Siamo sicuri che tra di voi ci sia ancora qualcuno che non ha chiarissimo in testa quali siano le differenze tra Xbox Series X e Xbox Series S. Ok c'è la questione del prezzo e chiaramente hanno due forme e due colorazioni molto distinte. Ma siete proprio certi di aver colto ogni dettaglio in questi giorni di grande caos con decine di annunci, leak e voci di corridoio?
Proprio per dissipare ogni dubbio abbiamo pensato di realizzare il video che trovate qui di seguito dove vi spiegheremo nel massimo del dettaglio cosa cambia tra Xbox Series X e Series S con tutte le differenze tra le due versioni della next-gen Microsoft. Non tralasciando assolutamente nulla!
Design a confronto
Xbox Series S è molto più vicina alla generazione attuale, in particolare sembra proprio la naturale evoluzione di Xbox One S. Quest'ultima infatti è un parallelepipedo regolare di colore bianco con delle griglie di aerazione sui lati corti e un'enorme griglia che occupa metà dello chassis frontale. Inoltre One S all digital non ha la fessura per i dischi e frontalmente ricorda veramente moltissimo Series S, se non fosse per la piccola basetta nera di One S che in Series S è assente per restituire una forma molto più liscia e regolare.
Allo stesso tempo c'è anche un'enorme differenza nel design tra le due generazioni di console: c'è una gigantesca superficie di aerazione circolare nera in Series S. La scelta della doppia colorazione vuole forse richiamare la griglia superiore di Series X, la sorella maggiore, mentre la sua presenza serve a gestire adeguatamente le necessità di dissipazione di una console che, viste le dimensioni molto ridotte, saranno sostanziose.
Series S è, infine, leggermente più bassa di Series X e, a occhio, circa un terzo più sottile. Stando alle dichiarazioni di Microsoft, parliamo di una console che è il 60% più piccola dell'ammiraglia Xbox Series X.
Proprio quest'ultima ha invece un design completamente originale e innovativo che rompe fortissimo con la tradizione Xbox e più in generale con lo stile tradizionale delle console. Può essere tranquillamente scambiata per un PC di design con un form factor ridotto e la sua pulizia, linearità e simmetria è interrotta solo dalla grande griglia che occupa il lato superiore della console. Probabilmente questo form factor è figlio di una ingegnerizzazione e di molte scelte di assemblaggio essenziali per gestire e tenere raffreddate le nuove componenti alloggiate nella console e per raggiungere un grado di silenziosità che faccia tesoro dell'ottimo lavoro fatto da Microsoft con Xbox One X.
Esperienze d'uso
Il secondo, importantissimo elemento di distinzione è la diversa esperienza d'uso di Xbox Series S e Xbox Series X che va incontro a specifiche esigenze e necessità del giocatore.
Xbox Series S è una console all digital: non ha lo slot per l'inserimento di un disco e questo vuol dire che tutti i giochi andranno acquistati in digitale sullo store ufficiale Xbox e chiaramente non sarà possibile rivenderli. Ovviamente non potrete neanche inserire un blu-ray dalla vostra collezione di film. Se quindi siete dei fissati delle versioni fisiche dei giochi, siete fan del collezionismo o comunque vi piace lanciarvi nella compravendita dell'usato, questa console non è adatta a voi.
C'è poi la questione della risoluzione di rendering di Xbox Series S. La console è disegnata per l'uso con TV e monitor in grado di supportare la risoluzione 1440p o, chiaramente a scalare, il FullHD 1080p. Questo vuol dire che se in casa vostra non avete un bel TV gigantesco 4K e non siete interessati ad acquistarlo oppure, ad esempio, la vostra postazione da gioco è nella vostra stanzetta, su una scrivania, magari abbinata a un monitor 24 o 27 pollici, questa è sicuramente la console adatta a voi.
