La terza che hai detto...
Piuttosto scontato è il fatto che siano state implementate le regole della Terza Edizione, e non poteva essere altrimenti. Per i pochi che non lo sapessero, significa semplicemente che, oltre a poter usare barbari, stregoni e monaci, le regole di AD&D alle quali eravate abituati con la saga di Baldur's Gate sono state piuttosto stravolte, e vi converrà leggervi bene il manuale del gioco (se proprio non avete sottomano quello di D&D Terza Edizione) per gustare l'avventura nel suo insieme.
In ogni caso, IW2 sarà ambientato, naturalmente, nello stesso territorio del primo capitolo, partendo dalla città di Targos, spaziando per le Dieci Città delle Lande Ghiacciate, arrivando all'Underdark e altre numerose simpatiche locazioni conosciute o meno. Arriviamo subito alla prima nota dolente, almeno per il sottoscritto. Niente Drizzt, Wulfgar e compagnia bella. Il gioco si sviluppa infatti quando Drizzt ancora si trastulla nel Buio Profondo e il buon Wulfgar ancora deve venire alla luce.
Molti di voi potranno persino essere contenti di questo, ma la mia personale opinione è che giocare nelle Icewind Dale senza Drizzt e la sua compagnia di simpaticoni è qualcosa di innaturale, ma prendetela come un opinione personale. Forse più dolente è la nota che recita che non si potranno assolutamente importare personaggi dalla serie di Baldur's Gate, da Torment e nemmeno (!) dal primo Icewind Dale. Questa scelta un po' controcorrente è giustificata, secondo il team di sviluppo, dal fatto che la trama si sviluppa una generazione dopo i fasti del primo Icewind: incassiamo con un po' di stupore anche questo, che cmq non rappresenta niente di così tragico, e passiamo a scandagliare il gioco vero e proprio...
Esatto, avete indovinato. IW2 sarà molto lineare come il primo, e questa non può che rappresentare una mezza delusione. La scusante che gli npc si comporteranno in modo diverso a seconda della razza e delle scelte del giocatore è qualcosa di già visto e già implementato, e non surroga granchè.
Ma passando all'interfaccia finalmente troviamo qualcosa di nuovo e ben calibrato, e cioè la possibilità di customizzare alla grande l'interfaccia (ridisegnata) a seconda degli stili di gioco e delle preferenze del giocatore. Niente da dire, in attesa di esaminarla meglio possiamo già dire che finalmente qualcosa che si chiedeva da tanto è stata implementata. Purtroppo, sembra che ci si fermi qui, se si escluse la modalità Heart of Fury, una specie di mission impossible che si potrà intraprendere una volta finito il gioco almeno una volta, con oggetti Unici sbloccati e qualche rinfrescata qua e là. In realtà, l'impressione di questo IW2 sia di qualcosa di già visto.
L'introduzione di nuovi incantesimi, mostri, abilità, ecc. è qualcosa che ci si aspetta sempre in un gioco di questo tipo, e non vale la candela. Vista la quasi contemporanea uscita di Nwn che punta (quasi) tutto sul multiplayer, devo ammettere che, ad una prima visione, IW2 sembra arrivato un po' in ritardo. In ogni caso, in attesa della recensione vera e propria, non possiamo che notare che in ogni caso il gioco è STRAconsigliato fin da subito agli appassionati del genere, agli rpg-isti di qualunque risma e a chiunque sia piaciuto il primo. Per tutti gli altri, beh, continuate a seguirci e tra non molto potrete leggere il giudizio definitivo. Un grosso grazie, infine, a Luca Paladino per i bellissimi s-shots e le numerose info. Alla prox!
Un sequel atteso
Fare l'anteprima di un titolo targato Black Isle, ambientato nelle leggendarie Lande di Ghiaccio, che utilizza l'Infinity Engine ed è oltretutto il seguito di un altro capolavoro come il primo Icewind Dale, sembra davvero qualcosa di superfluo.
Vuoi per l'enorme risonanza di questi titoli, vuoi per la sterminata comunità che possono ormai vantare, vuoi per altre decine di ragioni, anche a voler essere ipercritici, è difficile pensare che il titolo in prossima uscita (si parla di 20 Agosto, ma come si sa è meglio andarci cauti con le release date) non troverà il successo piuttosto clamoroso dei suoi predecessori, anche se in quasi contemporanea col lancio di Nwn, che cerca e cercherà di spostare il massimo del divertimento Balduriano sul multiplayer, creando un qualcosa di ibrido tra Ultima Online e un MMORPG, almeno nelle intenzioni.
Ma lasciamo perdere le divagazioni e concentriamoci sull'unico punto importante di questa anteprima; in attesa della recensione vera e propria, capire se il probabile annunciato successo del titolo in questione sia meritato, o se IW2 vivrà semplicemente di rendita grazie al lavoro dei suoi parenti stretti...