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Stray Blade, l'anteprima del gioco più interessante di 505 Games

Durante la presentazione della lineup di 505 Games, il gioco che ci ha colpito maggiormente è stato Stray Blade, un action GDR ricco di potenziale.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   17/05/2022

Molti publisher al giorno d'oggi puntano più al mercato di nicchia che alla sfida diretta con i blockbuster. Si tratta di una strategia furba: è difficile dopotutto competere con certi colossi in termini di risorse ed è spesso più naturale avere un ritorno investendo risorse non eccessive su team minori pieni di talento e belle speranze. Quando, dunque, vi sono eventi di presentazione di una nuova lineup, si assiste di norma a un susseguirsi di giochi appartenenti a generi consolidati con un paio di caratteristiche di spicco e poco più, pensati per esser prodotti solidi apprezzabili prevalentemente da una fanbase consolidata; molto di rado si osservano trailer di videogiochi incredibilmente ambiziosi, con piani capaci di far impallidire anche il più grosso open world moderno.

Questo è stato il caso della presentazione 505 fino a quando non è arrivto Stray Blade, un action GDR open world sviluppato dai berlinesi Point Blank Games che, oltre a ricordare da vicino Kingdoms of Amalur dal punto di vista stilistico, pare volerne riproporre alcuni elementi con molta più complessità di contorno, un sistema di combattimento e sviluppo marcatamente più avanzati, e persino fazioni a là Gothic a chiudere il cerchio. Sarà fattibile?

Cerchiamo di capirlo insieme durante quest'anteprima di Stray Blade.

La maledizione dell'immortale

Stray Blade: si parte all'avventura, ma cosa ci aspetta?
Stray Blade: si parte all'avventura, ma cosa ci aspetta?

La narrativa è forse l'unico elemento di Stray Blade a non essere particolarmente ricco e si attesta più sul "funzionale", utilizzando la curiosa trovata della morte del protagonista a inizio avventura. Nei panni di un ignoto avventuriero, infatti, tirerete le cuoia subito dopo aver aperto un portale per la leggendaria terra di Acrea, solo per venir poi riportati in vita da una creatura pelosa di nome Boji e scoprire di esser divenuti un tutt'uno con questo nuovo continente ricco di magia e ricchezze.

Il legame con le lande inesplorate di Acrea significa però anche essere eternamente intrappolati dai loro confini, salvo non veniate a capo della vostra curiosa immortalità svelandone le origini. Fortunatamente, il buon Boji sembra molto interessato a svelare i misteri di tali territori in vostra compagnia, a patto che lo aiutiate a eliminare qualunque ostacolo si ponga sul vostro cammino.

Fin qui tutto nella norma, eppure c'è un elemento a dir poco centrale che si sviluppa nelle fasi iniziali della storia: Acrea non è un luogo agognato solo dagli esploratori e, aprendo il portale, il protagonista ha dato libero accesso a tutte le più potenti fazioni del mondo ai suoi territori. Questo significa che, durante l'inevitabile quest per liberarvi dalla maledizione che vi ha imprigionato lì, avrete a che fare con armate di vario tipo, ognuna con desideri e motivazioni unici.

Non si tratta certo di una cosa da poco e, seppur nel gameplay mostrato tale elemento non sia stato esplorato a fondo, pare che le azioni del giocatore influenzeranno notevolmente il potere di questi gruppi durante la campagna, arrivando a modificare in modo sensibile il mondo di gioco. Un aspetto non semplice da regolare, da cui molti sviluppatori spesso si allontanano senza guardarsi indietro per evitare complicazioni.

Persino la progressione della campagna non è di quelle classiche peraltro: la volontà sembra quella di offrire una mappa quasi liberamente esplorabile, senza chiari indizi per l'avanzamento al di fuori di qualche consiglio del vostro peloso compagno. Ci sono delle limitazioni legate all'ottenimento di specifici poteri magici, senza i quali certe zone non risultano inizialmente raggiungibili, ma è chiaro come gli sviluppatori vogliano amplificare al massimo il senso di scoperta del giocatore e lasciargli quasi carta bianca.

