
È curioso notare come, già nel 1997, Tomb Raider II mostrasse tutti i principali segni della serializzazione videoludica moderna: aumento della spettacolarità attraverso nuove ed esotiche ambientazioni, aumento del ritmo di gioco con uno spostamento maggiore verso le sparatorie e, non ultimo, un ulteriore incremento delle caratteristiche femminili della già celebre protagonista, attraverso un arrotondamento generale delle forme e la presenza di nuovi costumi (leggi: ammiccante sessualizzazione di un'eroina/sex symbol). …