In termini di uso effettivo, le due console sono invece identiche. Avranno la stessa esperienza utente, la stessa dashboard, lo stesso software e, chiaramente, potranno far girare gli stessi identici giochi next-gen. Assassin's Creed Valhalla, Call of Duty: Black Ops Cold War, Cyberpunk 2077, Forza Motorsport, Fable, Halo Infinite... se un gioco è realizzato per Xbox Series X, o comunque per la next-gen, funzionerà anche su Xbox Series S. E chiaramente lo stesso vale anche per la retrocompatibilità. Esattamente come Xbox Series X, anche Xbox Series S sarà retrocompatibile con tutta la libreria di Xbox One e con la stessa selezione di giochi per Xbox 360 e Xbox originale.
Risoluzione nativa e upscaling
Ciò che cambia è la risoluzione nativa raggiunta dalle due console. Xbox Series X punta al 4K nativo a 60 frame al secondo con la possibilità di supportare e raggiungere anche i 120 frame al secondo in specifiche condizioni. Xbox Series S punta invece al 1440p a 60 frame al secondo, anche in questo caso con la possibilità di supportare e raggiungere i 120 frame al secondo in specifiche condizioni.
Ma quali sono queste specifiche condizioni? Per esempio moltissimi titoli cercheranno di puntare al frame rate massimo nelle modalità multiplayer, quando la fluidità e la riduzione della latenza possono fare la differenza. Abbiamo già avuto conferma che titoli come Gears 5 e Call of Duty: Black Ops Cold War avranno proprio il multigiocatore a 120 FPS e, sicuramente a breve, molti altri titoli saliranno sul carro dei maggiori frame al secondo.
Sia chiara però una cosa fondamentale: Xbox Series S può comunque essere collegata a un televisore o un monitor 4K, non è che questo esplode o vi ritrovate con una schermata nera o con un'immagine più piccola. Semplicemente entra in gioco lo scaler, una tecnologia inserita tra le componenti del sistema che permette di aumentare la risoluzione di output della console e farla uscire in 4K.
E allora qual è la differenza tra Xbox Series X e Xbox Series S in termini di risoluzione? Che la X il 4K lo fa in modo nativo: i giochi sono renderizzati a questa risoluzione, girano proprio in 4K; nel caso di una S collegata a un TV o un monitor 4K invece il gioco è comunque renderizzato in 1440p e poi scalato in 4K. Avete presente quando vedete il TG1 o Temptation Island sul vostro bel TV 4K? Ecco chiaramente nessuno dei due viene trasmesso in 4K, è il televisore che ingrandisce l'immagine in modo che sia coerente con la sua risoluzione. Con Xbox Series S il concetto è lo stesso solo che questa operazione di ingrandimento, l'upscaling, lo fa la console con un hardware dedicato in grado di mitigare il peggioramento della qualità dell'immagine.
Differenze nell'hardware
E arriviamo finalmente a parlare di specifiche hardware. Chiaramente per costare poco più della metà di Series X, Series S deve avere qualcosa in meno sotto al cofano. E così è: tecnologia e architettura sono le stesse, ma la componentistica ha performance ridotte.
Entrambe le console sono basate su un SoC, un system on chip di 360 mm quadrati realizzato da AMD con il processo produttivo a 7 nanometri migliorato di TSMC che contiene al suo interno una CPU basata sull'architettura Zen 2 e una GPU basata sull'architettura RDNA 2. Questo vuol dire che in termini di feature, caratteristiche, tecnologie e compatibilità le due console sono perfettamente identiche. Entrambe supportano il ray tracing hardware, il nuovo mesh shader, il variable rate shading, le frequenze di refresh variabili e la Velocity Architecture di Xbox.
La prima differenza più sottile la vediamo nella CPU: entrambe hanno un processore a 8 core con supporto al multithreading; quello di Series X viaggia a 3,8 GHz con i soli core fisici e a 3,6 GHz nel momento in cui si attiva il multithreading. Nel caso di Series S la frequenza di punta è 3,6 GHz che scende a 3,4 GHz quando si abilita il multithreading. È nella GPU, nella scheda video che troviamo una differenza più sostanziale. Quella di Series X è una GPU al massimo del suo potenziale con 52 compute unit attive e una frequenza di lavoro di 1,825 GHz; quella di Series S è invece una GPU con sole 20 compute unit attive e una frequenza di lavoro di 1,565 GHz.
