Quando alla Gamescom 2018 è stato rivelato che Life is Strange 2 avrebbe seguito le avventure dei fratelli Sean e Daniel Diaz, l'accoglienza da parte dei fan è stata piuttosto discordante, tra chi ha apprezzato l'intenzione di Dontnod di seguire una nuova storia con personaggi inediti, e chi invece si rammarica del fatto che Max e Chloe non saranno le protagoniste di questa nuova stagione. Ne erano consapevoli il game director Michel Koch e lo sceneggiatore Jean-Luc Cano, quando li abbiamo incontrati alla fiera tedesca poco dopo aver provato la prima mezzora del gioco. "La reazione di quella fetta di appassionati è comprensibile", ci racconta Koch. "Immaginavamo sarebbe successo: dopotutto anche noi abbiamo alcune serie TV, storie e giochi a cui siamo molto legati, con personaggi che amiamo e che ci piacerebbe vedere di più. Tuttavia, speriamo che Sean e Daniel alla fine saranno amati tanto quanto Max e Chloe".
La decisione di lasciarsi alle spalle le due protagoniste del primo Life is Strange ha diverse motivazioni, a partire dalla voglia di mantenere la coerenza narrativa col passato. Al termine della vecchia avventura, infatti, le scelte del giocatore potevano portare a due finali estremamente diversi, e proseguire quel racconto e quei personaggi avrebbe voluto dire sceglierne uno per renderlo "ufficiale". "Per noi non esiste un finale giusto e uno sbagliato", ci spiega Cano. "Alla fine di Life is Strange bisogna fare una scelta, e la decisione che ha preso il giocatore in quel momento porta al finale più giusto per lui. Non potevamo tradire una parte del pubblico dicendo che un finale è quello canonico e l'altro no". Ed effettivamente si tratta di una fetta di pubblico molto ampia, considerando che - stando alle statistiche dei giocatori visibili al termine di ogni capitolo - il 53% delle persone ha scelto un finale, mentre il 47% l'altro. Tuttavia, alcuni degli eventi del primo Life is Strange andranno a influenzare il viaggio di Sean e Daniel, e Koch ci ha dato un'idea di come funzionerà: "All'inizio di Life is Strange 2 sarà possibile rispondere ad alcune domande per capire quale finale hai avuto nel primo gioco, e ci saranno certi elementi all'interno di quest'avventura che si adatteranno di conseguenza". Non si sa cosa voglia dire: potrebbe essere un foglio di giornale che riporta notizie dalla vecchia Arcadia Bay, o un cameo di un personaggio già conosciuto, ma per scoprirlo dovremo necessariamente aspettare di giocare l'avventura per intero. "Chi invece non ha giocato il primo Life is Strange", ci spiega il game director francese "può non rispondere alle domande, e il gioco sceglie in maniera casuale uno dei due finali". Proprio questa casualità, dopotutto, è in linea con l'intenzione degli sviluppatori di non preferire una delle due conclusioni nella storia di Life is Strange, che possono così essere viste come se appartenessero a due linee temporali diverse.
Essendo un'avventura basata su scelte e conseguenze, anche Life is Strange 2 avrà una ramificazione della storia che porterà ad almeno due diversi finali. Oltre ai protagonisti, però, sarà anche il tema portante dell'esperienza a cambiare. "Quando abbiamo cominciato a lavorare a Life is Strange 2 ci siamo chiesti quale fosse il DNA della serie", spiega Cano. "L'universo di Life is Strange non riguarda Max, Chloe, Arcadia Bay e le sue ambientazioni scolastiche. Riguarda personaggi con cui è facile identificarsi, problematiche di ogni giorno ma anche decisioni drastiche, temi importanti da esplorare e un pizzico di soprannaturale. Il tema del primo Life is Strange era il diventare adulti, e i problemi e le responsabilità che questo comporta. Per questa nuova stagione abbiamo pensato a quale aspetto della vita volevamo raccontare e sentivamo più vicino, e quasi subito è emerso il tema dell'educazione. Molti nel team sono diventati genitori, e ci piaceva l'idea di realizzare un gioco in cui le tue decisioni come giocatore avessero un impatto non su di te ma su qualcuno di cui devi prenderti cura".
