Gli sparatutto in soggettiva con armi altamente distruttive piacciono un sacco e anche i dinosauri sono sempre sulla cresta dell'onda: seguendo il più elementare principio di addizione, qualcuno deve aver pensato che mettere semplicemente insieme le due cose potesse funzionare alla grande e così eccoci a parlare di Second Extinction. A dire il vero non è la prima volta che vediamo una cosa del genere, che anzi ormai è diventa a quasi un filone: un bel po' di anni fa fu Turok su Nintendo 64 a mettere in scena l'inedito connubio di fps con armi fantascientifiche e dinosauri, poi più avanti abbiamo assistito all'incredibile successo di ARK: Survival Evolved, un progetto che pareva raffazzonato e decisamente bizzarro nelle premesse ma che si è rivelato un successo planetario, dunque è evidente che, per quanto ci si possa scherzare sopra, la formula "dinosauri + fucili" funziona dannatamente bene. Arriviamo dunque a Second Extinction, ovvero la nuova interpretazione dello sparatutto paleontologico, per così dire, presentato a sorpresa nel corso dell'evento Inside Xbox come uno dei primi titoli per Xbox Series X.
Il gioco è sviluppato da Systemic Reaction, cosa che lo rende già piuttosto interessante in quanto si tratta di un team interno ad Avalanche Studios, compagnia responsabile di Just Cause, tra gli altri titoli. Più precisamente, sono gli stessi autori di Generation Zero, sparatutto partito da un'ottima idea ma arrivato in forma non del tutto convincente in versione definitiva. Anche in questo caso, il team ha portato avanti un'idea particolare, una produzione minore portata avanti da un gruppetto di sviluppatori in mezzo agli impegni più pressanti di Avalanche, ma proprio per questo molto interessante perché slegata dalle normali dinamiche dei titoli tripla A. In questo caso anche l'idea di base sembra decisamente più terra-terra rispetto all'ambizioso mondo costruito per Generation Zero, ma questo potrebbe rappresentare un elemento di vantaggio, potendo concentrarsi soprattutto sul gameplay all'interno di una struttura e un'ambientazione meno impegnative da costruire. Quello che sarà cruciale per Second Extinction è probabilmente il supporto a medio-lungo termine da parte di sviluppatori e giocatori: sebbene sia presto per dirlo, l'idea è che possa trattarsi di una sorta di gioco come servizio (gaas), per cui gli aggiornamenti e le aggiunte contenutistiche dovranno essere continue e sostanziose per garantirne una certa longevità e spessore.
Intanto, è già possibile registrarsi sul sito ufficiale per poter partecipare in seguito alla beta, dunque la questione sta per entrare nel vivo.
Dinosauri mutanti guerrieri
L'incipit dà già l'idea del trash totale su cui è incentrato Second Extinction: "dinosauri mutanti malvagi hanno conquistato la Terra", a quanto pare, ed è nostro compito suonare la carica per la rivolta dell'umanità contro i giganteschi e feroci rettili. Non si è capito esattamente come sia successo, ma evidentemente i dinosauri sono riusciti a tornare a dominare la Terra, grazie anche alle evoluzioni ottenute con alcune modifiche genetiche, costringendo gli ultimi umani a fuggire su una stazione orbitale controllata da un gruppo chiamato ERA. A partire da questo covo spaziale, l'umanità ha iniziato a pianificare la rivolta per riconquistare il proprio posto nel mondo, ma questo può avvenire solo attraverso uno scontro diretto sul campo di battaglia ed è qui che entriamo in gioco noi. Second Extinction è uno sparatutto in soggettiva caratterizzato da un ritmo molto intenso e dall'uso di armi particolarmente distruttive contro le orde di dinosauri, da affrontare in singolo ma soprattutto in squadra con altri giocatori attraverso il multiplayer cooperativo.
