In sviluppo da quasi quattro anni, il survival P.A.M.E.L.A. è frutto del lavoro di un piccolo team che si è fatto notare guadagnando il primo posto nella classifica di Steam Greenlight in quarantotto ore. Era il 2015, il survival horror futuristico di NVYVE Studios aveva già un anno di vita sulle spalle e ce ne sarebbero voluti altri due per arrivare alla release della versione ad accesso anticipato su Steam. Oggi, a quattro anni dall'inizio dei lavori, lo ritroviamo ulteriormente cresciuto e in procinto di affrontare una serie di trasformazioni che dovrebbero infine portarci alla versione definitiva. Ma prima di trattare del futuro è bene dare un'occhio a cosa c'è sul piatto in questo momento. Parliamo di una sfida di sopravvivenza in prima persona ambientata nella città di Eden, un enorme complesso futuristico quasi completamente abbandonato che si estende per chilometri di lunghi corridoi e giganteschi edifici. Il nostro scopo, l'unico al momento vista la mancanza di una struttura narrativa vera e propria, è quello di esplorare e sopravvivere, accumulando risorse e potenziamenti bio-meccanici grazie alla nostra abilità nello scassinare contenitori sigillati attraverso efficaci minigiochi, all'ausilio del crafting e all'eliminazione degli esseri umani infetti che vagano per la città.
Il presente: cosa funziona e cosa non funziona
La versione attuale di P.A.M.E.L.A. è orfana di una trama ma non manca di informazioni su quanto ci circonda, echi di ciò che è avvenuto, messaggi della misteriosa intelligenza artificiale che dà il nome al titolo e che, a quanto pare, è l'entità che ci ha svegliato da un lungo sonno criogenico. Finalmente desti ci troviamo di fronte alla desolazione causata da una piaga che ha devastato Eden trasformandola in un inquietante museo degli orrori pieno di cadaveri, automi senza uno scopo, esseri trasformati in mostri e sentinelle da non allertare per non incorrere in una fine rapida e prematura. In tutto questo la nostra unica opzione è quella di addentrarci nell'enorme complesso liberamente esplorabile e carico d'atmosfera grazie anche all'ottimo sfruttamento degli effetti di Unity, all'immensità degli ambienti e ai particolari inquietanti che impreziosiscono un'ottimo lavoro di design. Edifici a più piani pieni di cadaveri, cliniche genetiche all'avanguardia senza pazienti e giardini futuristici popolati da zombi sono quanto resta di quella che avrebbe dovuto essere l'utopia perfetta, una sorta di Rapture spaziale finita ancora peggio della città sottomarina di Bioshock.
Ed è emozionante attraversarli anche se si sente la mancanza di una struttura narrativa, ma in quanto a gameplay P.A.M.E.L.A. è completo di tutti gli elementi necessari per un titolo del genere tra rifugi da costruire, cibo, ciclo giorno/notte, protezioni, potenziamenti, crafting, riciclaggio oggetti, abilità e combattimento che purtroppo, complice un'intelligenza artificiale a dir poco carente, rappresenta il punto debole della produzione. Una volta padroneggiato il sistema di schivata, gli scontri corpo a corpo si fanno estremamente facili e ripetitivi per diventare addirittura superflui una volta recuperate le armi a lungo raggio. Ben più curata l'interfaccia che scaturisce da un proiettore ed è pensata per fare in modo che la transizione tra gameplay e menù ci lasci l'illusione di restare sempre all'interno del mondo di gioco. Ed è efficace anche se macchinosa, così come la necessità di cambiare la modalità dello scanner per accedere alle diverse funzioni, cosa che stona con un titolo che per garantire la massima immersività ci lascia senza un HUD. In ogni caso l'assenza di quest'ultimo, sostituito da un datapad olografico installato sul braccio, ci aiuta effettivamente a scivolare con i sensi nell'efficace atmosfera a metà tra horror e fantascienza che al momento rappresenta il vero punto di forza del titolo.
