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Giunti a novembre gli utenti Xbox 360 non possono che gioire, sarete sommersi dalle uscite, scopritele con noi.

RUBRICA di Pietro Quattrone   —   05/11/2007

Mass Effect

Finalmente tra pochi giorni potremo mettere le mani su uno dei giochi più attesi degli ultimi anni, secondo in questo solo ad Halo 3, Mass Effect di Bioware presentato all’E3 2006 promette di sconvolgere più di qualche giocatore con la sua qualità, e chi si è perso negli infiniti universi stellari di Sta Wars: Knights of the Old Republic non potrà non godere della vastità di questa nuova saga. Vestiremo i panni del comandante Shepard e, seguendo una trama da ottimo film di fantascienza, potremo esplorare pianeti alieni e mondi sconosciuti, guidando la nostra squadra contro nemici mai visti. Potremo personalizzare il nostro comandante in ogni dettaglio, tramite un editor eccezionale, modificando completamente il modello precostituito, pensate che sarà possibile addirittura trasformarlo in una donna. Le classi disponibili sono sei, passando da soggetti “puri”, come l’esploratore o l’esperto in poteri biotic,i a personaggi con abilità a metà tra l’una e l’altra classe. Non dovremo preoccuparci troppo della scelta e delle caratteristiche che lasceremo scoperte, durante l’avventura incontreremo infatti npg che colmeranno le lacune in modo da rendere il party di gioco completo sotto ogni aspetto. Le fasi di interazione con gli altri personaggi saranno fondamentali ed è qui che emerge la vera natura RPG del titolo Bioware, dovremo ricercare informazioni e l’unico modo per farlo sarà quello di chiederle direttamente. Sarà necessario condurre i dialoghi con una certa abilità per ottenere tutte le notizie che ci interessano, in questo ci verranno in aiuto espressioni precostituite ma spetterà a noi scegliere in che modo rispondere o fare le richieste. Ad ogni risposta vedremo associate delle inconfondibili “smorfie” facciali, sarà evidente il sentimento suscitato nell’interlocutore. Le nostre scelte influenzeranno l’evolversi della trama, le conversazioni future con i vari personaggi non giocanti, le relazioni con i nostri partner all’interno del gruppo e perfino il comportamento del nostro personaggio. Questo tipo di caratteristica migliora la rigiocabilità del titolo, usando classi o gruppi di personaggi differenti ed effettuando scelte diverse, al fine di osservare il nuovo corso della storia.

Mass Effect è sicuramente il “Gioco” di novembre

Mass Effect

Non sarà solo esplorazione il gioco Bioware, anzi la gestione degli scontri è stata studiata nei minimi dettagli dagli sviluppatori. Quando ci muoveremo nelle zone “calde” il nostro team seguirà fedelmente le nostre indicazioni, potremo controllare ogni personaggio come visto in Ghost Recon e per quanto ci riguarda vivremo i combattimenti in una visuale in terza persona che si avvicina quando prenderemo la mira, un po’ come visto proprio in Ghost Recon o Gears of War. Durante i combattimenti ci accorgeremo della bontà del motore grafico utilizzato per Mass Effect, i fondali infatti saranno “distruttibili” e studiandoli a fondo potremo ricavarne qualche vantaggio durante la battaglia. L’intenzione di rendere Mass Effect un film interattivo è evidente, non solo dall’altissima qualità grafica ottenuta sfruttando fino in fondo l’Unreal Engine 3 modificato, ma anche dai numerosi intermezzi cinematografici che aiuteranno l’immersività nel gioco e la comprensione della trama. Parlando meramente dell’aspetto tecnico non possiamo che essere contenti, senza esagerare siamo di sicuro in presenza del gioco dal più alto impatto grafico visto fino ad oggi, i protagonisti e gli npg sono stati ricreati alla perfezione con espressioni facciali e vestiti che sembrano usciti da un casting di Hollywood, gli scenari in generale non hanno la stessa eccezionale qualità ma si fanno apprezzare per i molti dettagli e la completa interagibilità. Non fatevi scappare questa ultima fatica Bioware, Mass Effect è sicuramente il “Gioco” di novembre.

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Call of Duty 4: Modern Warfare

