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Star Wars: i 5 migliori droidi nei videogiochi dedicati alla galassia lontana lontana

Oggi, 4 marzo 2022 celebriamo lo Star Wars Day (May the 4th Be With You) con una rassegna dei 5 migliori droidi apparsi nei videogiochi su licenza.

SPECIALE di Christian Colli   —   04/05/2022

Impegnati come siamo a riflettere sulla dicotomia tra Jedi e Sith, ad ascoltare le sontuose musiche di John Williams e a lamentarci di come avremmo concluso la Saga degli Skywalker se avessero dato la regia a noi invece che a J.J. Abrams, finiamo sempre per dimenticarci dei veri eroi nell'universo di George Lucas: i droidi. Un'affermazione sfrontata? Forse, però... rifletteteci: che cosa sarebbe successo se R2-D2 non avesse riparato l'astronave nubiana durante la fuga della regina Padmé in Episodio I, o se non fosse riuscito a spegnere il compattatore di rifiuti in Episodio IV? I droidi rivestono un'importanza fondamentale nell'immaginario di Star Wars, come dimostra la cura riposta nella loro progettazione: basti pensare a come li fanno parlare a cinguettii che, però, esprimo tantissime emozioni e sembrano dare a queste macchine una vera e propria anima.

In occasione di questo Star Wars Day vogliamo celebrare i droidi con una top 5 dei migliori robottini che abbiamo controllato o incontrato nei tanti videogiochi ambientati nella galassia lontana lontana più famosa dell'intrattenimento multimediale.

Dio

Star Wars: Battlefront II, Dio è persino giocabile in alcuni momenti
Star Wars: Battlefront II, Dio è persino giocabile in alcuni momenti

Soprannominato così, questo droide da ricognizione modello ID10 compare per la prima volta in Star Wars: Battlefront II ed è il primo "personaggio" che il giocatore controlla nella campagna single player. Capace di trasformarsi in una specie di zaino e aderire alla schiena della protagonista Iden Verso, Dio è a tutti gli effetti un membro della Squadra Inferno, che seguirà dall'Impero all'Alleanza Ribelle insieme ai suoi padroni Iden Verso e Del Meeko. Quest'ultimo modificherà Dio, cambiandone i colori e il carattere per meglio riflettere la transizione da una fazione all'altra.

Dio è un droide importantissimo per due ragioni. In primo luogo, è uno dei migliori droidi giocabili nella storia dei videogiochi di Star Wars: all'inizio di Battlefront II, bisogna liberare Iden Verso affrontando uno stage nei panni di Dio. Il giocatore può sfruttare le sue peculiari abilità e persino osservare il mondo coi suoi "occhi" in alcuni frangenti.

Ma Dio è un droide speciale anche perché è un po' il R2-D2 della situazione: è lui, infatti, a penetrare nei sistemi del Primo Ordine e a scoprire la verità sul Progetto Resurrezione, sulla flotta nascosta nelle Regioni Ignote e, soprattutto, a memorizzare i piani del dreadnought classe Mandator che avrebbe poi inseguito la Nuova Repubblica in Star Wars - Episodio VIII: Gli ultimi Jedi.

T7-O1

Star Wars: The Old Republic, T7-01 è il primo compagno che recluta il Cavaliere Jedi
Star Wars: The Old Republic, T7-01 è il primo compagno che recluta il Cavaliere Jedi

Star Wars: The Old Republic è un gioco che purtroppo non ha avuto il successo che avrebbe meritato e che forse è uscito anche nel momento sbagliato, ma un merito non gli si può proprio negare: le storie che BioWare scrisse per le campagne individuali delle diverse classi giocabili erano davvero straordinarie. Ogni compagno d'armi che il giocatore poteva reclutare aveva una storia tutta da scoprire attraverso numerose missioni secondarie che delineavano meglio personalità e caratteristiche. T7-01 non era l'unico droide che il giocatore poteva reclutare, ma è sicuramente quello che ci è rimasto più impresso, senza nulla togliere agli altri comprimari come SCORPIO o 2V-R8.

La particolarità di T7-01 sta proprio nel suo carattere che ricorda, in parte, quello del più famoso R2-D2. Il giocatore lo incontra su Tython, all'inizio della campagna da Cavaliere Jedi, e nel corso dell'avventura scopre che Teeseven, a differenza di tanti altri astromecca come lui, conserva i ricordi di tutti i suoi proprietari passati e delle missioni che ha affrontato insieme a loro. Avendo affiancato Jedi, senatori, spie e contrabbandieri, T7 si è fatto una idea tutta sua della galassia e della vita, maturando un caratterino sfrontato, ma anche un'incrollabile lealtà nei confronti del suo nuovo partner, il giocatore.

