La class-action che era stata intentata contro Sony per i famosi attacchi hacker subiti dal PSN nel corso del 2011, o almeno una di quelle organizzate negli Stati Uniti, è stata chiusa dal Giudice Anthony Battaglia, liberando Sony dalle accuse.
La motivazione risiede nel fatto che nessuno dei partecipanti alla class-action aveva sottoscritto alcun abbonamento a pagamento per il servizio PlayStation Network, che era offerto a tutti gratuitamente da Sony. Oltre al fatto di ricevere il servizio gratuito, c'è un altro punto che libera Sony dalle accuse: nella stessa formulazione della causa si rende noto che il servizio è stato sospeso da un attacco illegale portato dall'esterno, un'intrusione nel Network di cui Sony non è responsabile.
Inoltre nell'accordo di utilizzo del PSN sottoscritto dagli utenti viene riportato che il sistema non è perfetto e che tali errori e problemi possono emergere, dunque chi sottoscrive l'accordo lo fa a suo rischio e pericolo per quanto riguarda eventuali disservizi.
Fonte: VG247