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Speciale RPG - Terza Parte

Terza tappa del nostro viaggio fra i giochi di ruolo più attesi della stagione. In questo numero Star Wars: Knigts of the Old Republic, Ryzom e Spellforce

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   23/07/2003
Speciale RPG - Terza Parte
Speciale RPG - Terza Parte

Star Wars: Knights of the Old Republic

La storia principale si svolgerà 4000 anni prima di quanto raccontato nel film Episode I, in piena età Repubblicana e in pieno scontro fra quest’ultima ed i Sith (fedeli servitori del lato oscuro della forza). Quindi non aspettatevi personaggi come Darth Vader o Luke Skywalker, perché le loro vicende si dovranno ancora svolgere mentre giocheremo a KotOR.
Il gioco ci vedrà protagonisti nel ruolo di un cavaliere jedi, il personaggio senza dubbio più affascinante di Star Wars, e nel corso della storia potremo esplorare molti pianeti, si parla di una decina! Potremo farci aiutare da degli npc che ci seguiranno durante l’avventura, oppure decidere di giocare il gioco da soli con le nostre forze. I combattimenti si preannunciano quanto mai coinvolgenti, questo anche grazie alla spettacolare grafica che farà girare il gioco. Il motore grafico si chiama Odissey e promette scintille. Fin da quando è stato annunciato kotor, le immagini che sono state pubblicate mostrano una grafica decisamente accattivante. Dubbi e perplessità rimangono sul tipo di Pc che sarà necessario per far girare il titolo. I duelli si svolgeranno in tempo reale con la possibilità di mettere in pausa ed anche di impersonare un membro del nostro party. Le missioni ovviamente non si limiteranno al solo combattimento, un ruolo importante lo avranno senza dubbio i dialoghi. Inoltre la Bioware ha più volte detto che durante il gioco avremo anche delle sottomissioni che renderanno ancora più vario il gameplay. Se tutto questo non bastasse potremo anche in alcuni frangenti cimentarci in combattimenti spaziali durante i nostri viaggi interstellari. Oltre alla spettacolarità dei combattimenti, una componente molto importante la rivestiranno le armi presenti nel gioco. Ne avremo a disposizione una vasta gamma, che utilizzeremo durante il gioco: dalla classica pistola laser, alla ormai leggendaria spada laser, fino ad arrivare all’affascinante doppia spada laser (per capirci quella che utilizza Darth Maul in Episode I) ecc, ecc.
Un cavalieri jedi che si rispetti segue il lato buono della forza, che decisamente è il lato più difficile ed impegnativo; ben più semplice ed accattivante è il lato oscuro della forza e noi ovviamente potremo seguirlo. Durante il gioco le nostre azioni influenzeranno il nostro ‘rapporto’ con la forza. Se ad esempio decideremo di uccidere una guardia o di ricorrere alla forza per estorcerle delle informazioni, faremo un passo verso il lato oscuro, al contrario se useremo mezzi più pacifici e diplomatici ci avvicineremo al lato chiaro. Come è lecito immaginare, gran parte della storia sarà incentrata nel dualismo fra lato chiaro e lato oscuro e soprattutto nella possibilità di seguire entrambi i percorsi.
Kotor è previsto sia per x-box che per Pc e dovrebbe uscire con qualche mese di anticipo per la console di casa Microsoft. Allo stato attuale il gioco promette molto ma ancora non ha svelato niente. In genere la Bioware ci ha abituati decisamente bene in ambito rpg, il dubbio semmai risiede nel fatto che Kotor sia un rpg molto ‘consolaro’ e poco per Pc (in genere i primi sono decisamente molto più lineari ed action rispetto ai secondi). Ci aspettiamo tutti molto da questo titolo e speriamo vivamente che la Bioware abbia trovato un punto di equilibrio che possa accontentare tutti, sia utenti x-box che utenti Pc.

