Fino a qualche anno fa, quando i MMO andavano ancora forte e si cercava costantemente un'alternativa a World of Warcraft o Final Fantasy XIV, girava questo nome, Lost Ark, che prometteva benissimo. Sviluppato da Smilegate per il mercato coreano, Lost Ark è un interessante ibrido che ha attirato subito l'attenzione degli appassionati non solo per la cura riservata al world building e alla direzione artistica, ma anche per il gameplay che, una volta tanto, prendeva le distanze dal consueto grinding su cui si incentrano spesso questi titoli, garantendo un'esperienza soddisfacente anche in solitaria grazie a una narrativa coinvolgente e una buona varietà di contenuti. Pubblicato nel 2018 in Corea e un annetto dopo in Russia, però, il titolo Smilegate non è mai arrivato dalle nostre parti, e sinceramente non ci contavamo neanche più, finché ieri non si è fatto vivo al Summer Game Fest 2021 con un trailer che ha confermato la release europea e statunitense entro l'anno.
Che cos'è Lost Ark?
La prima cosa che bisogna sapere su Lost Ark è che ha poco a che spartire con Diablo, nonostante la visuale isometrica possa far pensare diversamente: il titolo Smilegate è più vicino a un MMO tradizionale che a un action RPG incentrato sul loot, sebbene il sistema di combattimento sia assolutamente frenetico e dinamico e il bottino non manchi mai. Il gioco, che sarà pubblicato in occidente da Amazon Game Studios, adotterà la formula free-to-play, benché sia ancora da chiarire l'entità e il peso delle probabilissime microtransazioni che serviranno a sostenere il progetto. Sembrerebbe invece scontata la scelta delle lingue in localizzazione: doppiaggio in inglese; testi in inglese, francese, tedesco e spagnolo, ma niente italiano. Sì, è il 2021 e ancora non localizzano certi giochi in italiano, ma non conoscere l'inglese nel 2021 è altrettanto grave. Conoscete la nostra posizione sulla faccenda, quindi voltiamo pagina.
Per quanto riguarda la storia, Lost Ark è ambientato in un mondo chiamato Arkesia su cui regnano sette divinità, ciascuna in possesso di un frammento del potentissimo manufatto conosciuto come Ark. Il dio onnipotente Regulus, tuttavia, non creò solo Arkesia, ma anche un mondo parallelo, Petrania, in cui hanno prosperato i demoni al servizio di Kazeros, il signore dell'abisso. Quando quest'ultimo tenta l'invasione di Arkesia passando per un varco che saltuariamente collega i due universi, i Guardiani riuniscono l'Ark per seppellire Kazeros sotto un vulcano e respingere i demoni nel loro mondo di origine. A questa guerra segue un periodo di pace che dura 500 anni. Il gioco comincia proprio a questo punto, con un nuovo varco in procinto di aprirsi, il vulcano che imprigiona Kazeros che sta per risvegliarsi e i giocatori, novelli Guardiani di Arkesia, tenuti a trovare i pezzi dell'Ark per salvare il mondo prima che sia troppo tardi.
Il gioco è quindi strutturato come un tipico MMORPG a leveling che strizza l'occhio ai theme park ma contemporaneamente tenta un approccio meno lineare in termini strutturali. I giocatori cominciano dal niente e si fanno strada tra orde di mostri nelle varie mappe, risolvendo le missioni principali e secondarie per accumulare punti esperienza, ottenere nuove abilità e mettere le mani su armi ed equipaggiamenti sempre migliori. La narrativa ha tuttavia un impatto importantissimo sul gameplay. La maggior parte delle missioni principali sono estremamente coreografiche, scriptate in modo cinematografico per coinvolgere i giocatori in vere e proprie battaglie campali, sofisticate sequenze di gameplay che fanno uso dell'inquadratura dinamica per massimizzare la spettacolarità dei momenti più importanti nella storyline. La varietà delle situazioni di gioco, tra combattimenti a bordo di veicoli, armi d'assedio che spostano la visuale in prima persona e rompicapi ambientali da risolvere per proseguire da uno scenario all'altro, fa sì che Lost Ark catturi a lungo l'interesse del giocatore, anche di quello più casual che si divertirà a seguire la storia senza dedicarsi anima e corpo a ogni contenuto.
Chi volesse invece approfondire gli aspetti più GDR del titolo Smilegate, invece, non resterà deluso. Lost Ark prevede un sistema di artigianato basato su specifiche abilità di raccolta e fabbricazione, nonché un sistema di housing che permette di personalizzare non solo il veliero con cui ci si sposta per mare da un continente all'altro, ma addirittura un'intera isola che potremo arredare a piacimento e mostrare agli amici. La componente sociale è relativamente importante: si può comunicare con gli altri giocatori, fondare gilde e formare gruppi con cui affrontare dungeon per pochi avventurieri o raid per squadre molto più numerose. Lost Ark mette i giocatori alla prova con giganteschi boss fin dalle primissime battute dell'avventura, alzando subito la posta e spingendo l'acceleratore sulla spettacolarità del gameplay.
