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World of WarCraft: The Burning Crusade - La Presentazione Europea

Ci siamo recati a Parigi, roccaforte europea di Blizzard Entertainment e del suo fortunato publisher e proprietario Vivendi Universal, dove si è parlato di Espansione con la E maiuscola, nuove razze, classi, portali intercittadini, nuove istanze e quant’altro.
Leggete assieme a noi com’è andata.

ANTEPRIMA di Matteo Caccialanza   —   31/07/2006
World of WarCraft: The Burning Crusade - La Presentazione Europea
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Blood Elves

I personaggi appartenenti alla nuova razza dell’Orda inizieranno il gioco a Sunstrider Isle, un’isoletta non lontano Silvermoon, la loro bellissima città intrisa di magia.
Leggermente più piccola di Stormwind, l’orgogliosa capitale di questi elfi dalla morale ambigua e dall’etica pragmatica sorge sulle macerie del loro precedente regno e si distingue per un notevole sviluppo in altezza, con palazzi slanciati e armoniosi, eppure con una certa insita aggressività nei colori e nelle forme.
Forse non diventerà il nuovo hub privilegiato di aggregazione per i giocatori – ci sarà pur sempre una nuova città in Outland – ma questo gioiellino architettonico merita senz’altro di essere visto. E i nuovi Portali (qualcuno ne sapeva niente?) che collegheranno tutte le città di ciascuna fazione renderanno sicuramente la cosa più facile!
Oltre alla classe del Paladino (o meglio del Blood Knight come viene definita nel nuovo background scritto all’uopo), i Blood Elves possono diventare Maghi, Hunter, Warlock, Rogue e Priest.
I bonus razziali ammontano a ben 10 punti alla skill Enchanting e 5 a tutte le resistenze, oltre agli speciali poteri “Mana Tap” e “Arcane Torrent”.
Il primo, oltre a sottrarre Mana a un avversario, carica il personaggio di “energia arcana” fino a tre volte. Tramite Arcane Torrent è poi possiible rilasciare detta energia, ricevendo un bonus in Mana o Energia (nel caso dei Rogue) proporzionale alle “cariche” accumulate e spese. Entrambi i poteri aumentano automaticamente al crescere dei livelli, ponendosi abbondantemente al di sopra delle controparti delle razze cui siamo abituati.

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Draenei

Svelati in occasione dell’E3 di quest’anno, questa antica razza ha sviluppato, sotto il patronaggio dei Naaru, benevoli creature quasi divine di pura energia, un’affinità per gemme e cristalli e per incanalare l’Holy Light, fonte dei poteri di Priest e Paladini.
Questo fa di loro ottimi candidati per queste due classi, ma possono diventare altrettanto facilmente Sciamani, Guerrieri, Maghi e Hunter.
I tratti razziali sono, se possibile, ancor più potenti di quelli dei Blood Elves, fra cui 10 punti di bonus alla Shadow Resistence, 5 alla nuova skill Jewelcrafting e soprattutto “Blessing of the Naaru” (un potente incantesimo cura) ed Heroic Presence (abilità passiva che conferisce un bonus dell’1% a colpire a tutti i membri del party).
La storia dell’arrivo dei Draenei su questo mondo è piuttosto convoluta: basti sapere che la nave transdimensionale dei Naaru con cui stavano fuggendo da Outland, sabotata dai Blood Elves, è precipitata su Kalimdor, divenendo, una volta ristrutturata e resa abitabile, la futuristica città di Exodar.
La zona di partenza per i nuovi personaggi sarà invece un’isola al largo di Darkshore, dove è precipitata un’altra porzione della nave stessa, separatasi dal corpo principale.

