Story mode
La differenza sostanziale dai prequel è racchiusa nella modalità di gioco principale, assimilabile ad un vero e proprio story mode: nei panni di Ryan Mc Kane, giovane pilota all’inizio della sua carriera, dettagliatamente esplicata per mezzo di dialoghi scritti ad hoc e filmati che imprimeranno nelle retine del giocatore i momenti clou di Ryan (qualche flashback sul padre, le cui orme stanno per essere seguite dal nostro alter ego videoludico?), dovrete farvi largo attraverso i momenti topici della vita del pilota, tra gare da vincere, rivalità insidiose e difficoltosi rapporti con gli sponsor e le persone a lui care.
Ovviamente una storia che si rispetti, non può contare su di un unico personaggio dotato di un certo spessore interiore (a meno che non siate Tom Hanks in Cast Away), quindi menzione d’onore anche ad altri personaggi clou come Donnie, fratello di Ryan, anch’esso corridore (ma non alle prime armi, anzi) e la bella Melanie.
La modalità carriera, quindi, si propone di dare quello spessore in più al genere dei giochi di guida, tentativo (un miiiiiccino) accenato da Ridge Racer Type 4 su Sony Playstation.
Al momento non si sa molto altro sulle caratteristiche che conterrà il gioco finale, possiamo ipotizzare che ci sarà una modalità time trial con le 38 piste che verranno sbloccate durante i 13 campionati che Ryan dovrà affrontare ed una modalità multigiocatore, sicuramente in Lan e via Internet; forse ci sarà spazio anche per un classico Split Screen, visto che Toca Race Driver verrà rilasciato, contemporaneamente, anche su Playstation 2 e Xbox. Le auto disponibili saranno ben 42 (Alfa Romeo, Audi TT, Viper Gts, etc), tutte estremamente modificabili, sotto tantissimi aspetti diversi ed è praticamente certa la presenza di altre segrete da sbloccare, per un totale di quasi 70 mezzi a disposizione.
Eye and ears candy
Toca Race Driver è attesissimo da tutto il mondo videoludico anche per via della sua realizzazione tecnica, a dir poco impressionante: innanzitutto circuiti ed auto sono realizzati con un numero spropositato di poligoni, textures azzecatissime, condizioni metereologiche realizzate divinamente ed auto che si deformano, rompono, sporcano come se nulla fosse. Tutto questo è possibile grazie al Dynamic Damage Engine, una particolare routine, realizzata direttamente da Codemasters, sviluppata per dare l’impressione di ammirare auto reali (sino a 14 su schermo contemporaneamente), grazie ad una perfetta emulazione della fisica di queste ultime; il Finite Element Modelling invece è deputato alla realizzazione dei cambiamenti che occorreranno, durante le competizioni, alle vostre belle quattroruote, quindi non meravigliatevi se alla fine di una gara, vi ritroverete col vostro bolide inzuppato di fango, con le lamiere squarciate, il parabrezza rovinato ed una gomma in meno.
Eye and ears candy
Inutile dire che tutta questa meraviglia grafica si pagherà pesantemente in termini d’hardware, quindi è bene possedere, per giocare quantomeno bene a Toca Race Driver, un processore da 1 ghz, un sacco di ram ed una bella GeForce 3 o Radeon 8500 (minimi i 32 mb di ram onboard, supponiamo) o, in mancanza di tale configurazione hardware, una delle console a 128 bit sopraelencate. Se per gli effetti sonori e voci digitalizzate conosciamo bene l’ottimo pedigree di Codemasters, per la colonna sonora del gioco, per la prima volta in un episodio della saga di Toca, ci saranno tracce di gruppi e cantanti famosi, al momento ancora coperti d’anonimato; seguite le nostre news per saperlo, quindi, prima di chiunque altro.
Per il momento non c’è altro da dire, attendiamo fiduciosi Giugno per testare con mano Toca Race Driver e, nel frattempo, ringraziamo il grande Francesco Balduini per gli splendidi (e, soprattutto, esclusivi) screenshot a corredo di questa anteprima.
Third Installment
Nei primi anni di vita della console Sony Playstation (oggi Psone), uno dei primi racing game sviluppati nel vecchio continente ad affermarsi come prodotto più che valido è stato Toca Touring Car di Codemasters, software house sino a quel momento conosciuta per decine di titoli budget per computer Commodore (C-64, Amiga) e della divertentissima saga di Micro Machines nata su Nintendo Entertainment System. Forte di una realizzazione tecnica (ai tempi) di buon livello, di una giocabilità un po’ penalizzata dall’alto livello di difficoltà ma di quelle peculiarità che permeano un prodotto vincente, Codemasters stava lentamente mutando il suo status in quello di grande produttrice di videogames ed il successivo prodotto, il celebratissimo Colin Mc Rae Rally, fece letteralmente andare alle stelle l’interesse per la software house britannica. In seguito Toca Touring Car godette di un porting, molto fedele (anche troppo) per Pc che aumentò ulteriormente la stima del pubblico verso Codemasters (così come fece la conversione de IL gioco di rally per eccellenza).
Un anno dopo è stata la volta dell’inevitabile sequel, graficamente ricarrozzato ad hoc, con una giocabilità notevolmente superiore, nonostante il livello di difficoltà fosse rimasto sugli stessi alti livelli del primo episodio. Vendutissimo tanto nell’incarnazione console (Psone) quanto in quella Pc (il primo gioco comprato dal sottoscritto per Pc! NDR), bastò poi lanciare (con un po’ di mesi di distanza) il celeberrimo Colin Mc Rae Rally 2 (sempre per il 32 bit Sony e macchine con su Windows) per ottenere il riconoscimento di miglior software house europea dell’anno 2000.
In seguito Codemasters ha rilasciato, sulla sola console a 32 bit Sony, un terzo episodio, mai visto su Pc.
Anno 2002, manca oramai un mesetto (salvo imprevisti) per il lancio di Toca Race Driver, terzo episodio (tenendo conto del mercato Pc) della saga che si preannuncia, in un colpo sole, originale, divertente, longevo e pauroso tecnicamente (time to upgrade, baby!).