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Venice 2089, il provato di una demo quasi sommersa

Nel provato della demo di Venice 2089 scopriremo una Venezia del futuro vista attraverso gli occhi di un'adolescente

PROVATO di Simone Pettine   —   12/01/2022

Negli ultimi giorni abbiamo provato Venice 2089 su PC, un progetto del quale è altamente probabile che non conosciate assolutamente nulla, e non necessariamente per colpa vostra. Si tratta di un gioco indie progettato e sviluppato da un team italiano, Safe Place Studio. Il problema è che si tratta pure del primo progetto in assoluto di questi sviluppatori.

Vuoi per il passaparola ridotto, vuoi per il periodo in cui il tutto è stato proposto, le cose non sembrano essere andate, almeno per il momento, per il verso giusto. Ovvero: la campagna su Kickstarter non è stata portata a termine neppure con il primo obiettivo di finanziamento. Ciò non ha però distolto i creatori dalla propria opera, e questo è un bene: Venice 2089 - di cui vi parliamo nel dettaglio a brevissimo - debutterà effettivamente su PC, nonostante tutto, nella primavera del 2022. E intanto la demo del gioco è disponibile su Steam.

Si tratta di un'occasione preziosa per innamorarsene, come vi spiegheremo nel nostro provato di Venice 2089.

Trama: Venezia, tra cinquant’anni e passa

Venice 2089 mostra come, nel prossimo futuro, l'acqua alta potrebbe diventare un problema insormontabile
Venice 2089 mostra come, nel prossimo futuro, l'acqua alta potrebbe diventare un problema insormontabile

È il 2089. Nova, teenager annoiata e fortemente apatica - ai limiti dello stereotipo, il quale per fortuna viene evitato proprio all'ultimo momento -, decide di trascorrere le sue vacanze estive in compagnia del nonno. Torna così nella sua città natale, abbandonata ormai da dieci anni: Venezia. E la ritrova in uno stato pietoso: non che il capoluogo Veneto fosse messo bene già all'epoca del trasloco, ma la situazione nella laguna è ormai critica, probabilmente senza alcuna possibilità di soluzione.

La trama di Venice 2089, lo si nota subito, è fortemente influenzata dalla necessità di narrare la questione ambientale; problema che coinvolge il mondo intero, e che di solito viene banalizzato con i temi legati al riscaldamento ambientale, all'inquinamento, al consumo di risorse. Tutte problematiche reali ovviamente, ma molto lontane dalle necessità pratiche del cittadino medio, il quale pensa superficialmente: "va beh, poi si vedrà". In Venice 2089 quel "poi" è ormai arrivato, e bisogna fare i conti con un paio di secoli di scellerati sviluppi industriali, alla lunga insostenibili.

Ecco allora che la protagonista, Nova, ritrova la sua Venezia ormai al collasso, e neppure se ne stupisce troppo: perché dal suo punto di vista, già nel 2079 era ovvio che le cose sarebbero andate a finire proprio in quel modo. Nell'estate del 2089 riscoprirà la città e capirà che forse non è detta l'ultima parola; che, se Venezia (ma Venezia è un simbolo per molte altre realtà) è stata ormai annientata dal riscaldamento globale, forse le piccole azioni dei singoli e un'educazione al rispetto del mondo naturale possono ancora fare la differenza. Almeno, è necessario provarci. Questo è il messaggio degli sviluppatori, chiaramente di stampo ambientalistico, che però non arriva alle spese di un'esperienza ludica vera e propria.

Gameplay: passami l’hoverboard

La direzione artistica di Venice 2089 sembra già da ora deliziosa
La direzione artistica di Venice 2089 sembra già da ora deliziosa

Immaginiamo già le vostre possibili rimostranze: un gioco dedicato all'ambiente è facile che risulti noioso, perché il rischio è sempre che il messaggio formativo sopravanzi la semplice componente ludica. È giusto nutrire dubbi di questo tipo, ma - almeno dalla demo di Venice 2089 - non sembra soffra di simili problematiche. A prescindere dall'intento a monte, infatti, i primi due giorni dell'avventura offerti in questa prova si sono mostrati freschi, interessanti e assai divertenti.

Lato gameplay, Venice 2089 è un'avventura narrativa. Ciò significa che il giocatore impersona Nova e se ne va in giro a esplorare la Venezia del futuro. Si comincia con una missione affidata dal nonno della protagonista (affiggere volantini in cui si invitano i cittadini a proteggere il capoluogo), per seguire poi una serie di altre strade. Ogni angolo della città nasconde NPC pronti ad assegnare una missione, dal vecchio amico d'infanzia dedito ai graffiti all'ultima fornaia rimasta. Ovunque se ne stanno appollaiati gli imprescindibili piccioni della laguna, o vi sono piccoli segreti da scoprire.

In Venice 2089 si possono raccogliere questi oggetti per rendere l'hoverboard un po' più veloce
In Venice 2089 si possono raccogliere questi oggetti per rendere l'hoverboard un po' più veloce

Lo spostamento in città è affidato all'utilizzo dell'hoverboard della protagonista, che consente anche una notevole velocità per raggiungere luoghi anche parecchio distanti tra loro; con questo strumento si possono effettuare dei trick per raccogliere dei collezionabili lungo il percorso e sbloccare un livello aggiuntivo di velocità (e di tanto in tanto si raccolgono anche piume di piccione, sembra che saranno utili per delle missioni secondarie). Al di là della rapidità negli spostamenti, però, nutriamo qualche dubbio sulla realizzazione della mappa cittadina: va bene che si è cercato di restare fedeli alla pianta storica veneziana, ma perdersi è davvero semplicissimo considerando vicoli e vicoletti, magari accessibili solo da un lato; e nella nostra prova mancava anche una mappa generale della città, mancanza che temiamo possa trattarsi di una precisa scelta degli sviluppatori.

Per il resto, la brevissima prova ci ha lasciati con una voglia immensa di proseguire nell'avventura principale: un po' perché la storia di Nova è effettivamente interessante, un po' perché esplorare Venezia nel futuro, in questo modo, è assai gratificante. Soprattutto considerando lo stile in 2.5D dell'intera produzione, il quale si sposta in modo eccelso con una direzione artistica il più possibile "graffitara". Riflettori puntati, dunque, su Venice 2089: in primavera ne sapremo di più.

Al di là della campagna Kickstarter fallimentare, Venice 2089 si preannuncia un titolo da tenere assolutamente d'occhio. La struttura esplorativa fa leva su una Venezia futuristica, da esplorare in ambienti sufficientemente fedeli (o credibili) ricreati in 2.5D: non si tratterà certo di livelli dalle dimensioni mastodontiche, ma una certa cura per i dettagli è riscontrabile sin da ora. La direzione artistica sbarazzina e colorata è ben riassunta nel design della protagonista, Nova, solo apparentemente indifferente al mondo circostante, e soprattutto pronta a trascorrere le proprie giornate in compagnia della musica, di un drone e del fedelissimo hoverboard. Restano dubbi sulla varietà del gameplay, che potrebbe (ma speriamo di no) concretizzarsi in un "corri da qui a lì parlando con tutti i personaggi che incontri, poi torna a casa e ripeti da capo". Torneremo dunque a concentrarci proprio su quest'ultima a tempo debito.

CERTEZZE

  • Una deliziosa Venezia futuristica in 2.5D
  • Direzione artistica efficace
  • Il tema ambientale per ora non è invasivo

DUBBI

  • Tecnicamente limitato, e si vede
  • Non tutti i fondali sono ugualmente curati
  • Dubbi sull'interesse della trama