PROXY

Star Wars: Il potere della Forza, Proxy e Starkiller in una scena
Star Wars: Il potere della Forza, Proxy e Starkiller in una scena

Comparso per la prima volta in Star Wars: Il potere della Forza, PROXY era un prototipo di olodroide costruito nientepopodimeno che da Darth Vader in persona per addestrare il suo apprendista segreto Galen Marek, meglio conosciuto come Starkiller. Oltre a essere resistentissimo e facilissimo da riparare, PROXY era dotato di un processore mimetico da combattimento che gli conferiva la peculiarità, davvero unica, di analizzare e memorizzare qualunque stile di combattimento. Avendo accesso allo sconfinato database dell'Impero, PROXY poteva quindi replicare le movenze e le tecniche dei grandi Jedi e Sith del passato; non solo, i sofisticatissimi proiettori olografici permettevano a PROXY di assumere qualunque aspetto, cosa che a Starkiller sarebbe poi tornata utile in più di un'occasione.

I due, infatti, avevano un legame molto particolare. Darth Vader aveva programmato PROXY perché attentasse costantemente alla vita del suo apprendista, così da tenerlo costantemente sulle spine, pur considerandolo allo stesso tempo il suo unico amico. L'assurdità di questo rapporto e le sue capacità uniche rendono PROXY un droide veramente memorabile. Peccato solo che Il potere della Forza non faccia parte del nuovo canon ufficiale di Star Wars.

HK-47

Star Wars: Knights of the Old Republic, HK-47 è il nostro droide preferito della top5
Star Wars: Knights of the Old Republic, HK-47 è il nostro droide preferito della top5

HK-47 è a mani basse uno dei droidi più famosi nel fandom di Star Wars, se non altro perché la sua assurda caratterizzazione fece scalpore quando comparve per la prima volta nel leggendario Star Wars: Knights of the Old Republic di BioWare. Il giocatore si imbatteva in HK-47 ad Anchorhead, su Tatooine, e poteva acquistarlo dal venditore Ithoriano chiamato Yuka Laka, annettendolo così al gruppo. Il bizzarro comportamento di HK-47, che per la maggior parte del tempo nemmeno lui riesce a capire, è dovuto al fatto che non è solo un droide protocollare, ma anche un droide assassino costruito da un Signore dei Sith in persona, Darth Revan, per eliminare i suoi principali avversari, amabilmente definiti "sacchi di carne".

La storia di HK-47 si intreccia a doppio filo con quella di Revan, ma se non avete ancora giocato Knights of the Old Republic e Knights of the Old Republic II vi lasciamo il piacere di scoprire da soli in che modo droide e costruttore tornano a incontrarsi. Sappiate solo che le irriverenti battute di HK-47 sono a dir poco memorabili, specialmente se vi allineate col Lato Oscuro. Nota di colore: HK-47 sarebbe dovuto entrare nel canon coi romanzi nella trilogia Aftermath di Chuck Wendig, ma all'ultimo momento il Lucasfilm Story Group decise di rimandare a tempi più maturi. Nonostante ciò, lo scrittore ha infilato alcune battute di HK-47 nelle esternazioni dell'altrettanto strampalato Signor Ossa, un droide ricostruito da Temmin "Snap" Wexley che potrebbe essere il suo nuovo aspetto.

BD-1

Star Wars Jedi: Fallen Order, BD-1 è l'irresistibile compagno di Cal Kestis
Star Wars Jedi: Fallen Order, BD-1 è l'irresistibile compagno di Cal Kestis

La categoria BD - che sta per Buddy Droid - è stata concepita dagli artisti di Respawn Entertainment per Star Wars Jedi: Fallen Order, ma il successo che ha riscosso il design di BD-1 ha portato questi droidi anche nei fumetti e in TV. Abbiamo visto un BD nell'hangar di Peli Motto in The Book of Boba Fett, per esempio, ma il più caratterizzato resta sicuramente BD-1. Per disegnare l'inseparabile compagno di Cal Kestis, i ragazzi di Respawn si sono ispirati allo Snoopy di Charles Schulz, e in un certo senso BD-1 si comporta come un fedele cagnolino: originariamente appartenuto al Maestro Eno Cordova, dopo l'Ordine 66 il piccolo droide è rimasto senza padrone finché non si è imbattuto in Cal, un Padawan superstite.

Nel gioco, BD-1 non è solo un comprimario che accompagna il protagonista, offrendo spunti d'interazione che ravvivano le esplorazioni in solitaria, ma è anche una vera e propria funzionalità, perché il droide fa da database, oloproiettore, distributore di stim curativi, comunicatore e altro ancora: ciò lo rende una parte integrante del gameplay, sotto forma di droide pucciosissimo. Inutile dire che speriamo di rivederlo nel sequel in arrivo, magari con nuove funzioni tutte da scoprire.