L'ambizione nella lama

Stray Blade: la magia non vi aiuterà solo in battaglia, ma sbloccherà anche zone della mappa
Stray Blade: la magia non vi aiuterà solo in battaglia, ma sbloccherà anche zone della mappa

Si parla ovviamente di premesse che ci esaltano, ma al contempo danno vita a molteplici dubbi. Un team consolidato farebbe già fatica a gestirle in un open world ben più limitato, e i Point Blank Games non sembrano certo avere le risorse di una software house abituata a creare tripla A. Il bello è che quando si va ad analizzare il gameplay le cose si complicano ulteriormente, perché Stray Blade sembra voler sposare un sistema action piuttosto tecnico.

Le basi ricordano da vicino una versione evoluta di quanto visto nel già citato Kingdoms of Amalur: armi con mosse e abilità specifiche, unite a magie dagli effetti molto diversificati, e manovre difensive abbastanza classiche con targeting e input direzionali per variare i colpi. Le capacità correlate alle armi sembrano tuttavia esser molto più elaborate qui, tanto che il sistema è stato disegnato per permettere ai giocatori di non fossilizzarsi su un singolo strumento di morte.

Lo sviluppo delle abilità dipende dopotutto solo dall'uso di ogni arma, ed è sempre possibile sfruttare le combinazioni preferite anche una volta massimizzate la capacità con questa o quella lama. L'intenzione è chiaramente offrire una miriade di skill senza "bloccare" la progressione in una singola classe selezionata a inizio gioco: un'idea che ci piace parecchio, ma è a sua volta di difficile applicazione se non si dispone di combat designer coi fiocchi.

Stray Blade: le terre di Acrea nascondono vari e imponenti misteri
Stray Blade: le terre di Acrea nascondono vari e imponenti misteri

Persino Boji ha dalla sua delle capacità offensive: attaccherà casualmente con magie certi avversari per creare finestre di vulnerabilità, e potrebbe supportarvi con poteri elementali di vario tipo. Curiosamente, il vostro partner sembra potervi riportare in vita istantaneamente a ogni morte, cosa che potrebbe facilitare eccessivamente l'esperienza nonostante la presenza di nemici molto aggressivi dai pattern variegati (e manovre avanzate che richiedono notevole tempismo nel movimento e nella parata). È stato però precisato che le morti comportano un avanzamento del tempo di gioco e che ciò potrebbe portare a grossi cambiamenti nella difficoltà degli scontri e nel potenziamento di certe fazioni, quindi crediamo vi sia ancora molto da analizzare in tal campo. Non è però il caso di aspettarsi un sistema comparabile al Nemesis: sarebbe un mix di tecnologie seriamente eccessivo e si inizierebbe ad arrivare alla fantascienza del game design.

La vicinanza ad Amalur traspare anche dal look generale di Stray Blade, per via di proporzioni dei personaggi portate un po' all'eccesso, e di una grafica abbastanza cartoonesca e stilizzata. Il colpo d'occhio non ci è parso malvagio, e il gioco sembra vantare anche molteplici opzioni di personalizzazione che potrebbero arricchire non poco il tutto. Insomma, di carne al fuoco ce n'è davvero molta, ma questo team tedesco sarà davvero in grado di cucinarla tutta a dovere?

Stray Blade è molto ambizioso, forse persino troppo se si considera il minuto team alle spalle del progetto. Eppure il gameplay mostrato durante la presentazione 505 ci è parso più solido di quanto prevedibile, e meglio congegnato di svariati altri progetti sfortunati che hanno puntato a cime meno ripide. Chissà che ai Point Blank non riesca effettivamente il colpaccio; anche se il gioco risultasse molto ridimensionato rispetto a quanto mostrato al momento del lancio (previsto per il 2023), le idee alla base potrebbero comunque offrire un'esperienza di tutto rispetto. Non resta che attendere e sperare nelle capacità di questa giovane software house.

CERTEZZE

  • Ambizioni enormi, che potrebbero dar forma a una vera sorpresa nel genere
  • Combat System elaborato e interessante
  • Le fazioni potrebbero dare al tutto una marcia in più

DUBBI

  • Ambizioni enormi, che potrebbero anche portare a un completo disastro