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Jewelcrafting e Socketable items

La nuova professione che verrà introdotta con l’espansione è direttamente correlata alla presenza dei nuovi oggetti dotati di appositi slot, simili a quelli sperimentati in Diablo 2.
Tramite la skill Jewelcrafting sarà quindi possibile sia minare le gemme dalle vene di minerali, che raffinarle in modo da renderle inseribili in tali “socket”, ottenendo così bonus a seconda del tipo di gemma e – nel caso delle Metagemme – a seconda del tipo delle altre gemme già inserite nel medesimo oggetto.
Un dettaglio di cui invece non si avevano dettagli precedentemente è il fatto che alcuni oggetti potranno avere dei socket “normali” e altri di un particolare colore e che inserendovi la gemma corrispondente, otterranno bonus aggiuntivi.
Ricordiamo che una gemma, una volta inserita, non si può più rimuoverla, ma può essere in qualsiasi momento sostituita da un’altra, in modo che il nostro prezioso pezzo di equipaggiamento sia sempre riutilizzabile.

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Un piatto ricco: nuovi incantesimi e talenti, Battlegrounds e cavalcature volanti!

Che il nuovo limite di esperienza dei personaggi sarà fissato al livello 70, è conoscenza acquisita da mesi, ma forse non tutti sanno che essi dovrebbero tradursi in ben 5 nuove abilità/incantesimi (oltre ovviamente ai nuovi ranghi di quelle precedenti) e in due tier di talenti aggiuntivi, la cui acquisizione richiederà una quantità di punti e quindi un grado di specializzazione molto più significativo rispetto al passato.
Tutto ciò influenzerà senz’altro i già precari equilibri dell’attuale PVP system, che verrà infatti rinnovato completamente, assieme al sistema di ranking, sebbene non si sappia ancora in che modo.
Tutto ciò che è dato sapere per il momento è la probabile inclusione di aree dedicate all'“outdoor PVP”, nella forma di arene per combattimenti in stile gladiatore, oltre alla già annunciata inclusione di nuovi Battlegrounds (probabilmente quelli ambientati nelle grandi battaglie del passato, raggiungibili tramite le Caverns of Time).
Una delle feature più pubblicizzate è naturalmente quella delle cavalcature volanti: utilizzabili solo nel reame alieno di Outland, i Nether Drake permettono di muoversi a terra alla stessa velocità delle normali calvalcature epiche e, ovviamente, di spiccare il volo controllando il movimento esattamente come abbiamo fatto fino ad oggi per il nuoto.
Ottenibile tramite un’apposita serie di quest, sarà appannaggio dei soli personaggi che hanno tagliato il traguardo del settantesimo livello, ma ancora se ne ignorano molti dettagli, come ad esempio le regole di ingaggio per il PVP: è ancora presto per dire se il cavaliere sarà suscettibile allo stun effect causato da alcuni incantesimi, che normalmente obbligherebbe a smontare dalla cavalcatura, ma che in questo caso causerebbero cadute da altezze letali.
Per quanto riguarda le aree di gioco, tutto il “vecchio” mondo di WarCraft è stato rivisto e aggiornato dal punto di vista delle quest e degli NPC in modo da supportare senza incongruenze la presenza di Blood Elves e Draenei (che pure avranno le loro personali aree dal 1° al 20° livello nei dintorni delle rispettive capitali, come avviene per le altre razze). Il piatto forte dell’espansione è rappresentato però dalle nuove locazioni oltre il Dark Portal nelle Blasted Lands, ad Outland, luogo di sfide per tutti i personaggi dal livello 55 fino al 70.

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Il Reame Spezzato: Outland!

