Ambientato in uno scenario distopico in cui "la musica è illegale e tu commetti crimini", Unbeatable è un'originale avventura in stile anime fatta di sequenze esplorative, piccoli segreti da scoprire, tanti personaggi con cui interagire e una gran quantità di minigiochi pensati per arricchire l'esperienza e aggiungere un pizzico di sfida.
L'impianto rhythm viene presentato nel gioco di D-Cell Games alla stregua di un sistema di combattimento in cui, al comando della protagonista Beat, ci troveremo spesso e volentieri ad affrontare pattuglie di poliziotti pronti a manganellarci per zittire i nostri strumenti musicali e ristabilire l'ordine totalitario di una società che tuttavia, nel profondo, sta provando a ribellarsi.
Una demo corposa
La demo di Unbeatable attualmente disponibile su Steam fornisce un corposo assaggio di questo progetto così particolare, partendo dalle sequenze introduttive in cui Beat, Quaver, Treble e Clef si ritrovano coinvolti in un pauroso incidente mentre viaggiano in treno: il loro vagone finisce in mare e i quattro membri della band si salvano per miracolo, raggiungendo la spiaggia a nuoto.
Qui si imbattono in una catapecchia abbandonata che decidono di trasformare nella loro nuova base operativa, ma il gruppo a un certo punto si divide e sta a Beat, la vocalist ribelle dai capelli rosa, esplorare i sobborghi della città per ritrovare i suoi compagni e far tornare la band in attività, nonostante la polizia sia sempre pronta a dargli la caccia.
Completati i primi tutorial sulle meccaniche delle sezioni rhythm, di base piuttosto semplici (colpo alto, colpo basso, schivata alta, schivata bassa e relative combinazioni), Unbeatable ci immerge immediatamente nelle atmosfere indubitabilmente indie di un'avventura che attinge a piene mani dalla tradizione anime giapponese per portare sullo schermo elementi nuovi e inaspettati.
I diversi quartieri della città che Beat può visitare partendo dalla sua baracca sulla spiaggia offrono l'opportunità di interagire con personaggi ben disposti a raccontarci delle storie e ad arricchire in questo modo un comparto narrativo intrigante e misterioso, che ruota ovviamente attorno alla distopia che D-Cell ha immaginato e a chi la controlla dall'alto.
In tal senso i protagonisti di Unbeatable vengono chiaramente visti come mine vaganti da catturare e neutralizzare, ma sorprendentemente all'interno degli scenari ci sono molte altre voci fuori dal coro disposte ad aiutarci, a metterci alla prova o semplicemente a offrirci un lavoretto per racimolare il denaro necessario per accedere a ulteriori contenuti.
Affermare che le meccaniche esplorative confezionate dagli autori del gioco risultino piacevoli e solide in questo momento equivarrebbe a mentire, ma c'è senza dubbio qualcosa di particolare nell'esperienza offerta dalla demo e anche stilisticamente ci troviamo di fronte a un prodotto diverso dal solito: basteranno queste caratteristiche a decretarne il successo?
Ritmo e minigiochi
Sebbene la demo di Unbeatable includa anche un assaggio della modalità arcade, che si concentra appunto sull'azione, è lo story mode a costituire il fulcro del gioco ed è molto interessante la maniera in cui utilizza sfide estemporanee e piccoli puzzle per portare avanti il racconto, cogliendoci spesso alla sprovvista: una sensazione che molti videogiocatori non sono più abituati a sperimentare.
Come già accennato, l'impianto rhythm si esprime attraverso una sequenza di comandi semplice, che tuttavia offre una sfida non banale già al livello di difficoltà normale e può essere aumentata fino a diventare effettivamente... unbeatable, imbattibile, per chi desidera davvero mettersi alla prova. I checkpoint, del resto, lo consentono: dopo ogni sconfitta potremo ricominciare l'avventura da pochi istanti prima.
Durante l'azione, quello che vediamo sullo schermo è un layout in cui il nostro personaggio si trova al centro, mentre a destra e a sinistra compaiono eventualmente dei nemici da battere azzeccando la battute giuste al momento giusto, seguendo il ritmo di uno dei numerosi brani che compongono la colonna sonora originale del gioco.
Ci sono colpi doppi, raffiche di attacchi, sequenze in cui bisogna mantenere la pressione di grilletti e dorsali laddove si utilizzi un controller, con eventuali complicazioni che vanno dalla presenza di più nemici contemporaneamente alla necessità di effettuare battute in rapida successione, il tutto facendo attenzione a sbagliare il meno possibile per evitare di incorrere nel game over.
Uno spettacolo diverso dal solito
Al di là delle sue velleità esplorative e della sfida rappresentata dai suoi tanti minigiochi ritmici, a caratterizzare fortemente Unbeatable è senza dubbio il comparto artistico, piacevolmente indie in tanti dei suoi aspetti e capace di farci entrare davvero nella testa degli autori, mentre scambiamo due chiacchiere con l'ennesimo personaggio incontrato lungo il cammino.
Beat e i suoi amici sono figure bidimensionali che si muovono in un mondo tridimensionale fatto di cel shading e soluzioni minimali, tanti colori ma anche qualche ombra, nonché enormi onomatopee che affollano lo schermo quando meno te lo aspetti e un accompagnamento musicale sempre presente, puntuale, gradevole, avvincente se necessario.
Sul piano tecnico non c'è molto da dire: le opzioni su PC sono pochissime e al momento si riscontra qualche incertezza di troppo nelle aree aperte, probabilmente legata al motore grafico scelto da D-Cell Games, il caro vecchio Unity, ma non è stata ancora fissata una data di uscita ufficiale e immaginiamo dunque ci sia ancora tempo per eventuali rifiniture.
Di certo quello che abbiamo visto nella demo di Unbeatable è un'esperienza originale, ben lungi dall'essere perfetta e anzi spesso vaga e legnosa, ma mossa da uno spirito che è possibile percepire molto chiaramente e che speriamo possa donare a questo prodotto la personalità necessaria per spiccare all'interno di un mercato sempre più saturo, spietato e competitivo.
La demo di Unbeatable offre un generoso assaggio dell'avventura a base rhythm sviluppata da D-Cell Games, che si distingue subito per l'originalità di tante soluzioni, per le peculiarità del suo comparto artistico e per la volontà di raccontare una storia in stile anime ricca di atmosfera, intrighi e dinamiche assolutamente esplosive: saranno sufficienti questi aspetti per superare gli intoppi di un impianto un po' legnoso e non sempre coinvolgente? Staremo a vedere.
CERTEZZE
- Stile molto particolare
- Colonna sonora notevole
- Tanti minigiochi, sfida non banale
DUBBI
- Varietà e spessore da verificare
- Un po' legnoso, riusciranno a ripulirlo?
- Qualche svarione tecnico