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Midnight Club: Los Angeles - Provato

Midnight Club sta per tornare e questa volta si sfreccia per le strade di Los Angeles!

PROVATO di Nicolò Cardin   —   28/07/2008

Il primo Midnight Club, uscito ben otto anni fa su PlayStation 2, fu in un certo senso pioniere del genere dal quale ora prendono spunto diversi titoli come la serie Burnout ed i due Need For Speed Undreground. Fu il primo gioco ad offrire al giocatore una città, liberamente visitabile con la propria autovettura, dalla quale partivano poi le varie gare. Lo scopo era quello di vincere eventi che consentivano di guadagnare soldi che si potevano poi spendere per potenziare la propria auto oppure acquistarne una nuova. A dire il vero, volendo essere pignoli, questo concetto di gioco si intravide per la primissima volta grazie ad un gioco uscito per Dreamcast (di Sega) nel lontano 1999, tale Tokyo Extreme Racer, che però non riscosse molto successo e che limitava il giocatore alle sole trafficate autostrade Giapponesi.
Ma riassumere la nuova creatura di Rockstar San Diego con la descrizione del genere spiegata poca fa sarebbe decisamente riduttivo, in quanto Midnight Club: Los Angeles offre decisamente di più, e le novità non sono certo poche.

Midnight Club: Los Angeles - Provato
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Pimp my ride!

Il primo aspetto sul quale sono state spese molte parole durante la presentazione è stato sicuramente la ricostruzione della città di Los Angeles, scelta come location del gioco per due motivi: uno principalmente storico e l’altro per un fatto di conformazione prettamente territoriale. La metropoli californiana fu infatti, appena finita la seconda guerra mondiale, l’epicentro dal quale affluì la mania del “tuning” (cioè l’elaborazione di auto, sia a livello di componenti estetiche che di motore) che andò poi ad espandersi in tutto il mondo negli anni seguenti. La questione topografica invece si appoggia alla varietà del terreno di Los Angeles, che offre un’autostrada interna, un centro città degno delle più grandi capitali americane, stradine di collina e di montagna ed un lungomare. E’ stato tra l’altro dichiarato che la riproduzione della città, seppur non ricreata minuziosamente in ogni sua singola strada, sarà grande almeno quanto le tre metropoli dei precedenti capitoli messe assieme.
Molti punti di interesse della reale Los Angeles sono stati ricreati nel gioco, ad esempio ristoranti ed hotel celebri (tra i quali lo Chateu Marmont, l’albergo nel quale morì John Belushi) , negozi e centri commerciali e così via. Un’altra aggiunta interessante è quella della pubblicità inserita nel gioco, nuova frontiera già intravista in Burnout Paradise. Infatti ogni singolo manifesto o cartellone pubblicitario sparso per la città sarà effettivamente stato pagato da aziende famose per esporne sopra la propria pubblicità. Tanto per citare due aziende che hanno aderito a questa iniziativa ricordiamo la Quicksilver e Bulgari, marche ben conosciute nei loro campi.
L’aspetto grafico del gioco colpisce sin da subito anche grazie al motore che lo muove, cioè il RAGE (ribattezzato Euphoria), lo stesso utilizzato da GTA4 in una versione migliorata e potenziata. Le macchine hanno un livello di dettaglio molto alto, con splendidi effetti di luce ed ombre che vanno ad impreziosire il tutto. I modelli presenti nel gioco spazieranno dalla spider al fuoristrada, e saranno presenti anche le moto per soddisfare le esigenze di tutti i piloti virtuali. Quello che lascia senza parole (in senso positivo) è tutto il comparto di modifica della vettura, che può essere totalmente personalizzata a piacere dal giocatore montando un’ampia scelta di pezzi di ricambio che possono vantare la “griffe” delle maggiori aziende del settore come Momo, Apex e Brembo. E' quindi possibile cambiare un’infinità di pezzi, da alettoni, minigonne, scarichi, fanali fino ad arrivare alle modifiche degli interni, personalizzabili a piacere cambiandone la colorazione piuttosto che il tipo di volante oppure i sedili. Sarà poi possibile, analogamente a quanto visto in Forza Motorsport 2, verniciare la propria auto o moto a piacere, creando magari anche dei vinili personalizzati che vi permetteranno di distinguervi dalla massa per la vostra vena artistica. Nessun gioco, per nessuna piattaforma fino ad oggi ha mai avuto un editor così completo e curato, e questa sarà sicuramente una manna dal cielo per gli appassionati del settore.

Midnight Club: Los Angeles - Provato
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La reputazione conta..

