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Katamari Damacy Reroll: provato su Switch al TGS 2018

Negli uffici di Bandai Namco abbiamo provato l'edizione rimasterizzata di Katamari Damacy, il buffo cult apparso 14 anni fa su PlayStation 2

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   21/09/2018

Arrivato rotolando su PlayStation 2 nel 2004, Katamari Damacy conquistò i cuori di molti appassionati occidentali pur essendo un gioco squisitamente giapponese dentro e fuori. Ridicolo, colorato, straripante di ironia, l'opera più famosa di Keita Takahashi sembrava uscita da un'oscura sala giochi, ma in realtà proveniva dalla fantasia di uno stravagante ventinovenne. Dopo il capitolo originale e il suo apprezzato seguito, We Love Katamari, Namco ha continuato a sfornare nuovi episodi e spin-off, anche dopo che Takahashi ha lasciato la compagnia giapponese e la serie ha cominciato a cristallizzarsi. Sono arrivati negli anni nuovi capitoli per console e, più di recente, per smartphone, ma la semplicità e la freschezza del Katamari Damacy originale si è via via persa per strada, ed è per questo che Bandai Namco ha deciso di riproporre quella stessa identica esperienza quattordici anni dopo su Switch e PC nella forma di Katamari Damacy Reroll.

Katamari Damacy Reroll 7

In occasione del Tokyo Game Show 2018 abbiamo potuto provare una breve demo di quest'edizione rimasterizzata facendoci un'idea delle (poche) novità della versione per Nintendo Switch. L'unico livello giocabile durante la prova era Royal Rainbow, la prima "vera" sfida che si affronta una volta superato il tutorial. Nei panni di un piccolo ometto verde (il Principe del Cosmo), l'obiettivo è quello di far rotolare una sfera appiccicosa in giro per lo scenario e raccogliere quanti più oggetti per farla diventare sempre più grande. Le regole da tenere a mente sono poche e semplici: non si possono accumulare elementi più grandi della sfera, ma più cose si ammucchiano più la sfera si ingrandisce, permettendo così di "inglobare" oggetti sempre più grandi. Si parte da un fiammifero, un pezzo del domino, una tazza, un peluche, e si arriva a poter raccogliere cose fuori di testa come auto, semafori o intere persone. La sfida sta nel cercare il percorso migliore, evitare gli ostacoli, scoprire oggetti piccoli e grandi su cui rotolare, nel tentativo di aumentare il più possibile le dimensioni della sfera prima dello scadere del tempo. È un'esperienza che, complice la struttura mordi e fuggi, la vivacità dello stile grafico e il buffo tema musicale che diventa presto un tormentone, per qualche motivo ben si adatta a brevi sessioni in portabilità su Nintendo Switch. Katamari Damacy Reroll ripropone la campagna originale con una grafica in alta risoluzione e col supporto ai 16:9, ma oltre lo scontato lifting visivo viene introdotto su Switch un sistema di controllo aggiuntivo. Normalmente la sfera può essere spinta inclinando i due stick analogici in una configurazione che richiede qualche minuto di pratica ma che in breve diventa parecchio naturale. Allo stesso modo si possono sfruttare i sensori di movimento dei due Joy-Con, impugnandoli in verticale e inclinandoli avanti o indietro per muovere il piccolo principe verde. L'ultima aggiunta per la versione Switch è una modalità multigiocatore in split-screen, nella quale due giocatori possono sfidarsi impugnando un Joy-Con a testa con l'obiettivo di creare la sfera più grande nel tempo a disposizione.

Katamari Damacy Reroll 6

Katamari Damacy Reroll non sembra insomma introdurre novità e contenuti così importanti da renderlo imprescindibile a chi quattordici anni fa giocò l'episodio originale. Eppure, pur sentendo il peso degli anni, questo piccolo cult resta esilarante e divertente oggi come allora, e il restyling in alta definizione potrebbe essere un'ottima occasione per provare uno dei videogiochi più caratteristici e originali che siano mai apparsi su PlayStation 2.

CERTEZZE

  • Allegro e divertente come 14 anni fa
  • Il sistema di controlli alternativo funziona piuttosto bene

DUBBI

  • Feeling dei controlli originali un po' invecchiato
  • Da verificare la modalità multigiocatore