MotoGP 23 punta anche quest'anno a coinvolgere gli appassionati di moto con un gameplay simulativo che non fa sconti a nessuno, ma che prova con alcuni semplici accorgimenti a strizzare l'occhio anche agli utenti meno esperti, consentendo loro di costruire pian piano le proprie abilità e magari di completare le sfide della MotoGP Academy per diventare degli assi in pista.
Abbiamo provato MotoGP 23, toccando con mano alcune delle novità che Milestone sta preparando per la nuova edizione della sua serie su licenza ufficiale, che sarà disponibile nei negozi a partire dal prossimo 8 giugno nelle versioni PC, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch. Siete curiosi di sapere com'è andata? Continuate a leggere.
Contenuti: il MotoGP che verrà
Purtroppo la versione di MotoGP 23 che ci è stata messa a disposizione non includeva quello che sarà probabilmente il fulcro del gioco, ovverosia una nuova modalità carriera che ci vedrà anche stavolta partire dal basso, nella fattispecie dalla categoria Moto3, e costruire vittoria dopo vittoria un percorso costellato di possibili punti di svolta.
Fra una gara e l'altra ci troveremo infatti a dover scegliere se cambiare squadra, passare alla categoria successiva, impegnarci direttamente nello sviluppo della moto per migliorarne le specifiche e raccogliere i frutti di questo lavoro in pista, nonché curare le relazioni anche social per fare in modo che il nostro personaggio diventi sempre più popolare.
Si tratta di soluzioni già viste in altri titoli sportivi, nulla di particolarmente originale, dunque siamo curiosi di scoprire in che maniera i ragazzi di Milestone le hanno implementate all'interno di MotoGP 23 e se la tanto decantata intelligenza artificiale del gioco donerà effettivamente ai piloti controllati dalla CPU una personalità convincente e differente.
Quello che abbiamo potuto vedere e provare direttamente sono le meccaniche simulative del gameplay, gli aiuti extra per i novizi, la novità del meteo dinamico durante le gare, la resa visiva del comparto tecnico e una selezione completa dei circuiti e dei piloti reali che troveremo anche nella versione finale del titolo, in arrivo come detto il prossimo giugno.
Gameplay: rigido come al solito
È buffo riflettere sul fatto che abbiamo giocato numerosi episodi di MotoGP nel corso degli anni, ma ogni volta il titolo di Milestone riesce a sorprenderci con la sua rigidità simulativa, che si traduce in cadute clamorose fin dalla prima curva laddove non si effettui la staccata in maniera precisa o non si seguano le traiettorie ideali, senza alcun margine per l'improvvisazione e gli errori.
Ci sono state edizioni in cui a queste difficoltà si aggiungevano anche gli atteggiamenti aggressivi degli avversari e una disarmante facilità di caduta dopo il minimo impatto, ma quantomeno su questo fronte l'esperienza ha compiuto importanti passi in avanti e anche nella nuova edizione si percepisce quel minimo di tolleranza nei contatti che evita di trasformare ogni gara in una sequenza di frustranti rewind.
Tuttavia i cosiddetti "aiuti neurali" non ci sono sembrati così rivoluzionari come ci saremmo aspettati, nel senso che il sistema non diventa più permissivo, modificando per esempio la tenuta sull'asfalto, la capacità frenante e le collisioni in maniera meno rigorosa rispetto alle impostazioni normali, bensì semplicemente accelera, frena e curva al posto nostro nel tentativo di mostrarci quale sia l'unico approccio giusto alla guida.
Se siete fan della serie e apprezzate il suo modello di guida realistico (che pure tante soddisfazioni è in grado di restituire), si tratta di sfaccettature che non vi toccheranno minimamente, sia chiaro; tuttavia i nuovi aiuti non miglioreranno di certo la vita a chi preferisce un approccio simcade o addirittura arcade: questi utenti continueranno a restare tagliati fuori dall'esperienza di MotoGP.
Realizzazione tecnica
Per quel che abbiamo visto, MotoGP 23 punta a portare avanti il franchise Milestone senza sostanziali novità, mantenendo anche un comparto tecnico che in pista convince grazie a una riproduzione fedele delle moto e dei tracciati, pur senza vantare un'effettistica avanzata, ma nelle sequenze di contorno con i piloti e le modelle sulla griglia di partenza appare molto datato.
Lato audio è difficile trovare delle differenze rispetto alle passate edizioni: i rombi sono fedeli e in generale i rumori della gara appaiono ben fatti, specie con le visuali in prima persona e indossando un paio di cuffie, ma le frasi pronunciate dal buon vecchio Guido Meda per presentare di volta in volta i gran premi non ci sono sembrate affatto inedite.
MotoGP 23 sembra voler portare avanti la serie Milestone senza stravolgimenti, come da tradizione per un titolo sportivo a cadenza annuale. Non abbiamo potuto provare la nuova modalità carriera, ma per quanto riguarda il gameplay l'esperienza non riserva sorprese e conferma l'approccio simulativo di sempre, senza grandi aperture nei confronti di chi magari preferirebbe un'impostazione meno rigida.
CERTEZZE
- Solido come sempre, se ne apprezzate la filosofia
- In pista rende bene
- Alcune novità potenzialmente interessanti
DUBBI
- In generale appare molto conservativo
- Tecnicamente si muove fra alti e bassi
- Stendiamo un velo pietoso sugli aiuti neurali