Randy Pitchford è finito al centro della polemica per la questione Aliens: Colonial Marines.
Accusato di non aver risposto, e poi di aver poi bloccato, diverse richieste di spiegazioni per la bassa qualità del titolo, il presidente di Gearbox ha subito il colpo peggiore quando alcuni hanno affermato che i commenti positivi sul gioco sono stati fatti attraverso account fasulli. Alle polemiche si è aggiunto anche Jim Sterling di Destructoid, che ha puntato di il dito contro Pitchford ribadendo che alcuni degli account che si sono espressi positivamente su Aliens: Colonial Marines sono stati creati di recente.
Il tono di Sterling risulta fin troppo presuntuoso (deriv. presumere), anche in una situazione del genere, ma le questioni evocate sono indubbiamente concrete e una risposta ufficiale sui problemi incontrati durante lo sviluppo del titolo non è ancora arrivata. Il silenzio alimento, inevitabilmente, le affermazioni di un ex sviluppatore e di una gola profonda che hanno recentemente parlato di una gestione non particolarmente responsabile del progetto da parte di Gearbox, di grossolani errori da parte di Timegate e di un ultimatum di SEGA che avrebbe minacciato il ricorso alla legge in caso di ulteriori ritardi.