Per chi avesse ancora dei dubbi...
Credo che a questo punto non sarà un mistero per nessuno che le mie prime impressioni su Syberia siano state più che positive! La versione del gioco che ho provato non era ancora perfetta: l’interfaccia era minata da problemi nella visualizzazione di alcuni elementi sullo schermo e diverse opzioni dei menu non erano attive; non essendo riuscita a installarla su un PC abbastanza potente, ho dovuto accontentarmi di uno che non soddisfaceva neppure i requisiti minimi indicati da Microïds (quindi potete immaginare la lentezza snervante dei caricamenti) e non ho potuto finire l’avventura a causa di qualche bug e di un disco difettoso. Se malgrado tutto ciò Syberia mi ha tenuta incollata allo schermo per ore, significa proprio che Sokal e compagnia hanno mantenuto tutte le promesse fatte!
La storia è originale e appassionante, l’atmosfera contagiosa e i puzzle insolitamente gratificanti. La grafica mozzafiato e le animazioni incredibilmente fluide accontenteranno sia i cultori del 3D sia i nostalgici delle vecchie avventure bidimensionali. L’interfaccia è intuitiva oltre le più rosee aspettative: in pratica la curva di apprendimento non esiste, neanche per un avventuriero alle primissime armi. Certo, resta da confermare che il livello di difficoltà e varietà dei puzzle venga mantenuto stabile per tutto lo svolgimento dell’avventura e che il finale non tradisca l’atmosfera incantata e i colpi di scena ai quali il giocatore è esposto nei primi scenari del gioco ma, così com’è, Syberia offre già una garanzia di divertimento e rappresenta a mio avviso un enorme passo avanti. Non ci resta che attendere con impazienza l’uscita ufficiale del gioco per assicurarcene senza ombra di dubbio.
Grazie Sokal, grazie Microïds: era ora che qualcuno riabilitasse un genere trascurato ormai da troppi anni! Sono ancora incredula: farò come San Tommaso e, fino a quando non avrò installato e terminato la versione definitiva di Syberia, non oserò sperare veramente in una risurrezione dell’avventura grafica!