Un tempo terra natale degli Orchi e patria d’elezione dei Draenei dopo il loro lungo esodo siderale, il mondo di Draenor venne letteralmente frantumato dall’incontrollato potere liberato dal warlock pelleverde Ner’Zhul, nel suo tentativo di spalancare multipli Portali verso altri mondi da invadere.
Ridotto a una serie di vasti relitti rocciosi galleggianti nel vuoto, il neonato reame di Outland è stato rivendicato da Illidan e dai suoi seguaci Naga e Blood Elves e offrirà un gran numero di nuove aree da esplorare, quest e, ovviamente, nuove istannze.
Contrariamente agli aggiornamenti rilasciati con le patch degli ultimi mesi, The Burning Crusade non si limiterà ad aggiungere nuovi dungeon da 40 persone, a unico appannaggio delle gilde più numerose, meglio organizzate ed equipaggiate, ma introdurrà, a distanza di più di un anno, i primi nuovi contenuti istanziati per 5 giocatori, inseriti in un gran numero di dungeon che seguono il modello a sezioni di Dire Maul.
Fra questi ci saranno contenuti facilmente accessibili da chiunque, come le due “ali” di Hellfire Citadel, assimilabili ad aree per il leveling, dedicate a personaggi attorno al livello 60, e altre con requisiti più alti, come i quattro settori del tempio di Terokkar, di cui uno espressamente dedicato ai giocatori di settantesimo livello.
Ad essi si aggiungono le sezioni “raid size” spesso contenute in un’apposita “ala” del dungeon, come la breve istanza (sul modello di Onyxia) dedicata a Magtheridon a Hellfire Citadel, o l’imponente complesso di Coilfang Reservoir, il dungeon parzialmente subacqueo controllato da Lady Vashj e i suoi Naga.
Ma non finisce qui, perché tutte le nuove istanze da 5 persone includeranno l’inedita possibilità di selezionarne il livello di difficoltà: In questo modo avremo contenuti che meglio si adatteranno al potenziale dei vari gruppi di giocatori, tenendo conto che molti si avventureranno a Outland con il classico equipaggiamento “blu”, mentre altri saranno ricoperti di oggetti epici dalla testa ai piedi.

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Intervista a Frank Pearce, co-fondatore di Blizzard e Direttore Esecutivo di World of WarCraft

World of WarCraft: The Burning Crusade - La Presentazione Europea

Multiplayer.it: La vostra decisione di concedere i Paladini all’orda e gli Sciamani all’Alleanza ha generato molto scalpore. E’ stata una scelta suggerita dai giocatori o unicamente una vostra iniziativa? Fra le ragioni che vi hanno spinto a questa scelta, c’era anche la volontà di semplificare il design degli incontri con i Boss, in modo che siano bilanciati per entrambe le fazioni?
Frank Pearce: Anche questa è stata certamente una ragione della scelta. Ma è anche una soluzione che conferisce ai giocatori grandi possibilità di scelta e di mix in termini di classi per party e raids. E’ stata comunque una decisione presa dai nostri designer, certamente non qualcosa che i giocatori si potevano aspettare!

Multiplayer.it: L’espansione aggiungerà molti nuovi dungeon di diverse dimensioni e numero di giocatori che possono parteciparvi. Ritieni che i giocatori passeranno piu tempo in party o radunati in raid più corposi?
Frank Pearce: Penso che passeranno un sacco di tempo sia in party che in raid. La varietà era uno degli obiettivi che ci siamo prefissi e penso che abbiamo fatto un buon lavoro da questo punto di vista. Il fatto poi di aver inserito per lo più istanze divise in sezioni, permette di apprezzare i contenuti più avanzati del gioco senza necessariamente spenderci ogni volta 4 ore di fila. Un’ora e mezza per una delle ali dei dungeon da 5 persone è sufficiente.

Multiplayer.it: In merito alle istanze a difficoltà variabile, quante saranno e che tipo di gradi di sfida presenteranno?
Frank Pearce: I gradi di difficoltà saranno Normale e Difficile e verranno inclusi in tutte le istanze da 5 persone dell’espansione. La differenza sarà ovviamente legata alla forza e resistenza dei mostri, e si tradurrà in un loot migliore.

Multiplayer.it: Puoi fornirci dei dettagli sull’innovazione del PVP e del ranking system in occasione di The Burning Crusade?
Frank Pearce: Entrambi verranno rinnovati, anche per aggiornare le ricompense del PVP in relazione al nuovo loot introdotto dall’espansione. Purtroppo non possiamo ancora rivelare alcun dettaglio su questo argomento.