Il risultato di questa sostanziale differenza di prestazione tra le 2 GPU che compongono il SoC di Series X e S è evidente nei TeraFLOPS raggiunti dai 2 modelli. Xbox Series X eroga 12,15 TeraFLOPS, mentre Series S si ferma a 4 TeraFLOPS tondi tondi.
Attenzione però a non farvi impicciare le idee a causa dei numeri. Sappiamo bene che Xbox One X raggiunge i 6 TeraFLOPS e quindi già vi starete chiedendo: com'è possibile che una console di nuova generazione possa essere meno potente della precedente?
Perché i TeraFLOPS, come abbiamo spiegato in un altro video che trovate su questo canale e che vi consigliamo di vedere, sono l'espressione di un puro calcolo matematico che tiene conto semplicemente dei calcoli elementari effettuati dalla GPU, non prende minimamente in considerazione la complessità dei calcoli che gli sviluppatori effettuano e quindi non è espressione delle feature concretamente supportate e implementate al cambio di ogni generazione. Come diceva anche Mark Cerny, l'architetto dell'hardware di PS5, è sbagliatissimo confrontare i TeraFLOPS tra generazioni differenti perché non è un'indicazione delle reali potenzialità della generazione presa in esame.
Quindi sì, indipendentemente dal numero di TeraFLOPS, anche Xbox Series S è più potente della generazione precedente: farà girare i giochi meglio e con molte più feature e dettagli su schermo. O almeno questo è quello che Microsoft ci sta vendendo!
L'altra componente che vede una sostanziale differenza tra i due modelli è la RAM. In questo caso siamo davanti a un dibattito abbastanza tecnico di cui sentiremo parlare, a nostro parere, nei prossimi mesi. In entrambi i casi abbiamo infatti una tipologia di RAM particolarmente prestante, GDDR6, che però differisce tra i due modelli per quantità e frequenze.
Partiamo come di consueto dal top: Xbox Series X monta 16 GB di RAM. Di questi, ben 10 GB, quelli maggiormente a contatto con la scheda video, viaggiano all'impressionante frequenza di 560 GB/s, mentre i restanti 6 viaggiano a 336 GB/s. Nel caso di Series S troviamo un totale di 10 GB di RAM. 8 GB viaggiano a 224 GB/s e i restanti 2 GB, probabilmente relegati a funzioni secondarie della console, si fermano a 56 GB/s, un valore veramente molto basso per gli standard odierni.
Ora è chiaro che Series S è progettata evitando accuratamente qualsiasi riferimento al 4K, e quindi evitando qualsiasi asset e calcolo relativo a texture ed effetti in altissima risoluzione, ma rimango particolarmente curioso di vedere concretamente all'opera la console con titoli più esosi nel trasferimento dati, magari a metà del ciclo di vita. Non è assolutamente infatti la quantità di RAM a preoccuparci - a nostro parere è più che sufficiente per gestire le necessità della prossima generazione di console - ma è la sua velocità a destare qualche perplessità visto che sarà probabilmente un elemento di cui dovranno tenere conto gli sviluppatori.
SSD: il disco a stato solido
L'ultima differenza in termini di componentistica è l'SSD. Ci troviamo di fronte alla medesima tecnologia anche in questo caso: un disco allo stato solido con interfaccia proprietaria ma derivata dal PCI Express 4.0 di tipo NVME in grado di muovere i dati non compressi a 2,4 GB/s e al doppio, 4,8 GB/s, in presenza di dati compressi. La differenza sostanziale, che ben identifica e giustifica agli occhi del consumatore il prezzo premium di Xbox Series X è il suo quantitativo: il modello di punta ne ha 1 TB, Series S si ferma a 512 GB, la metà.
In entrambi i casi si potrà comunque effettuare un upgrade dello spazio utilizzando la porta dedicata che troveremo sul retro della console e che permetterà l'alloggio di memoria aggiuntiva nel formato proprietario di Xbox Series, ma rimane tutto da vedere se e come si comporteranno gli sviluppatori e Microsoft: se saranno cioè in grado di alleggerire i download delle versioni digitali per Series S, tenendo conto del fatto che gli asset 4K sono assolutamente inutili su questa console, così da ridurre lo spazio occupato dai giochi installati.
