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The Lord of the Rings: Return to Moria, costruisci, sopravvivi ed esplora le miniere più famose di sempre

Il gameplay di The Lord of the Rings: Return to Moria è alla Valheim, ma l'ambientazione e alcune nuove idee lasciano sperare in qualcosa di più.

The Lord of the Rings: Return to Moria, costruisci, sopravvivi ed esplora le miniere più famose di sempre
ANTEPRIMA di Francesco Serino   —   02/09/2023

Siamo rimasti intrigati da questo The Lord of the Rings: Return to Moria. L'idea di esplorare le famose miniere è già di per sé affascinante, ma è il poterlo fare con le regole di un survival a rendere tutto più interessante.

In questi enormi tunnel sotterranei una delle sfide sarà trovare fonti di luce. Potremo naturalmente portarci dietro una grossa torcia, ma tenerla accesa non sarà sempre così semplice. Il buio delle miniere di Moria è così opprimente da meritarsi un indicatore apposito nell'interfaccia di gioco: se questo indicatore si riempie del tutto, l'oscurità inizierà a provocare danni fisici fino alla morte prematura del personaggio. Questa è una delle idee migliori di Return to Moria perché si integra perfettamente con l'ambientazione e lo distanzia leggermente dai tanti rivali dalle meccaniche più o meno simili.

Scava ed esplora

Lord of the Rings: Return to Moria: andiam, andiam ah no, quella era Biancaneve
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Esplorare il sottosuolo procedurale di The Lord of the Rings: Return to Moria ci porterà anche a scoprire luoghi unici, tracce del passaggio di eroi molto famosi, ed è proprio imbattendoci in questi snodi che avanzeremo nella sua silenziosa trama. Il gioco prevede anche delle missioni più dirette, sembra però incentrate solo all'avanzamento nel labirinto. Le funzioni da builder hanno invece il duplice obiettivo di permetterci di costruire una base nella quale prepararci alle successive spedizioni e allestire ponti e ponteggi per superare i punti più critici delle miniere o per raggiungere eventuali tesori. Quest'ultimo è un aspetto che ci piacerebbe vedere sfruttato a dovere, con passaggi pericolosi da puntellare e nuove strade da inventare, dubitiamo però che gli sviluppatori, almeno all'inizio, vogliano e possano spingersi così oltre. Ogni costruzione necessita di colonne, arcate e muri portanti per sorreggersi.

La socialità sembra invece stare particolarmente a cuore agli sviluppatori di Return to Moria. Fino in otto giocatori potranno agire contemporaneamente (anche se questo potrebbe non valere per tutte le versioni del titolo) così da creare imponenti fortezze sotterranee e ridenti casette nelle quali festeggiare tutti insieme l'arrivo della nuova birra appena distillata. Come in Sea of Thieves, qui senza strumenti ma solo tramite voci, si potranno armonizzare in tempo reale canti di gruppo che utilizzeranno un vocabolario nanico arricchito per l'occasione proprio dallo stesso linguista che ha lavorato per la trilogia di Petet Jackson. Se nei film il suo lavoro si è concentrato sull'elaborazione del Sindarin, in Return to Moria ha lavorato per espandere il Khuzdul del gioco.

La luce aiuta

The Lord of the Rings: Return to Moria: costruire edifici e nuovi oggetti sarà fondamentale per sopravvivere
The Lord of the Rings: Return to Moria: costruire edifici e nuovi oggetti sarà fondamentale per sopravvivere

Come si evince dalle immagini, Return to Moria non è un gioco in cui si scava liberamente, come in Minecraft per esempio, ma l'avanzamento nelle miniere avverrà per suddivisione in stanze, con alcuni elementi ben visibili che potranno essere fatti crollare per accedere a nuove aree. Queste potranno avere forme e dimensioni diverse: dietro una porta potreste trovare una piccola camera dei tesori come un enorme stanza sorretta da granitiche statue naniche che si perdono nel buio. Alcune strutture antiche potranno anche essere restaurate, ma non sappiamo ancora cosa garantiranno. Gli scenari che abbiamo avuto modo di vedere nel breve tempo davanti al gioco includevano anche zone più luminose, addirittura dove filtra luce esterna che potrà essere utilizzata per pietrificare alcune delle creature in cui ci si potrà imbattere. In coop, più che la quantità di nemici varierà la loro tipologia, la loro forza e resistenza.

Ambientare un survival in una versione procedurale delle miniere di Moria ha un non so che di geniale. Offrire tanti strumenti sociali ai giocatori è un'idea altrettanto buona. Ma per tenere un videogiocatore sottoterra per così tanto tempo devi essere davvero un gran bel gioco. Quel che offre The Lord of the Rings: Return to Moria, in arrivo su PlayStation e PC (Xbox subito dopo) il 24 ottobre, sarà abbastanza?

CERTEZZE

  • Le miniere di Moria procedurali
  • Buono il sistema di crafting ed edificazione

DUBBI

  • Tecnicamente e artisticamente non così appariscente
  • Ci sarà abbastanza varietà, lì sotto?