Anzitutto, qualche accenno sulla storia che farà da sfondo all'avventura: la narrazione avrà inizio trenta minuti prima di F.E.A.R. ed il protagonista sarà di nuovo il soldato Michael Becket, sempre accompagnato dall'inquietante presenza della ragazzina-fantasma Alma. Come ci ha illustrato McClurg, ci sono stati molti cambiamenti dettati dal feedback ricevuto dai giocatori del prequel: l'interfaccia on screen è dunque più pulita, non ci sono più punti vita (sostituiti da una rigenerazione automatica in stile Gears of War) ed è possibile portarsi appresso quattro diverse armi anziché solo tre. La demo che abbiamo provato rappresentava uno stage avanzato, collocato circa al 70% dell'avventura: si cominciava con Becket che si svegliava nel corridoio di una metropolitana, per poi uscire allo scoperto e trovarsi in uno scenario urbano che pareva devastato da un terremoto. Anche se piuttosto breve, la nostra sessione di gioco ha evidenziato numerosi punti di forza di Project Origin: la grafica anzitutto, decisamente meno scura e monocorde di quella di F.E.A.R. e che si faceva apprezzare per i buoni modelli poligonali, gli effetti ambientali (specialmente il fumo) e la pressoché totale distruttibilità degli elementi di contorno. Il frame rate non era ancora stabilissimo, mentre l'IA degli avversari -fiore all'occhiello del prequel- sembrava già ad altissimi livelli: abbiamo visto nemici nascondersi intelligentemente dietro ad ogni riparo possibile, oltre a reagire prontamente alle varie sollecitazioni dell'utente. In Project Origin tornerà in pompa magna anche la peculiare modalità slow motion, che tra le altre cose consentirà di apprezzare al meglio l'elevato tasso di gore del prodotto, con nemici che sanguinano copiosamente e vanno letteralmente in pezzi sotto l'effetto dei colpi più potenti.
La demo ha poi anche offerto l'occasione di mettere in luce i vari modi con cui è possibile fare fuori i diversi avversari: c'era un soldato in corazza pesante che poteva essere ucciso solo con un preciso colpo alla testa o con una seri di razzi ben assestati, ed un cecchino che, in mancanza di un'arma adeguata, abbiamo neutralizzato lanciandogli vicino una granata e lasciando che i detriti generati dall'esplosione facessero il resto. La demo di Project Origin si concludeva alla grande con una sezione nella quale si aveva l'occasione di pilotare la Power Armor, una specie di mech che i giocatori di F.E.A.R. si ricorderanno senz'altro molto bene: l'estrema potenza di fuoco del mezzo veniva controbilanciata dal veloce surriscaldamento delle proprie armi (un mitragliatore ed un lanciamissili), rendendo l'utilizzo di tale tecnologia estremamente divertente ma senza pregiudicare l'equilibrio del gameplay. Project Origin ci ha lasciato favorevolmente impressionati, ma alle nostre domande circa la data d'uscita e la presenza di una modalità multiplayer, McClurg si è rivelato decisamente evasivo: è lecito comunque aspettarsi il titolo per la fine dell'anno, completo di una sezione online all'altezza.
Aggiornamento dalla GC 2008
All'interno dello spazio Warner Games non poteva ovviamente mancare Project Origin, FPS che riparte direttamente da dove finiva F.E.A.R.: vediamo se la situazione si è evoluta dall'ultimo nostro incontro con il gioco a Los Angeles. Il livello proposto era identico a quello visto all'E3, quindi vale quanto detto nella scorsa anteprima. Chi ha amato F.E.A.R. si ritroverà sicuramente in questo Project Origin, visto che sembra mantenere -e per molti versi, migliorare- tutte le caratteristiche vincenti del prodotto. Lo slow motion funziona dunque a meraviglia, le armi sono sempre decisamente appaganti da usare (ed ora è possibile portarne con sé fino a quattro) e l'HUD è stato ridisegnato ed appare ora più pulito ed "hi-tech". Ottima ci è parsa anche l'IA dei nemici, il cui comportamento varia a seconda dell'atteggiamento del giocatore: difendendosi ad oltranza, si vedranno gli avversari organizzarsi per accerchiare la nostra posizione, mentre al contrario un approccio aggressivo li vedrà correre ai ripari. Oltre ad aver provato una breve sezione della demo, abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere con gli sviluppatori, che ci hanno dato qualche update sulla situazione del prodotto finale: uscirà nel primo quarto del 2009, avrà una modalità multiplayer che verrà però rivelata in seguito e conterà su 10 livelli per un totale di circa 10-12 ore di gioco, variabili comunque a seconda della tipologia di utente.