La saga di Call of Duty, era evidente dopo il terzo episodio, aveva già detto tutto quello che poteva dire, c’era bisogno di una svolta e finalmente è arrivata. Il capitolo numero 4 della serie infatti non è più ambientato nella seconda Guerra Mondiale ma si svolge ai giorni nostri, con tanto di armi e tecnologie degne del nuovo millennio. La trama non è certamente innovativa e anzi rimane su binari classici: un nazionalista russo, tale Zakhaev, pensa bene che l'Unione Sovietica non abbia detto a suo tempo tutto ciò che aveva da dire e che il tracollo della Madre Russia sia da attribuire agli USA. Decide quindi di allearsi con l'estremista islamico Al-Assad e con altri due misteriosi individui, creando un'organizzazione dal nome The Four Horsemen, intenzionata a vendicarsi dell'occidente capitalista e di chi lo guida. Nei panni di uno dei soldati dei Navy Seals o delle forze speciali SAS dovremo agire per distruggere l’associazione criminale. Il gameplay in sé è rimasto quello che ha reso famosa la serie di Activision e questo capitolo sviluppato dagli Infinity Wards non ne stravolge i canoni, portando invece al limite ogni situazione. Tutto nell’avventura è estremamente scriptato, l’impatto è certamente cinematografico e coinvolgente ma la libertà d’azione è molto poca e ovviamente questo si riflette sulla linearità del gioco stesso. Ma la nostra non vuole essere una vera e propria critica, di certo il sistema scelto non lascia troppo spazio alle intenzioni del giocatore ma vi assicuriamo che la sensazione di stare in battaglia non è mai stata così alta. I nostri commilitoni e tutti i personaggi che partecipano all’azione si muovono con coralità e si buttano nella mischia senza esitazione, risultando molto credibili anche agli occhi dei giocatori più smaliziati.

la sensazione di stare in battaglia non è mai stata così elevata

Call of Duty 4: Modern Warfare

Tecnicamente siamo in presenza di un gioco eccezionale, probabilmente lo sparatutto i prima persona dall’impatto visivo più impressionante degli ultimi tempi, dai dettagli dello scenario, all’illuminazione dinamica, all’HDR, agli effetti particellari di esplosioni e granate fumogene. In questo gli Infinity Ward sono una garanzia di qualità. Non dimentichiamoci poi del multiplayer che è un altro asso nella manica di Call of Duty 4, dopo aver provato al beta online siamo rimasti impressionati dalla bontà dell’intero sistema e dalle novità inserite dagli sviluppatori in un modo di giocare che sembrava un po’ troppo stantio, alla fine si tratta sempre di deathmatch singoli o a squadre. Oltre al ben noto sviluppo del personaggio in seguito alle vittorie conseguite, le novità principali riguardano la possibilità di gestire il radar del team solo dopo un determinato numero di uccisioni e lo stesso dicasi per gli “aiuti esterni” come il bombardamento aereo e il supporto di un elicottero. La scelta poi di offrire nuove armi e nuove tipologie di proiettili con l’aumentare dell’esperienza e delle capacità del giocatore non può che essere uno stimolo a giocare. Un ottimo colpo piazzato da Activision.

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Assassin's Creed

Ormai l’assassino di Ubisoft l’abbiamo incontrato più e più volte alle numerose manifestazioni del mondo videoludico. La prima sensazione non è mai stata tradita, quella di essere in presenza di un progetto ambizioso, e Altair entrerà presto nelle nostre case con la sua avventura. L’assassino del titolo, Altair appunto, si muove in Terra Santa all’epoca della terza crociata, il suo mondo è liberamente esplorabile e ci potremo muovere (il tanto “amato-odiato” freeroaming) attraversando il deserto per giungere in 3 città distinte, in ogni città avremo degli obiettivi da raggiungere e delle persone da assassinare. Ci muoveremo alle volte alla luce del sole e alla volte camuffandoci da semplici viandanti, per raggiungere i nostri scopi non ci sarà mai una via unica ma potremo sempre scegliere l’alternativa a noi preferita. Dovremo prima di tutto raccogliere informazioni in città, capire dove potrebbe trovarsi il nostro target e poi scegliere un modo per farlo fuori. Le scene di intermezzo alle quali assisteremo sono molto cinematografiche e ci faranno capire nei dettagli le personalità dei singoli notabili che dovremo uccidere per far cessare i disordini in Terra Santa. Le nostre abilità di assassino saranno fondamentali e ci permetteranno di muoverci veloci, silenziosi e letali, con evoluzioni da funamboli attraverso i tetti diroccati delle cittadine o scansando gli ignari passanti per fuggire lontano. Mai come in Assassin’s Creed le città sembrano vive, e sono popolate da personaggi assolutamente realistici che reagiscono in base al nostro comportamento, facilitandoci il nostro scopo o mettendoci i bastoni fra le ruote. La libertà di azione è una delle caratteristiche del gioco Ubisoft, potremo iniziare una quest e senza averla finita passare a quella seguente magari in un’altra città. Il sistema di controllo ci permette di gestire con semplicità tutte le animazioni (che ricordano da vicino quelle del Principe di Persia) di Altair e anche i numerosi combattimenti che dovremo affrontare. Grazie ad un ottimo sistema di lock-on potremo gestire le parate del nostro assassino per poi contrattaccare con un colpo che risulterà fatale ad ogni avversario. Tecnicamente il titolo sviluppato dagli studi Ubisoft di Montreal è molto valido, con un motore che non soffre neanche nelle situazioni più intricate, con animazioni decisamente fluide e spettacolari e con un livello di dettaglio decisamente buono sia degli npg che degli scenari. Assassin’s Creed è l’ennesimo titolo da non perdere.