Speciale RPG - Terza Parte
Speciale RPG - Terza Parte

Ryzom

Gli appassionati di mmorpg hanno visto il loro genere preferito raggiungere un successo senza limiti in questi ultimi anni. Nati grazie al pioniere Ultima Online i mmorpg sono oggi una delle realtà più prolifiche in ambito videoulico. Le ragioni sono molteplici e fra queste va inserito anche il fatto che questo nuovo genere porta in sé dei vantaggi contro la pirateria. Allo stato attuale è praticamente impossibile giocare un mmorpg senza avere la propria copia originale e pagare, giustamente direi visto i costi di manutenzione, mensilmente la connessione al server.
Il trend espansionistico dei mmorpg ha raggiunto il suo apice in questo anno, dove veramente è quasi impossibile sapere il numero dei titoli in sviluppo. Molti progetti purtroppo non vedranno la luce, altri la vedranno ma verranno stritolati dalla concorrenza che forse, mai come in questo periodo, è così agguerrita. Sono in dirittura d’arrivo colossi come Star Wars Galaxies, World of Warcraf, Everquest 2, Middle Earth online, Horizons. E’ veramente arduo per gli sviluppatori “minori” riuscire quindi a ritagliarsi un po’ di spazio quando ci sono titoli così altisonanti e catalizzatori.
Nonostante le difficoltà un progetto europeo ha fatto parlare di sé. Stiamo parlando di Ryzom, nuovo mmorpg in sviluppo dalla francese Nevrax e già in beta testing. Ryzom è un titolo che è riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio ed allo stato attuale l’interesse verso questo, ai più sconosciuto, mmorpg è in continua crescita.
L’ambientazione di Ryzom è decisamente originale e questo è un fatto molto positivo. Il mondo in cui prende vita il gioco si chiama Atys ed è particolare per la sua mancanza di materie prime che ha costretto i suoi abitanti ad adattarsi e specializzarsi nella costruzioni di oggetti. Atys era un tempo governato dagli umani. Dopo il “cataclisma verde”, gli umani sono scomparsi ed al loro posto vivono quattro differenti razze: gli Zorai, i Matis, i Tryker e i Fyros. Ogni razza ha dovuto sfruttare le proprie caratteristiche principali per costruire oggetti senza fare ricorso a materie prime fondamentali. Ad esempio i Fyros sono in grado costruire oggetti grazie alla loro abilità nell’usare il fuoco. I Matis sono riusciti a costruire oggetti attraverso lo sfruttamento delle piante e altri organismi vegetali, e così via. Oltre alle quattro razze giocanti una quinta razza sarà presente in game. Questa razza, i Karavan, pare sia l’unica misteriosamente in grado di utilizzare materie prime come il metallo, negate alle altre 4.

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Ryzom

Un buona parte del gioco si sviluppa quindi in questo rapporto decisamente diverso dal solito fra le razze che abitano il mondo di Ryzom. Gli sviluppatori hanno deciso di caratterizzare in maniera molto precisa l’aspetto delle razze, diversificandole moltissimo tra di loro. Ogni singolo character potrà intraprendere una propria carriera, e ogni razza avrà dei vantaggi per determinate carriere, come il ranger o il commerciante; l’aspetto combattivo sarà importante ma non predominante, specialmente in alcuni casi. Ryzom allo stato attuale si propone come il primo mmorpg con una propria storia che avrà un inizio ed una fine. Non mi riferisco solo al backround, ma ad una vera e propria trama, che si svilupperà man mano col passare del tempo. Giocando nello stesso momento migliaia di players, magari organizzati in gilde, a volte rivali tra di loro, solitamente si è portati a seguire soltanto il proprio personaggio o la propria gilda, senza approfondire la storia e gli avvenimenti generali che si svolgono nel mondo. Ryzom si promette di capovolgere questo concetto, ed il titolo del gioco “The Saga of Ryzom” ne è un segnale evidente. Nel mmorpg sviluppato dai francesi Nevrax, non mancherà la possibilità di costruire abitazioni, avamposti e perfino intere città! Anche questa opzione di gioco è piuttosto recente e mira al coinvolgimento dei giocatori, che diventano protagonisti nella costruzione del mondo. Ryzom quindi si propone come un mmorpg leggermente diverso dagli altri, con una grafica a dir poco stupefacente, un mondo incredibilmente complesso anche dal punto di vista degli equilibri dell’ecosistema, della razze ottimamente caratterizzate e tanta originalità che non gusta mai. RPGplayer seguirà da vicino questo gioco nella speranza che riesca ad emergere in un panorama mmorpg clamorosamente affollato.

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Spellforce

Dei giochi che seguiamo con maggiore interesse, tra quelli in uscita per la prossima stagione videoludica, Goldenland e Spellforce a nostro parere saranno sicuramente tra le sorprese. Titoli che non hanno una pubblicità enorme e strategie di marketing penetranti, non sono sviluppati da software house famose e da publisher organizzati, titoli che sono meno conosciuti ma che, ne siamo convinti, faranno a lungo parlare di sé. Un po’ come avvenne nella scorsa stagione con Divine Divinity e Arx Fatalis, giochi sui quali avevamo puntato molto. Rpgplayer in questo anno e mezzo di vita ha deciso di avvicinarsi sempre di più al mondo degli strategici in tempo reale o a turni, che avessero forti elementi rpg. Non vogliamo, sia ben chiaro, giudicare uno strategico in quanto tale, ci sono persone più competenti di noi per questo, ma gli elementi rpg che alcuni titoli riportano tra le loro caratteristiche. Soffermiamoci quindi su Spellforce, che è uno strategico con elementi rpg e, a nostro avviso, porta dentro di se non pochi aspetti positivi.
Sviluppato dalla Phenomic e prodotto dalla Jowood, Spellforce unisce un ottimo e vario gameplay con una grafica decisamente accattivante. Il gameplay è innanzitutto influenzato dalla razze, ben sei, che si potranno utilizzare simultaneamente: gli uomini, gli elfi, gli elfi oscuri, i nani, i trolls e gli orchi. Ognuna di queste razze avrà capacità offensive diverse e opzioni di costruzione anch’esse diverse. I nemici si divideranno in ben 30 razze, portandoci ad affrontare i codardi goblin oppure imponenti draghi e demoni.
Tutta questa varietà, unita ad una storia interessante e molte sottoquest, dovrebbe garantire molte ore di divertimento. Il motore grafico che farà girare il gioco è lo stesso di Aquanox, ed anche se esteriormente gli elementi sono diversi, nel complesso si notano somiglianze ben delineate, specie per il numero di dettagli presenti e gli effetti luce decisamente accattivanti degli incantesimi. Il mondo sarà interamente in tre dimensioni con grafica isometrica. Al giocatore verrà data la possibilità di saltare da una prospettiva in terza persona ad una in prima persona, per poter vivere con più coinvolgimento i combattimenti. In sostanza, durante i duelli, potremo optare per una impostazione più strategica manovrando tutto “dall’alto”, oppure vivere tutto in prima persona, come uno sparatutto in soggettiva.