Per quanto concerne le porte di I/O sappiamo per certo che entrambe le console avranno l'attacco per l'alimentazione, l'uscita HDMI 2.1 per il supporto dei 120 Hz fino alla risoluzione 4K, l'ingresso Ethernet per il collegamento di rete, oltre al supporto al Wi-Fi di cui non si conoscono le specifiche, l'ingresso per l'upgrade della memoria di cui vi ho appena parlato e un quantitativo identico di porte USB. Per la precisione treUSB 3 con attacco USB-A; una frontale e due sulla parte posteriore.
C'è una piccola differenza anche in termini di consumi energetici visto che Xbox Series X, secondo le specifiche, consumerà tra i 250 e i 300 Watt, mentre Series S viaggerà intorno al valore di 250 Watt o poco più.
Prezzi e data di uscita
Cos'altro rimane da dire, prima delle considerazioni finali? Ovvio: prezzo e data di uscita. Entrambe le console Xbox Series X e Series S saranno disponibili a partire dal 10 novembre 2020 e i pre-order partiranno ufficialmente il 22 settembre; Xbox Series X costerà 499€ mentre Xbox Series S costerà 299€.
Esiste poi una formula ad abbonamento mensile che, purtroppo, al momento non è ancora prevista per l'Italia ma ci auguriamo possa arrivare magari in tempo per il Natale. Si tratta di Xbox All Access e permette di acquistare la console pagandola 35€ al mese nel caso di Series X e 25€ al mese per Series S per 24 mesi, due anni. Finito questo periodo la console diventa propria un po' come fanno le principali compagnie telefoniche con i vari smartphone Android e gli iPhone. All'interno di questo abbonamento è compreso anche il Game Pass in versione Ultimate che, da solo, costa 15€ al mese e che vi permette di giocare più di 100 titoli tra esclusive e multipiattaforme e da pochissimo anche i titoli Electronic Arts appartenenti al pacchetto EA Play.
Riepilogando, ci troviamo di fronte a una line-up davvero rivoluzionaria per una nuova generazione: 2 modelli che si posizionano sul mercato a un prezzo sostanzialmente molto differente ma che implementano le stesse tecnologie e architetture. Quello che vediamo da tempo in campo PC con l'uscita delle nuove linee di schede video. Cambia "solo" la potenza erogata. Ma questo potrebbe non essere poco.
Series X è infatti una bomba tecnologica, c'è poco da discutere sul fronte hardware. Series S rimane un prodotto estremamente interessante e con un prezzo incredibile ma bisognerà capire se davvero la differenza nella risoluzione di rendering e il non uso di asset 4K possano controbilanciare la sostanziale differenza di potenza della GPU e l'uso di un minore quantitativo di RAM nettamente più lenta. Oppure se cominceremo a vedere nel tempo anche altre limitazioni, ad esempio ci ritroveremo con lo stesso gioco che gira sulle due console non solo a risoluzioni diverse ma anche con impostazioni grafiche distinte. E questo sarebbe un problema non indifferente in termini di longevità e sostenibilità della prossima generazione.
C'è anche da tenere in considerazione che, a livello statistico, proprio i mercati dove potrebbe essere più appetibile una console con un prezzo più contenuto per contrastare il predominio di PlayStation, sono quelli che hanno più problemi con la disponibilità di internet a banda larga quindi c'è un po' un cortocircuito nell'idea e nel design di Xbox Series S ma è pur vero che per una generazione che dovrà durare almeno altri 6-7 anni, una formula all digital ha sicuramente molto senso in una fase storica in cui il mercato PC ha abbandonato da tempo il formato fisico e ormai sempre più persone si stanno abituando a fruire di forme d'intrattenimento solo in digitale tra streaming e Game Pass.
Voi avete già deciso quale dei due modelli di Xbox Series acquisterete? Oppure punterete tutto su PlayStation 5? Fatecelo sapere qui sotto tra i commenti!