Prospettive future: nuove aree, nuovi nemici e nuove prospettive
Confidiamo molto nelle due patch previste per l'estate che dovrebbero portare P.A.M.E.L.A. fino alla versione 0.8 modificandone alcuni aspetti salienti. Uno di questi riguarda la possibilità di spendere punti nelle abilità senza la necessità di morire, compensata dalla concessione di sbloccare nuovi waypoint, che limita notevolmente l'evoluzione del personaggio durante un playthrough. Questa è comunque garantita dall'equipaggiamento, ma una scelta simile appartiene più al genere roguelike e si sposa decisamente male con la possibilità di attivare la morte permanente, uno dei parametri delle impostazioni di difficoltà che ci consentono di alterare anche l'importanza del cibo o la forza dei nemici. La novità che aspettiamo con più interesse, comunque, riguarda l'intelligenza artificiale che come abbiamo anticipato è davvero pessima. Può infatti capitare che gli automi della sicurezza non intervengano mentre una sentinella viene malmenata dalle creature che infestano Eden e questo compromette la credibilità dell'esperienza, senza contare il comportamento dei nemici che si limitano ad attaccare in linea retta, svilendo il già non esaltante sistema di combattimento. Per questo ci aspettiamo un'evoluzione importante, anche in vista antagonisti capaci di attaccare a lungo raggio che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi, assieme a svariati fix che confidiamo miglioreranno un'ottimizzazione che pur migliorata è ancora carente. A seguire, a fine estate, arriverà l'aggiornamento Geist, corrispondente alla versione 0.9, che espanderà ulteriormente il gioco alle aree infestate dai naniti, introducendo nuove meccaniche e nemici. Infine verrà il momento dell'update 1.0, quello che dovrebbe portarci una dimensione narrativa completa di tutto. Il nostro ruolo al fianco dell'intelligenza artificiale P.A.M.E.L.A. sarà finalmente ufficiale, come aiutanti sul campo impegnati a ripulire e ricostruire Eden, ma sospettiamo che dietro a questa richiesta di collaborazione si possa celare qualcos'altro. In attesa di scoprirlo ci prepariamo ad accogliere una lunga lista di cambiamenti che promettono di rendere più godibile la dimensione sandbox, già pienamente fruibile a prescindere dagli aspetti meno riusciti e dall'assenza della trama, di questo interessante ma ancora acerbo surival horror.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Ryzen 7 2700X
- Memoria 16 GB di RAM
- Scheda Grafica Nvidia GTX 1080
- Sistema operativo Windows 10 64-bit
Requisiti minimi
- Processore Intel Core i5-2300 2.8 GHz o equivalente AMD
- Memoria 8 GB di RAM
- Scheda video Nvidia GeForce 550 Ti o equivalente AMD
- Sistema operativo Windows 7 64-bit
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i5-4670K 3.40GHz o equivalente AMD
- Memoria 8 GB di RAM
- Scheda video: Nvidia GeForce 970 o equivalente AMD
- Sistema operativo Windows 10 64-bit
P.A.M.E.L.A. è un survival suggestivo e accattivante, almeno sulle prime, che perde il suo appeal a causa della pessima intelligenza artificiale e del goffo sistema di combattimento. Ma potrebbe risultare un valido investimento, considerando che il prezzo è attualmente più basso grazie agli sconti di Steam e salirà con il lancio, scommettendo sulle corpose patch in arrivo che promettono, oltre all'adattamento in diverse lingue che speriamo includano la nostra, contenuti in abbondanza e rifiniture in quantità.
CERTEZZE
- Atmosfera inquietante e coinvolgente
- Tecnologicamente valido
- Gli update in arrivo promettono molto
DUBBI
- Intelligenza artificiale quasi inesistente
- Ottimizzazione carente
- Sistema di combattimento superficiale