Anche in termini di endgame non dovrebbero mancare i contenuti: il gioco è uscito ormai da tre anni, perciò ha accumulato aggiornamenti su aggiornamenti che saranno probabilmente disponibili al lancio occidentale e che includeranno, tra le altre cose, speciali missioni in cui dovremo cercare e sconfiggere dei mostri particolari un po' come fossimo in Monster Hunter, e un particolare labirinto procedurale che i giocatori dovranno affrontare in condizioni sfavorevoli, un po' come nelle Mitiche+ di World of Warcraft.
Le classi
Come abbiamo detto, Lost Ark è più simile a un MMO che a Diablo in termini strutturali, ma come sistema di combattimento è un vero e proprio action isometrico che ricorda a più riprese l'iconico franchise Blizzard, sebbene Smilegate abbia puntato tantissimo sulla spettacolarità e la dinamicità dell'azione fin dai primissimi minuti di gameplay, curando meticolosamente animazioni ed effettistica. Il gioco, che prevede anche il PvP sotto forma di duelli uno contro uno o scontri in arena tre contro tre nell'apposito Colosseo, si basa su un sistema a classi: inizialmente se ne sceglie una tra le cinque disponibili, ma poi per ciascuna di esse si seleziona un'ulteriore specializzazione che cambia non solo l'arma impugnata dal personaggio, ma proprio il sistema di combattimento.
Il Warrior, per esempio, può diventare Berserker e impugnare uno spadone a due mani che lo rende un combattente fisico da prima linea, oppure Paladino e attaccare con una spada mentre lancia incantesimi protettivi sui compagni, oppure ancora Gunlancer, il tank per eccellenza che combina un grosso scudo e una lancia-fucile per difendere la squadra e controllare i nemici sul campo di battaglia. Il Mage, invece, può specializzarsi nel supporto, e diventare un Bard, che sacrifica il potere offensivo a favore della magia curativa e di protezione, oppure nell'attacco, e cambiare in Summoner, una classe capace di evocare diversi spiriti elementali per sfruttare le vulnerabilità dei nemici. Il sito ufficiale di Lost Ark propone una carrellata di descrizioni, foto e filmati delle varie classi - che includono il Gunner, il Martial Artist e l'Assassin - e le loro specializzazioni, nonché delle loro abilità che il giocatore può usare in tempo reale dopo aver atteso il consueto tempo di recupero.
La cosa più interessante è il sistema di personalizzazione chiamato Tripod. Ogni abilità può infatti aumentare di livello e diventare più potente, ma soprattutto può essere modificata, raggiunti determinati livelli, scegliendo tra due o tre opzioni che ne alterano varie caratteristiche come il tempo di recupera, il raggio d'azione, la proprietà elementale se ne ha una, la probabilità di infliggere danni critici e così via. È inoltre possibile aumentare il livello specifico di questi modificatori, definiti appunto Tripod, trovando l'equipaggiamento che possiede le stesse caratteristiche: nel caso in cui si voglia cambiare un pezzo di equipaggiamento, come un copricapo, si può sempre trasferire un Tripod da un oggetto all'altro per mantenere la build che si preferisce, pur entro certi limiti. Tra modificatori, Rune che cambiano ulteriormente le proprietà delle abilità e altre opzioni, il sistema di combattimento di Lost Ark garantisce una varietà sopra le righe e incentiva alla sperimentazione di build e combinazioni uniche.
Ha senso uscire con un MMORPG come Lost Ark, che già ha qualche anno sulle spalle, quando il genere attraversa da tempo un evidente periodo di stanca? La natura ibrida e l'immediatezza nel gameplay del titolo Smilegate sembrerebbe suggerire che ci siano ancora i margini per un tentativo, e siamo piuttosto sicuri che la formula free-to-play convincerà molti giocatori a provare Lost Ark quando sarà finalmente disponibile nei prossimi mesi. Al momento il sito ufficiale consente di iscriversi a un test che si svolgerà in questi giorni, e non c'è ancora una data di uscita precisa sebbene Steam abbia temporaneamente pubblicato, e poi rimosso, un potenziale 21 ottobre 2021. Noi, dal canto nostro, siamo curiosissimi di provarlo, e non mancheremo di offrirvi le nostre opinioni a riguardo, perciò restate sintonizzati.
CERTEZZE
- Provarlo non costerà nulla
- Tante classi e un sistema di personalizzazione interessante
- Estremamente scenografico e spettacolare
DUBBI
- Non sarà una release fuori tempo massimo?
- Bilanciamento delle classi tutto da verificare
- La qualità della narrativa è ancora un'incognita