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SuperBikes: Riding Challenge

Milestone torna a viaggiare su due ruote!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   30/06/2006
SuperBikes: Riding Challenge
SuperBikes: Riding Challenge
SuperBikes: Riding Challenge

Milestone è la software house sicuramente più conosciuta d'italia, nata ormai dieci anni fa ha saputo dare alla luce una serie di giochi osannati da pubblico e critica di cui il precursore fu Screamer. Da qui, Milestone continuò la propria carriera nel mondo delle due e quattro ruote, sviluppando un titolo alla volta fino all'anno 2006, anno in cui gli italiani si sono buttati su due progetti contemporanei sviluppando Evolution GT uscito appena poche settimane fa, e Superbikes Riding Challenge che riapre un discorso iniziato sotto etichetta electronic arts nel lontano 2000. E' tempo quindi di vedere se Milestone avrà fatto l'ennnesima volta centro, battendo in volata temibili avversarsi come Tourist Trophy e MotoGP06.

SuperBikes: Riding Challenge
SuperBikes: Riding Challenge
SuperBikes: Riding Challenge

Gioco di ruote

Il gioco vero e proprio si divide in due particolari modalità: la prima è quella relativa al classico campionato dove si gareggerà contro altri 7 avversari (tutti con la stessa moto, il campionato è sempre monomarca per evitare particolari sgravi) su circuiti cittadini, country o piste (tutti selezionabili su asciutto e bagnato), senza avere la possibilità di mettere mano ai parte tecnica della moto. La seconda modalità, sicuramente la più innovativa ed interessante, è quella denominata RPG, in cui il gioco diventa un vero e proprio gioco di ruolo basato sul pilota. Questo sistema funziona in modo che per ogni gara vittoriosa si otterrano dei punti utili a "comprare" o meglio migliorare le skill del pilota: questo vuol dire che se il giocatore si accorgerà di avere problemi in fase di frenata, gli basterà acquistare dei punti abilità in maniera che la frenata sia più controllata e maneggevole. Nel corso del campionato rpg, per venire incontro ai miglioramenti del giocatore, l'intelligenza artificiale degli avversari sarà autoadattativa, nel senso che i piloti avversari cresceranno in bravura col crescere delle proprie abilità, in modo da non ritrovarsi alla fine del gioco a gareggiare unicamente contro se stesso. Le visuali utilizzabili nel corso della gara potranno essere tre, oltre alle classiche in prima persona e in terza poco sopra al pilota, ce ne sarà una terza direttamente puntata sul cupolino che al posto che essere fissa (e risultare così assolutamente artificiosa) seguirà i movimenti del pilota così come se la visuale venisse direttamente dai suoi occhi: se il pilota di tirerà indietro nella fase prima della curva, anche la telecamerà seguirà questo movimento, allo stesso modo se questo si metterà completamente giu nel cruscotto per migliorare la propria aerodinamicità, la telecamerà di abbasserà. Una delle cose che differenzia SuperBikes Riding challenge dagli altri prodotti del genere, è la realizzazione del cruscotto 3d, modellato per ognuna delle moto presenti nel gioco e realmente funzionante in base ai paramentri della moto: il contagiri è reale e allo stesso modo il contachilometri, e se proverete a mettere di fianco il cruscotto della moto vera e quello della sua versione virtuale sarà davvero arduo trovare differenze.

SuperBikes: Riding Challenge
SuperBikes: Riding Challenge
SuperBikes: Riding Challenge

Gioco di ruote

Da quello che si è potuto vedere e provare, Milestone sembra poter tenere fede al suo obiettivo primario, ovvero dare al giocatore il totale controllo del mezzo che sta guidando, e aggiudicarsi così la palma di miglior gioco sul mondo delle due ruote. Per confermare però questa tesi servirà aspettare il 15 settembre, data di uscita ufficiale del gioco in versione europea.

Evoluzioni tecniche

Nel corso della presentazione meneghina, la prima cosa che i responsabili di Milestone ci tengono a sottolineare, è che il controllo sulla moto sarà a 360°: totale responsabilità del pilota-videogiocatore per quanto riguarda il comportamento del proprio mezzo, totale corrispondenza tra quello che il feeling alla guida di una vera moto e della sua versione virtuale. Per raggiungere questo risultato, la softco milanese ha messo nello sviluppo del gioco la stessa cura e amore per il mondo dei motori, che da sempre li contraddistingue; grazie all'aiuto di ingegneri della MV-Agusta e di alcuni tecnici di pista, il primo passo è stato la creazione della gestione della fisica delle moto in rapporto alle varie superfici che percorre e in relazione alla guida del pilota. Le moto inserite nel gioco sono più di 40 con licenze ufficiali tra le case più famose al mondo come Yamaha, Honda, Suzuki, Ducati, Kawasaki, Mv-Agusta, Benelli e Cagiva, e con l'aggiunta di alcune meno conosciute al pubblico ma sicuramente note agli amanti di questo mondo come: Ghezzi Brian, Triumph, Voxen e Magni. Per lo sviluppo di ognuna delle moto presenti nel gioco, i programmatori si sono basati sui dati tecnici reali ottenuti dalle case motociclistiche contattate. Per quanto riguarda il pilota, Milestone si è concentrata sullo studio di tutti i comportamenti realmente tenuti da questo in gara, e del modo in cui influiscono sulle prestazioni della moto: questo significa che starà al giocatore, tramite la pressione dello stick analogico destro, decidere quando alzare ed abbassare il pilota; se ad esempio nel corso di uno stoppie o di una impennata il pilota non sarà nella posizione corretta sbilancerà la moto che si ribalterà (dimenticate quindi di poter passare da una posizione di impennata ad una di stoppie come si poteva fare in Tourist Trophy, Superbikes punta al totale realismo). Una cura particolare è stata anche riservata al comportamento della moto in base alla superficie e alla condizione di questa, in base a questi parametri il giocatore dovrà guidare seguendo determinate regole di base: se si troverà a gareggiare sul pavè bagnato non potrà aprire il gas fino a che non avrà terminato completamente la curva, allo stesso modo se si finirà sulla sabbia saranno davvero pochissime le possibilità di ritrovarsi in piedi al termine dell'escursione.