Un altro aspetto sul quale gli sviluppatori hanno concentrato molte delle loro forze è la sensazione di velocità che si prova viaggiando per le strade di Los Angeles, apprezzabile soprattutto utilizzando la visuale interna. Effettivamente è molto accentuata, soprattutto con i mezzi di cilindrata maggiore, e l’assenza di rallentamenti anche nelle situazioni più caotiche contribuisce a rendere ogni gara del gioco adrenalinica ai massimi livelli, quasi che se non ricordassimo di essere davanti ad un monitor potremmo anche sentire il vento accarezzarci i capelli costringendoci a rallentare un po’ per la paura.
Ma la velocità eccessiva porta anche diversi problemini. Se infatti incontreremo per le strade una pattuglia della polizia sarà il caso di rallentare, a meno di non volersi lanciare in un inseguimento mozzafiato. I poliziotti infatti controlleranno ogni nostra minima infrazione, quindi anche passare con il semaforo rosso, superare il limite di velocità o andare contromano farà accendere i lampeggianti. A questo punto avremo due possibilità: fermarci e farci multare oppure cercare di seminarli per guadagnare diversi punti in base alla durata dell’inseguimento. L’intelligenza delle forze dell’ordine è ottima, chiameranno rinforzi se in difficoltà, comunicheranno via radio la nostra posizione e non ci molleranno nemmeno per un secondo fino a che non li avremo seminati. Tra l’altro nel gioco saranno presenti i pedoni (che non potranno essere investiti essendo il gioco un PEGI +12) che potranno chiamare la polizia se vi reputeranno pericolosi per la loro incolumità.
Ma ovviamente il vero fulcro di Midnight Club: Los Angeles saranno le gare, presenti in diverse tipologie. La prima di queste è la classica gara a ceckpoint, segnalati tramite colonne di fumo giallo, che andranno passati in successione fino ad arrivare a quello finale. Sarà poi presente la possibilità di gareggiare in circuiti creati all’interno della città, un po’ come nei giochi di guida classici, oppure di lanciarsi in una gara a tempo o ancora di cimentarsi in una sfida contro altri avversari nella quale vince chi arriva primo in un determinato punto della città. Queste sono solo alcune delle moltissime tipologie di gara presenti nella versione finale, che per l’esattezza saranno tredici. Le varie competizioni si attiveranno cercando una macchina con una piccola icona che varierà a seconda della tipologia di gara che andrà ad attivare e abbagliandole tramite la pressione del tasto Y, come già succedeva nel già citato Tokyo Extreme Racing.
Tutto il gameplay del gioco si baserà sul sistema della reputazione: ogni gara darà un tot di punti, variabili in base alla posizione finale raggiunta che andranno ad attivare un determinato numero di sfide. Questo vuol dire che, a differenza dei capitoli precedenti, non sarà indispensabile vincere tutte le gare per progredire nel gioco, anche se ovviamente un primo posto renderà il tutto decisamente più rapido ed agevole.

Midnight Club: Los Angeles - Provato
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Il gioco di Natale?

Non mancheranno i danni alle vetture, sia a livello visivo che a livello di motore. Quindi un elevato numero di incidenti andrà a compromettere l’estetica della nostra auto e ci obbligherà a fermarci in una stazione di servizio per aggiustarla prima che si fermi del tutto. Il modello di guida risulta spiccatamente arcade come da tradizione, con l’utilizzo del freno a mano indispensabile per vincere le gare. Inoltre i nostri avversari, controllati dalla CPU non si faranno problemi a darci fastidio nei modi più disparati, speronandoci o speronando altre vetture per chiuderci la strada.
Midnight Club: Los Angeles è stato senza dubbio una lietissima sorpresa, colpendoci in ogni suo aspetto e riuscendo difficilmente a staccarci dallo schermo, e senza dubbio si propone come uno dei titoli più attesi per il periodo autunnale e come uno dei best seller di quello natalizio, sempre se Rockstar San Diego riuscirà a continuare l’ottimo lavoro svolto fino ad ora.
Non abbiamo ancora molte notizie sulla parte online, che ovviamente sarà presente, però sappiamo che sfrutterà il Social Club, community online di Rockstar già ottimamente sperimentata in GTA4.
Il gioco è atteso per i primi giorni di Ottobre su PlayStation 3 ed Xbox 360, mentre è in lavorazione anche una versione PSP sviluppata parallelamente da Rockstar London che utilizzerà una mappa di Los Angeles più piccola della controparte next-gen, ma che aggiungerà una città, cioè Tokyo, esclusiva per il portatile Sony.

Midnight Club: Los Angeles - Provato
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