Sono passati quasi nove anni dalla pubblicazione di Anna, il titolo di debutto del team italiano Dreampainters Software, e la trilogia horror sta per vedere finalmente l'uscita di un secondo capitolo ambientato nel medesimo universo narrativo, che approderà prima su PC e poi su PS5 e Xbox Series X|S.
Abbiamo provato Nascence con grande curiosità, lasciando che il gioco ci conducesse nuovamente fra gli splendidi paesaggi della Valle d'Aosta e, in particolare, nel villaggio fittizio di Relune'. È lì che il protagonista dell'avventura, Thomas, deve recarsi per recuperare le ceneri della strega e capire che fine abbia fatto il suo amico Mark, che aveva ricevuto lo stesso incarico.
Benvenuti a Relune'
Quella che ci è stata fornita dagli autori di Nascence è una demo giocabile che presenta alcuni dei puzzle che troveremo nella primissima parte dell'avventura, quando appunto Thomas raggiunge il villaggio di Relune', nottetempo, con il compito di scoprire cosa sia successo al suo amico e dove si trovino i resti che gli è stato chiesto di prelevare.
La luna piena si riflette nelle pozzanghere e illumina le strade e le case, ma non abbastanza da rendere inutile l'uso di una torcia elettrica per portare a termine il primo incarico dell'avventura: trovare il generatore principale e attivarlo perché i lampioni di questa località fittizia valdostana si accendano, consentendoci di procedere con le nostre esplorazioni.
Gli appunti che ci sono stati lasciati indicavano di visitare per primo il museo del villaggio e così, trovata la chiave per accedervi in un capanno, entriamo nell'edificio alla ricerca di qualche indizio utile. Ci sono dei negativi in bella mostra sul bancone all'ingresso, delle maschere misteriose esposte in una sala adiacente e un passepartout che potrebbe senz'altro tornarci utile.
Fin dalle prime battute, tuttavia, ci si rende conto che qualcosa non va: dove prima c'era un posto vuoto è comparsa una nuova maschera, quella della strega Anna. Sembra che la sua presenza vada di pari passo con una sorta di muffa che aggredisce rapidamente le superfici. Meglio fare in fretta e scoprire dove si trova Mark, prima che accada qualcosa di brutto...
Gameplay e puzzle
Perfettamente giocabile con mouse e tastiera, mentre il supporto per il controller risulta ancora parziale in questa demo, Nascence ripropone le meccaniche tipiche delle avventure con visuale in prima persona. È possibile interagire con gli oggetti in maniera molto semplice e aprire l'inventario per utilizzare ciò che abbiamo raccolto al fine di risolvere i puzzle, ma non solo.
I negativi a cui abbiamo accennato prima fanno parte di uno degli enigmi, ad esempio, anche se definirlo tale suona strano: ci verrà chiesto di utilizzare una camera oscura ed effettuare alcune procedure reali per la pulizia della pellicola e il suo sviluppo. Un paio di scatti fanno probabilmente riferimento a porzioni più avanzate dell'avventura, ma uno ci tornerà utile per aprire un certo lucchetto elettronico.
Un altro rompicapo della demo coinvolge invece delle miniature che riproducono le statue presenti in alcune zone del villaggio, e che vanno collocate sui ripiani di un tabellone rispettando la loro posizione reale nella mappa, consultabile non dalle opzioni ma solo visionando il cartellone collocato davanti al museo: un'indicazione di come il gioco provi a stimolarci alla "vecchia maniera", evitando eccessive semplificazioni sul piano dell'interfaccia.
Carino e al tempo stesso carico di valore nostalgico per i videogiocatori l'ultimo enigma, quello a cui si accede inserendo una cassetta nel registratore di un vecchio home computer e facendo partire un'avventura testuale di facile risoluzione ma non per questo meno inquietante. Ottimi spunti: se questo è solo il principio, siamo davvero curiosi di vedere il resto.
Impressioni preliminari
Probabilmente a metà strada fra un survival horror passivo e un walking simulator, Nascence gira su Unreal Engine, con tanto di ray tracing, e mostra fin da subito quanta strada è stata fatta dai tempi dell'originale Anna ad oggi. Visivamente il gioco è molto solido e convincente, c'è una grande atmosfera, l'aspetto è praticamente quello di un doppia A e sono pochi gli elementi che rivelano la natura indie del progetto, realizzato di fatto da pochissime persone.
Un maggiore grado di interazione con gli scenari, anche magari fine a se stesso, avrebbe forse aggiunto ulteriore spessore alla fase esplorativa, che tuttavia risulta volutamente limitata in questa demo; così come è difficile non notare alcuni glitch legati sia all'interfaccia che alla grafica vera e propria, ma siamo ragionevolmente sicuri che da qui al lancio questi problemi verranno risolti.
Rimangono naturalmente tante incognite, ma se il senso di questa versione dimostrativa era unicamente quello di presentare le meccaniche dei puzzle, possiamo dire tranquillamente che è stato fatto un ottimo lavoro, c'è un certo grado di coerenza ed è difficile restare bloccati. Esiste il rischio di sfociare nella banalità? È ancora troppo presto per dirlo, ma siamo fiduciosi.
Qualche parola infine sul comparto sonoro: il tema principale di Nascence è a nostro avviso straordinario e le musiche in generale sembrano particolarmente curate, anche se al momento servirebbero dei piccoli accorgimenti. Il design audio è dotato di un grandissimo potenziale, e non a caso avrà il compito di contribuire in maniera massiccia alla creazione delle atmosfere e della tensione necessarie per trasformare questa avventura in un'esperienza totalizzante.
Simone Tagliaferri
Nascence è il nuovo titolo di Dreampainters Software, team di sviluppo italiano di cui fa parte anche il nostro storico collaboratore Simone Tagliaferri. Dobbiamo sottolineare questo aspetto per correttezza, ma sappiate che abbiamo provato la demo del gioco senza preconcetti e anzi pensando a quanto davvero ci stia sulle palle Simone.
Nascence è un'avventura horror ricca di atmosfera, dotata una colonna sonora straordinaria e di un comparto tecnico sorprendente, nonché di un gameplay che per il momento non ha nulla da invidiare a produzioni anche piuttosto blasonate appartenenti al medesimo genere. La demo è molto breve e tante domande sono ancora in attesa di una risposta, ma la strada che conduce a Relune' sembra davvero quella giusta per il nuovo titolo di Dreampainters Software.
CERTEZZE
- Grande atmosfera
- Ottimi puzzle
- Grafica e sonoro sorprendenti
DUBBI
- Si è visto ancora poco
- Qualche problema tecnico da sistemare
- La tensione c'è, ma sarà fine a se stessa?