I recenti commenti sulla pirateria di Jools Watsham di Renegade Kid, lo sviluppatore di Mutant Mudds e dei due Dementium (potete leggerli qui: link), hanno alzato un bel polverone a quanto pare, tanto da costringere il piccolo sviluppatore a tornare sull'argomento per difendersi e illustrare meglio il proprio punto di vista (mai toccare la pirateria ai videogiocatori. Se il tuo gioco non vende ricorda sempre di dare la colpa ai Maya, alla politica, alla crisi, ma mai ai pirati).
Sostanzialmente Jools ha dovuto spiegare l'ovvio alle masse urlanti: dire che nel caso arrivasse la pirateria su 3DS Renegade Kid abbandonerebbe la piattaforma non significa di base andare contro la pirateria, significa invece che uno sviluppatore non campa d'aria e non può permettersi di fare giochi su una piattaforma che non garantisce il giusto ritorno economico. Insomma, cari videogiocatori, a molti di voi sembrerà incredibile ma per sviluppare un videogioco ci vogliono soldi, spesso molti soldi. Se questi soldi non rientrano gli sviluppatori chiudono (eppure il 2012 dovrebbe avere insegnato qualcosa in tal senso, visto l'alto numero di società di sviluppo fallite) oppure tentano altri mercati (vedi la diffusione del free2play).
Jools Watsham: "Se troppe persone scelgono di ottenere copie illegali dei miei giochi, invece di pagarle, i miei affari ne risentono così come il bilancio familiare."
Ovviamente il buon Watsham non è un illuso e sa che la pirateria non si può sconfiggere e che bisogna attuare delle strategie per combatterla, rendendo le copie legali convenienti quasi come quelle rubate. Più facile a dirsi che a farsi.
Fonte: Destructoid