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Spellforce

Spellforce, come dicevamo precedentemente, è un mix fra due generi; sul sito ufficiale si parla di elementi strategici per un buon 70% ed elementi rpg per un 30%. Cosa prevede questo 30%? Prima di tutto il nostro personaggio e la sua crescita. I giocatori potranno creare un proprio avatar che crescerà accumulando esperienza, le sue abilità e la sua forza quindi aumenteranno con l’avanzamento della storia. Il nostro alter ego sarà capace di creare altre unità divise fra unità semplici ed eroi. I primi si dedicheranno alla raccolta delle risorse in combattimento e saranno semplici soldati; i secondi avranno funzioni più avanzate, capacità di comando ecc, ecc. L’interfaccia del gioco si promette rivoluzionaria per quanto riguarda uno strategico. Questa infatti sarà costruita seguendo un nuovo sistema di controllo definito “Click’n’Fight”. In genere infatti negli strategici in tempo reale si deve prima selezionare una nostra unità, in secondo luogo assegnargli una funzione ed in seguito cliccare sul nemico per fare in modo che la nostra unità esegua l’operazione. Tutto piuttosto semplice, ma giocando in tempo reale a volte si incontrano difficoltà ad eseguire questi comandi in modo veloce e preciso, specie nelle fasi concitate di gioco. In Spellforce le cose saranno in parte ribaltate. Infatti potremo selezionare un nemico, da qui si aprirà un piccolo menù con tutte le opzioni di gioco da cui potremo scegliere quella giusta. Questo piccolo "stratagemma” dovrebbe garantirci una maggiore velocità e precisione.
In conclusione, un gameplay vario, elementi strategici uniti a elementi rpg, la possibilità di giocare con visuale in prima o in terza persona, un mondo dettagliato e una grafica davvero buona (le immagini a corredo parlano da sole) dovrebbero rendere Spellforce decisamente un buon titolo, una sorpresa del 2003. RPGplayer ovviamente seguirà da vicino lo sviluppo del gioco come abbiamo sempre fatto fino ad adesso con news, anteprima, firstlook e recensione.

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Star Wars: Knights of the Old Republic

Il 2003 può essere un anno decisivo per quanto riguarda i giochi che sfruttano la licenza di Star Wars. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo decadimento della qualità dei prodotti Lucas Arts in ambito ludico, trend decisamente in controtendenza con i primi anni di attività. Per tutta la prima metà degli anni 90, infatti, il nome Luacs Arts era sinonimo di qualità anche in ambito di videogiochi, con cadenza quasi annuale vedevano la luce capolavori su capolavori (come dimenticare la serie di simulazione spaziale x-wing che annovera ben 4 titoli e relative espansioni?). A partire dalla seconda metà degli anni 90, invece la Lucas Arts ha decisamente abbassato lo standard qualitativo, non riuscendo più a proporre veri e proprio capolavori ed in alcuni casi arenandosi in clamorosi flop (Force Commander su tutti). Il 2003 potrebbe essere l’anno della svolta, potrebbe fare da crocevia ad un ritorno in grande stile della Lucas Arts, perché sono in lavorazione, ed in imminente uscita, ben due giochi che almeno all’apparenza sembrano davvero due capolavori: Star Wars Galaxies e Star Wars: Knight of the Old Republic (per semplicità lo chiameremo KotOR). Se col primo titolo, Star Wars cerca di diventare un punto di riferimento per quanto riguarda i giochi di ruolo online, KotOR vuole essere semplicemente il miglior rpg in single player del 2003. Sviluppato dalla famosissima Bioware, protagonista negli scorsi anni dei pluriacclamati Baldur’s Gate 1 e 2 e del recente e rivoluzionario Nevewinter Nights, Kotor è il primo vero gioco di ruolo in single player ambientato nell’universo Star Wars.