Il trailer è talmente ricco d'azione che rende piuttosto difficile capire precisamente la struttura del gameplay, ma in base anche a quanto riferito dagli sviluppatori sembra trattarsi di uno sparatutto cooperativo che richiama un po' la meccanica di Left 4 Dead, dunque incentrato particolarmente sul gioco di squadra. In questo caso si tratta di formare squadre di tre giocatori, selezionando personaggi da un roster composto da quattro tipologie di combattenti - destinate poi ad aumentare col tempo grazie all'aggiunta di ulteriori contenuti - e lanciarsi in battaglia contro i dinosauri. Il combattimento si svolge seguendo vari obiettivi, dunque verosimilmente attraverso diverse modalità di gioco che probabilmente si adegueranno agli standard classici degli scooter, anche se in questo caso si tratta soprattutto di un multiplayer cooperativo PvE; la particolarità, come in Left 4 Dead, è il fatto di dover poi eseguire una "estrazione" dei personaggi come ultimo passo per poter raggiungere la vittoria.
Distruzione variopinta
Come più o meno tutti i giochi mostrati nel corso dell'Inside Xbox dedicato a Xbox Series X, anche Second Extinction è una produzione di dimensioni modeste, che tuttavia mostra già qualcosa di next gen nell'impianto grafico, in base a quanto si può vedere nel trailer, in un gioco che è comunque previsto come cross-gen. Con una scelta che ha fatto discutere molti, quasi tutti i tredici giochi mostrati nel corso dell'evento Microsoft, a parte Assassin's Creed Valhalla, sono praticamente a dimensione di indie, cosa che ha sacrificato un po' lo showcase grafico di alto profilo ma ha consentito di mettere in scena una notevole varietà di generi e tipologie di gioco differenti. Tra i vari giochi, il titolo di Systemic Reaction non è tra quelli che hanno stupito di più dal punto di vista stilistico, ma ha comunque dimostrato almeno alcune caratteristiche propriamente next gen nella breve dimostrazione visibile anche in questa pagina, specialmente per quanto riguarda l'effettistica applicata tra illuminazione e particellari.
D'altra parte, Second Extinction è sviluppato sul motore grafico Apex Engine di Avalanche, che rappresenta già un'ottima base tecnologica da cui partire, particolarmente portata alla costruzione di un mondo aperto. Gli scontri avvengono infatti in varie zone di un'unica mappa ampia e aperta, caratterizzata da scenari con diverse caratteristiche morfologiche e naturali, che a dire il vero non sembra brillare per complessità in base a quanto visto finora. Scarsa anche la varietà di nemici, visto che non si sono viste molte specie differenti di dinosauri, decisamente vistosi ma su cui i grafici potrebbero sbizzarrirsi molto di più con la scusa delle mutazioni genetiche, dunque ci auguriamo di vedere maggiore diversità di creature e situazioni nella versione definitiva. Piuttosto sospetto anche il frame-rate, almeno allo stato attuale della build, dunque di lavoro da fare sul fronte tecnico ce n'è ancora parecchio, sembrerebbe.
Second Extinction dovrà chiarirsi meglio nei prossimi mesi perché ha molto da dimostrare sotto diversi aspetti. Come sparatutto cooperativo deve cercare di distinguersi da una notevole massa di concorrenti e su questo aspetto l'ambientazione scelta, con i dinosauri mutanti, può decisamente aiutare a costruirsi un'identità molto specifica. Anche il modello di gameplay che sembra puntare a Left 4 Dead è promettente, ma si spera che emerga una buona varietà di nemici e situazioni per poter essere pienamente convincente, magari attraverso un supporto sostenuto e continuativo da parte degli sviluppatori anche dopo il lancio.
CERTEZZE
- Il connunbio sparatutto e dinosauri ha sempre il suo fascino
- Alcune idee da shooter cooperativo sembrano ricordare Left 4 Dead, il che è positivo
- Qualche spiraglio next gen in alcuni elementi della grafica
DUBBI
- È un gaas? Nel caso, come e quanto verrà supportato?
- Si spera in una buona varietà di situazioni e nemici
- Tecnicamente sembra ancora acerbo sotto diversi aspetti (come il frame-rate)