di scheda video che ci vede tornare a NVIDIA dopo una lunga striscia di schede AMD. Il perché di questa scelta dipende dall'arrivo della GTX 1660, una scheda dalle prestazioni simili alla RX 590 ma più economica, almeno su carta. Nella realtà, infatti, i rincari iniziali ci mettono di fronte a prezzi gonfiati, ma ci salva la piccola Palit GeForce GTX 1660 StormX, reperibile a circa 240 euro.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 210.00 |
Intel Core i5-8500 3.0-4.1GHz | |
SCHEDA MADRE | € 90.00 |
ASUS PRIME B360-PLUS | |
SCHEDA VIDEO | € 240.00 |
Palit GeForce GTX 1660 StormX 6GB | |
RAM | € 130.00 |
Ballistix Sport LT 2x8GB 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 70.00 |
Corsair CX550M 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 75.00 |
Samsung 860 Evo 500GB SATA III | |
CASE | € 75.00 |
Riotoro CR500 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 890.00 |
Configurazione Extra
Reduci da una configurazione a dir poco lussuosa, torniamo sulla terra pur guardando al 4K. Non cambiamo quindi GPU, ma cambiamo CPU, rivolgendoci ai comunque potenti ma decisamente più economici 8 core e 16 thread del Ryzen 7 2700X. E questo perché in Ultra HD il peso sul framerate della CP cala drasticamente, riducendo al minimo le differenze con le alternative più costose della concorrenza.
Come dicevamo, questa settimana guardiamo al 4K e sappiamo bene che l'unica GPU al momento in grado di garantirlo, anche con il pesante The Division 2, è la costosa GeForce RTX 2080 Ti. Il problema è che costa parecchio, soprattutto guardando ai modelli di punta che arrivano a superare i 1600 euro. Ma non è necessario accontentarsi di due ventole. Nel mucchio, infatti, c'è anche ZOTAC GAMING Triple Fan che garantisce un buon raffreddamento e un design raffinato a poco più di 1250 euro.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 390.00 |
AMD Ryzen 7 2700X 3.7-4.3GHz / Noctua NH-D15 | |
SCHEDA MADRE | € 180.00 |
ASUS PRIME X470-PRO | |
SCHEDA VIDEO | € 1260.00 |
ZOTAC GAMING GeForce RTX 2080 Ti Triple Fan 11GB | |
RAM | € 205.00 |
G.Skill Flare X 2x8GB DDR4 3200MHz CL14 | |
ALIMENTATORE | € 170.00 |
EVGA SuperNOVA 750 P2 80+ Platinum | |
HARD DISK | € 235.00 |
Samsung 970 EVO PLUS 1TB M.2 | |
CASE | € 130.00 |
Corsair Carbide Series Air 540 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 2570.00 |