Quante lamentele ci sono attorno al cosiddetto backlog? "Ho troppi giochi da giocare", "la lista degli acquisti si allunga ma non riesco più finirne uno", e così via. Sappiamo che il problema è comune perché per nostra fortuna viviamo a contattato con il pubblico, inoltre non ci vuole un genio per intuire come i sempre più giochi in regalo, per esempio quelli dell'Epic Store, non potranno che peggiorare la situazione.
Ci vuole quindi metodo per sopravvivere a quella che qualche anno fa sarebbe stata la perfetta descrizione del paradiso: giochi gratis per tutti! E il metodo non può essere che scegliersi le esperienze da giocare con estrema cura, cercando in ogni modo di non sovrapporre esperienze troppo simili, o che richiedono un impegno totalizzante o quasi. Chi parla di videogiochi conosce bene questo problema, visto che spesso ha tra le mani tanti titoli contemporaneamente, e può per questo fornirvi qualche buon consiglio per non strafare, evitando così di bruciarsi giochi ottimi, ma giocati male.
Ecco qualche semplice consiglio per evitare di rovinarsi la vita con le proprie mani e essere un videogiocatore felice.
Coppie vincenti
La cosa in assoluto più importante è scegliere uno o più giochi che siano compatibili tra di loro. Non è così facile come sembra perché spesso gli esponenti di un genere arrivano ad ondate: per tre mesi sembra che non esca altro che lunghissimi giochi di ruolo, i successivi invece è la volta degli action. È quindi molto facile che, chi ama un genere in quel momento sulla cresta dell'onda, finisca per arraffare tutto quello che esce, e quando hai già due ottimi GDR tra le mani sei già parzialmente nei guai. Questo perché un appassionato non resiste, li carica entrambi il prima possibile e in certi casi prova anche a portarli avanti contemporaneamente, sovraccaricandosi di situazioni e meccaniche di gameplay praticamente speculari.
Bisogna quindi evitare di sovrapporre due giochi dello stesso genere, e questo è chiaramente il consiglio più scontato. Leggermente più complesso è organizzare la propria passione rivolgendosi a giochi sì diversi, ma anche compatibili tra loro: meglio non iniziare un'avventura grafica se si è già alle prese con i testi chilometrici di un gioco di ruolo a tutto tondo, come è meglio non affiancare due sportivi diversi, ancor di più se utilizzati in ottica competitiva che per sua natura necessita un allenamento costante se non si vuole andare incontro allo stress da figuraccia.
Il videogiocatore felice è dunque quello che sa acquistare allargando le possibilità a propria disposizione, invece che moltiplicando la stessa all'infinito. A Bayonetta si affianca The Witcher 3, a The Last of Us Parte II un Sea of Thieves, e così via, in un gioco di contrasti che sappia riempirci la pancia a seconda delle nostre esigenze.
Seguendo una strategia simile, si aprono diversi spazi anche per la sperimentazione: è giusto andare sul sicuro, lo è altrettanto provare ad uscire dalla nostra zona di confort provando giochi diversi, mai provati prima, da cui potrebbero scaturire nuove passioni.