Multiplayer.it: Nonostante il progressivo “revamp” delle varie classi dei personaggi, ci troviamo tutt’ora con interi talent tree praticamente inutili, almeno per quanto riguarda l’essere competitivi nei contenuti avanzati del gioco (come nel caso degli Sciamani Enhancement o Elemental nei raid da 20/40 giocatori). Pensate di affrontare questo problema in futuro?
Frank Pearce: Siamo a conoscenza del problema e ci stiamo lavorando.
Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di dare i Paladini all’Orda e gli Sciamani all’Alleanza è stato proprio per aumentare le combinazioni possibili e permettere di valorizzare determinati aspetti meno popolari di alcune classi.

Multiplayer.it: Analogamente, ci sono anche alcune Professioni che non ricevono da tempo molte attenzioni, risultando poco utili rispetto ad altre. Se non ricordo male l’ultima nuova aggiunta a Engineering, risalente a mesi e mesi fa, sono stati i piani per fabbricare il Tranquil Mechanical Yeti…(un oggetto ricreativo tanto inutile quanto costoso)
Frank Pearce: Personalmente non trovo che Engineering sia così trascurata… dopotutto permette di costruire degli utilissimi trinket che aumentano le resistenze.
Ovviamente non è all’altezza di altre professioni più popolari, come enchanting, ma non è mai stata nostra intenzione mettere tutte le professioni sullo stesso livello, rendendole ad esempio tutte profittevoli allo stesso modo. In ogni caso in effetti alcune professioni non sono state aggiornate da tempo, ma verranno tutte migliorate con l’espansione.

Multiplayer.it: Avete piani futuri per un aggiornamento tecnologico dell’engine di World of Warcraft?
Frank Pearce: Al momento siamo piuttosto soddisfatti dell’aspetto del gioco, anche se certamente la cosa verrà valutata per il futuro. Ovviamente non ha molto senso migliorare la tecnologia di un gioco senza poi ridisegnarne i contenuti per trarne vantaggio, quindi se avverrà sarà sul lungo periodo.

Multiplayer.it: Ci sarà una collector’s edition dell’espansione una volta rilasciata in Europa?
Frank Pearce: Non lo sappiamo ancora. Abbiamo dei piani per l’America, ma per l’edizione Europea si tratta di un dettaglio ancora da definire.

Multiplayer.it: Ci sono altri progetti in corso da parte di Blizzard, magari legati agli altri suoi franchise, o intendete semplicemente continuare a dedicarvi a World of WarCraft per ora?
Frank Pearce: Non possiamo fornire alcun dettaglio sugli altri progetti in corso… vi basti sapere che ce ne sono diversi, potete contare su questo.

In attesa di rilasciare la prima espansione a pagamento della sua gallina dalle uova d’oro (sugli scaffali entro la fine dell’anno), Vivendi ha organizzato un breve incontro con uno dei personaggi più in vista di Blizzard Entertainment, il guru Frank Pearce, co-fondatore della compagnia e attualmente Senior Vicepresident of Product Development. Nonché produttore esecutivo per tutto quel che concerne World of – 6 milioni di utenti – WarCraft.
L’argomento più in voga è stato ovviamente l’annuncio di pochi giorni fa che le due nuove razze incluse nell’espansione, Draenei e Blood Elves, rispettivamente per l’Alleanza e per l’Orda, potranno scegliere di appartenere alle classi precedentemente riservate alla fazione avversaria, ovvero Sciamani e Paladini.
Una decisione che davvero nessuno aveva visto arrivare, nonostante il manifesto imbarazzo che questa asimmetria aveva generato da un punto di vista di bilanciamento nel gioco, specie per quel che riguarda i contenuti di alto livello e – soprattutto - il PVP.
Probabilmente è stata la risoluzione più facile all’annoso problema, ma anche una scelta che denota il coraggio di affrontare, se necessario, cambiamenti anche radicali in aspetti di design dati per consolidati dai più.
Ad ogni modo, visto che siamo in argomento, vediamo nel dettaglio quanto si sa a proposito delle nuove razze, per continuare con una panoramica degli altri argomenti rilevanti dell’espansione.