Quando venne annunciato, Luigi's Mansion fece drizzare parecchie sopracciglia: non era propriamente il titolo dedicato al longilineo fratello di Mario che ci si sarebbe aspettati da Nintendo, e la decisione di abbandonare del tutto le radici del marchio in favore di un'esperienza dalle tinte quasi horror (anche se mai realmente paurosa) mise molti fan del colosso nipponico in guardia. Ciò nonostante il risultato finale viene tutt'ora ricordato con amore dai possessori del cubo, al punto da rientrare spesso nelle liste dei capolavori immortali sviluppati per quella console. Ed è vero: Luigi's Mansion era un gran gioco per l'epoca, non lo neghiamo di certo... solo che il suo gameplay peccava già allora di ripetitività, perciò abbiamo accolto con qualche dubbio il suo annuncio in pompa magna per 3DS. L'occasione per provare il tutto è arrivata in quel di Milano qualche giorno fa, e ovviamente non siamo rimasti con le mani in mano. Vediamo insieme se il primo test conferma la bontà della conversione per la console portatile della grande N, o se si tratta solo di una riedizione trascurabile di un vecchio classico.
Fantasmi del passato
Per quanto riguarda il gameplay, Luigi's Mansion su 3DS è pressoché identico alla versione originale, e mantiene uno schema di comandi simile a quello di Dark Moon (già un gioco per 3DS) con la possibilità di orientare il bocchettone del Poltergust 3000 - l'immancabile aspirapolvere acchiappafantasmi di Luigi - inclinando la console. Un sistema che funziona piuttosto bene (anche se ovviamente senza la precisione dei controlli originali) e non presenta particolari debolezze, visto che il titolo non richiede riflessi particolarmente sovrumani per esser completato. Luigi's Mansion è pur sempre più un puzzle game esplorativo che altro, dove quell'amabile fifone del protagonista deve trovare il suo baffuto fratello catturando fantasmi nei modi più disparati.
La base prevede semplicemente di stordirli con la torcia e attivare il Poltergust per risucchiarli (a quel punto dovrete "pescarli" muovendovi nella direzione opposta alla loro mentre fuggono), ma molti spettri non sono così semplici da eliminare, e richiedono di completare enigmi ambientali anche solo per comparire (seppur possano praticamente sempre venir inquadrati grazie alla Game Boy Camera che Luigi si porta appresso). Non si tratta di rompicapo in grado di fondere un cervello umano, per carità, ma donano una certa varietà al tutto, e la diversificazione dei fantasmi più pericolosi delle varie zone spinge ad avanzare con una discreta curiosità. Non solo: il titolo ben si sposa alle speed run, e anche se ce lo si ricorda a memoria risulta ancora molto piacevole da affrontare quando si tenta di raccogliere fantasmi e risorse a velocità luce nelle tante stanze della magione in cui Luigi si sposta in preda alla tremarella.
Questa versione 3DS, insomma, non offre grandi novità rispetto al titolo originale, solo qualche limatura, aggiunta di Boo e una comoda mappa nel secondo schermo che facilita l'orientamento. La presenza di una modalità boss rush è un'altra interessante chicca, ma non rappresenta certo un extra rivoluzionario ai contenuti originali, per un prodotto che sembra voler essere una strizzata d'occhio ai nostalgici dell'era GameCube più che un rimaneggiamento pesante. Va detto, ad ogni modo, che dal punto di vista tecnico il lavoro fatto è notevolissimo, e al di fuori della risoluzione ovviamente più bassa questo port ci è parso incredibilmente vicino alla versione per il cubo (la cura per i dettagli, le animazioni, e il colpo d'occhio generale sono a tratti indistinguibili). Un altro ottimo lavoro, dunque.
Se avete già giocato Luigi's Mansion fino allo sfinimento, difficilmente vorrete buttarvi su questo port per 3DS: al di fuori di una nuova modalità Boss Rush trascurabile il gioco è pressoché identico, e l'unico elemento che potrebbe spingervi ad affrontare le stanze della sua magione per l'ennesima volta è una enorme nostalgia per il GameCube. Si parla però ovviamente di un lavoro di ottima fattura, che potrebbe far scoprire questo piccolo classico a un gran numero di nuove leve, e merita ancora di esser provato nonostante qualche ruga di troppo.
CERTEZZE
- Sempre molto suggestivo e divertente da giocare
- Port notevolissimo
DUBBI
- Pochissime novità rispetto all'originale