Questo tema prende forma nel ruolo di fratello maggiore di Sean, che attraverso le decisioni e le frasi scelte dal giocatore può avere un'influenza sul comportamento di Daniel e su quello che dice e fa nel corso del viaggio. Qualunque esso sia, il finale di Life is Strange 2 sarà probabilmente legato al modo in cui Sean si è preso cura di Daniel, l'esempio che ha dato e l'influenza che ha avuto. Proprio la realizzazione di Daniel ha portato un po' di grattacapi nel team di sviluppo: "Creare Daniel e gestire la sua intelligenza artificiale è stata una bella sfida", ci dice Cano. "Dovevamo renderlo simpatico e carino, così che il giocatore ci si potesse affezionare, ma allo stesso tempo doveva essere ogni tanto una seccatura, un ragazzino che sembrasse imprevedibile. Riuscirci è fondamentale, perché se al giocatore non piacerà Daniel, gran parte dell'esperienza verrà meno". Il viaggio intrapreso da Sean e Daniel li porterà ad attraversare diverse ambientazioni, in un periodo decisamente più lungo della settimana in cui si svolgevano gli eventi di Life is Strange. Non sappiamo ancora se raggiungeranno la loro destinazione in Messico, ma finora abbiamo già visto i protagonisti in due tappe: quando partono da Seattle, nei giorni di Halloween, e poi a inizio dicembre, in Oregon, quando li si intravede nella piccola avventura gratuita The Awesome Adventure of Captain Spirit. A proposito di Captain Spirit, sappiamo già che il protagonista, Chris, farà una sua comparsa nel corso di Life is Strange 2, ma stando allo sceneggiatore del team sembra che non si limiterà a un piccolo cameo: "Chris avrà un ruolo importante in Life is Strange 2: non scendo nel dettaglio per non rovinare alcuna sorpresa, ma le decisioni prese in Captain Spirit avranno un impatto nel nuovo gioco".
Chris non sarà ovviamente l'unico personaggio che Sean e Daniel incontreranno durante i cinque episodi che comporranno Life is Strange 2, e anzi gli sviluppatori promettono un buon numero di ambientazioni, in cui si entrerà in contatto con personalità molto diverse tra loro. A tal proposito, alcuni membri di Dontnod hanno preso un volo per gli Stati Uniti e, zaino in spalla, hanno provato a replicare il viaggio di Sean e Daniel e visitare alcuni dei posti presenti nel gioco. "Ci siamo allontanati dalla strada principale per andare in zone un po' più remote", ci racconta Koch. "Abbiamo incontrato numerose persone e parlato con molti autostoppisti, facendoci raccontare le loro esperienze e cosa volesse dire essere on the road". Il tema del viaggio sarà talmente centrale nella storia, che proprio lo zaino di Sean è stata la prima immagine di Life is Strange 2 mostrata pubblicamente nel teaser trailer dello scorso giugno. All'interno del gioco, lo zaino avrà la funzione di inventario e di strumento utile alla narrazione. "Da un lato volevamo che lo zaino fosse un inseparabile inventario", ci viene spiegato. "Quando sei in viaggio è il tuo oggetto più importante: tutto quello che contiene è quello che hai con te. Ci saranno momenti nel gioco in cui devi fare una scelta tra cosa portarti dietro e cosa invece lasciare, e questo avrà delle ripercussioni. Tuttavia il gioco non è un survival, e l'inventario non è una parte centrale del gameplay, quanto più uno strumento utile allo storytelling. Al suo interno ci saranno oggetti che ricorderanno di eventi, i luoghi e i personaggi incontrati negli episodi precedenti, e quindi lo usiamo per ricordare al giocatore i progressi lungo il viaggio". Funzione simile sarà svolta dal diario di Sean, nel quale il protagonista disegnerà bozzetti raffiguranti i luoghi visitati e le persone incontrate, un po' come le fotografie che scattava Max. "Tutti i nostri personaggi hanno una vena creativa", racconta Koch. "Le foto di Max, i mondi immaginari di Chris e ora i disegni di Sean aggiungono ulteriori strati alla narrativa. Inoltre i due fratelli saranno sempre in movimento e si lasceranno alle spalle i luoghi visitati, quindi questo diario permetterà a Sean e al giocatore di ricordare le sue esperienze". Per Cano, inoltre, è più facile immedesimarsi in un personaggio con una vena creativa: "Secondo me tutti hanno dentro di sé un pizzico di creatività. Io non so disegnare, sono terribile, ma mi piace farlo e lo stesso vale per i personaggi di Life is Strange. Max non è un genio della fotografia, Sean non è un fuoriclasse nel disegno, però lo fanno, e questo modo di esprimere sé stessi secondo me li rende un po' più realistici".