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Naruto: Rise of a Ninja

Ubisoft nel cilindro non ha solo Assassin’s Creed, ma anche Naruto: Rise of Ninja, il titolo action dedicato al piccolo ninja biondo creato dalla matita di Masashi Kishimoto e già fenomeno di culto grazie anche alla serie televisiva. E’ la prima volta che da un manga nasce un gioco completamente sviluppato in occidente e in realtà ne siamo felici, troppe volte le trasposizioni giapponesi sono state effettuate al solo scopo di sfruttare il brand e sviluppate con una qualità decisamente bassa. Da tempo ormai Ubisoft è una garanzia e infatti Naruto potrebbe essere la vera sorpresa di questo Natale. Ci troveremo catapultati nel villaggio della foglia e tutti i personaggi che fino ad ora abbiamo visto solo sulla carta o nel cartone animato prenderanno vita e sarà così possibile interagire con Kakashi, litigare con Sakura o Sasuke e prendere ordini da Tsunade. La storia che andremo ad intraprendere non è lineare, non prenderemo parte ad un vecchio episodio già raccontato, semplicemente vivremo per svariate ore nei panni di Naruto, persi nel free roaming e consapevoli di affrontare la nostra avventura. Non saremo persi, ovviamente c’è una trama principale con tanto di quest e sotto-quest ma la libertà d’azione la farà da padrone. Il gioco in sé è configurato come una sorta di action RPG, le fasi meramente “action” sono molto accentuate ed il nostro personaggio si evolverà nel corso della storia, in base all’esperienza accumulata imparerà nuove mosse e a sfruttare meglio la propria energia spirituale (il chakra). Ogni volta che incontreremo un ninja nemico il gioco si trasformerà in un picchiaduro ad incontri, con un sistema di controllo classico per i beat ‘em up, ed è in queste occasioni che vedremo le mosse più famose del giovane ninja e il suo devastante utilizzo del chakra. Lo stile grafico adottato per portare su Xbox 360 la storia di Naruto è il cell shading, che ben si adatta nel far rivivere un cartone animato. Il livello di dettaglio raggiunto è molto alto e a tratti sembra di essere davvero all’interno di un “anime” di alto livello. Non solo i personaggi si muovono con una precisione e una fluidità davvero elevatissima quanto piuttosto ogni elemento dello scenario che verrà sollecitato reagirà di conseguenza, vedremo così ad esempio l’erba e i cespugli muoversi sotto i nostri piedi. Sarà difficile non dare almeno un’occhiata al nuovo titolo di Ubisoft che è certamente imperdibile per in fan della serie.

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Guitar Hero III: Legends of Rock

Il terzo capitolo di una delle saghe più amate tra i giochi musicali è quasi pronta a sbarcare sulle Xbox 360 di tutta Europa. Armati della nostra chitarra potremo come sempre esercitarci in pazze e frenetiche evoluzioni a ritmo dei più grandi successi delle leggende del rock. La compilation iniziale vanta nomi del calibro dei Pearl Jam, dei Rolling Stones, dei Kiss, dei Beasty Boys e degli Smashing Pumpkins. Ovviamente le canzoni aumenteranno e sarà possibile scaricarne di nuove attraverso i server di Xbox Live. Il multiplayer è stato riconfermato sia online che offline e sarà ancora più ricco in questo terzo episodio, i contendenti si sfideranno in gare all’ultimo punto. Gli sviluppatori per renderle più interessanti hanno pensato ad un sistema di Power up per far diventare la sfida ancora più frenetica, solo in questa modalità infatti lo “star power” va in pensione sostituito da bonus singoli volti a disturbare l’avversario. Due esempi sono il “Broken String”, che bloccherà una nota dell'avversario, costringendolo a tener premuto il tasto corrispondente fino a che si sblocchi, e “l'Amp Overload” e la sua capacità di far muovere e deformare la parte di schermo occupata dalle altrui note. Non sono previste rivoluzioni per questo nuovo capitolo del re dei rhythm game ( o almeno fino ad oggi sono rimaste segrete), le meccaniche presenti nel precedente episodio erano già sufficientemente buone e gli sviluppatori sembrano aver puntato più che altro sulla selezione dei brani musicali e sulla calibrazione della difficoltà di gioco. Gli effetti grafici sono ancora più pazzi e coinvolgenti, con esplosioni incredibili e molto colorate. Chitarristi in erba fatevi sotto.

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Xbox

Novembre molto probabilmente è il mese più ricco di uscite di qualità per Xbox 360 da un anno a questa parte, più interessante del settembre di Halo e dell’ottobre di PGR 4. Nello stretto giro di 30 giorni saremo sommersi da giochi molto attesi e di sicuro valore, dall’incredibile Mass Effect, a Call of Duty 4 passando attraverso Assassin’s Creed, Naruto: Rise of a Ninja e Guitar Hero 3.