Capirai quest'eredità che ti lasciamo…
Con San Andreas non ci troveremo più negli eighties di Vice City. Questa volta, Rockstar ha puntato su uno stile concettuale basato sull'estetica dei gangsta movies anni '90 come Juice o Boyz in The Hood, con relativa selezione musicale di rap e r'n b. La storia è quella di Carl Johnson, tornato a San Andreas per trovare riparo a una vita di errori ma arrivato in una città che non riconosce più: la madre assassinata, la famiglia in rovina, i suoi amici allo sbando e un complotto per metterlo in galera restituiscono il quadro di una trama complessa, anche psicologica, sicuramente più incentrata sulla vendetta. E interamente ambientata nello spirito dei '90. I tipi della Rockstar Games hanno nei geni il pallino di dedicarsi alla forma del videogioco cercando di entrare nello spirito di certi universi estetici e cinematografici. E di farteli rivivere in formato videoludico. Se l'ultimo esempio è Read Dead Revolver, con l'epopea del western, la saga di Grand Theft Auto rappresenta senza dubbio il tentativo più riuscito. Già dai primi episodi in visuale dall'alto per Playstation la saga si era distinta tra alcuni osservatori. Ma con la magnificenza dei mondi possibili di GTA III e di Vice City la saga è diventata leggendaria. GTA III e Vice City sono stati capaci di dare vita ad alcuni degli ambienti interattivi più vasti e attivi della storia videoludica, di fondere un concept originale con una realizzazione che spremeva la tecnica i puri fini della vastità dell'esperienza, di calare il giocatore in un mondo interamente ricalcato sul feel del pulp, dei gangster e mafia movies come Scarface o il Padrino. Questa volta, però, era davvero possibile rubare macchine, ingaggiare furibonde sparatorie, pestare a sangue inermi passanti, cospirare contro gang rivali, far fuori nemici mafiosi. Vice City, in particolare, era più vasto, più ricco, più complesso, con un'ambientazione anni '80 capace di risucchiarti in quella decade con la migliore selezione di brani musicali mai messa insieme per un videogioco (punk, heavy metal, electro, new wave, pop), da ascoltarvi in macchina mentre decidevate la prossima missione.
Se urta la mamma, mi piace...
Intere tradizioni di comicità e la psicologia non possono sbagliarsi. Se da fastidio a qualche adulto li fuori, se smuove lamentele del Congresso in America, se causa polemiche sui videogiochi, allora quel gioco deve essere davvero cool. Questo è quanto ha fatto la saga. L'eredità di San Andreas, il prossimo capitolo, è quindi enorme. Ma se li fuori ci sono persone pronte a comprare il gioco alla sua uscita senza leggere nemmeno una riga di una preview, noi possiamo rassicurare i più scettici: San Andreas promette enormemente bene, con la Rockstar impegnatissima nell'ampliare, ridefinire, ripulire, aggiungere, innovare tutto ciò che ha fatto la fortuna della saga. Le novità sono parecchie, e tutte interessanti. Innanzitutto, la quantità. San Andreas, suddivisa in tre macroaree, si rivelerà enorme (circa tre volte la vecchia Vice City). Alla vastità dell'area giocabile, con l'usuale livello di profondità dell'interazione, corrisponderà una cura tecnica nettamente superiore a Vice City, che cercherà di tamponare difetti storici della presentazione tecnica della saga come il frame rate (più fluido), le rifrazioni e le luci (stavolta bellissime e complesse), le animazioni dei personaggi (più realistiche, con attenzione alle parti anatomiche durante le sparatorie e diversi pattern di movimento). Il gameplay sarà molto più orientato sulle sparatorie e specie su quelle su macchina, con una nuova selezione di armi e veicoli (tra cui biciclette) e una dose di violenza più massiccia. Poi, le vere novità. Il buon Carl potrà e dovrà nutrirsi, ma troppe ciambelle lo renderanno un bel cicciobomba con movimenti più lenti e meno resistenza alle corse. Portatelo in palestra regolarmente e riotterrete il controllo ottimale, oltre che una stima decisamente superiore da parte dei personaggi del gioco. Grossa importanza, sulla scorta di Vice City ma in misura maggiore, assume poi l'acquisizione di immobili. In San Andreas sarà possibile acquistare e gestire un intero casinò, con ricavi oltremodo redditizi. Sarà poi possibile decidere quali svolte imprimere alla storia, scegliendo con chi e come schierarsi nelle guerre intestine. Non sembra poi confermata, ma si tratterebbe di una grossa novità, la possibilità di nuotare, finora preclusa ai nostri gangster capaci di saltare di palazzo in palazzo e sopravvivere a mostruose sparatorie.
Non resta altro che aspettare trepidanti. Probabilmente GTA: San Andreas riuscirà a tener testa a tutte le aspettative, guadagnandosi una permanenza prolungata in classifica e generando nuove controversie e manie da gameplay. Forse l'unico aspetto criticabile pertiene a considerazioni estetico-culturali. Potrebbe non piacere a tutti la scelta di ambientare il gioco nell'estetica gangsta degli anni '90, costringendo ad esempio il comparto sonoro nel genere non a tutti gradito del rap e del r 'n b. Certo è però che i tempi cambiano, il mercato preme e la cultura gangsta, pur non all'altezza dei classici dei mafia movies, funziona nei media stores. Al di là di queste considerazioni che si rivelano soggettive, GTA San Andreas sembra uno dei titoli più importanti di quest'anno e: con una realizzazione tecnica migliorata, più vastità di esperienze e molte novità, potrebbe sorprenderci oltre le nostre aspettative.
Capirai quest'eredità che ti lasciamo…
Grand Theft Auto: San Andreas è uno dei titoli più attesi in assoluto per quest'anno e, critica a parte, si rivelerà probabilmente come il più venduto a priori, almeno su PS2. L'ultimo capitolo della leggendaria saga sembra prendere la forma più violenta e provocativa mai assunta, con un livello di dettaglio ancora maggiore, una storyline più complessa, un'area di gioco enorme e numerose novità in quel fantastico mix immaginario di San Francisco, Los Angeles e Las Vegas che si rivelerà San Andreas. Sembra che Rockstar abbia deciso di prendere il punto d'arrivo di Vice City e di ripulirlo, ampliarlo e arricchirlo in ogni aspetto. Il GTA definitivo, forse, ci attende.