Su Pastebin ognuno può scrivere ciò che gli pare senza alcuna verifica, dunque vi invitiamo a prendere con le pinze questa notizia, per quanto possa sembrare plausibile. Del resto, vista l'inversione di marcia di Microsoft sulle politiche di DRM, è possibile che dettagli ufficiali sulla questione non vengano mai alla luce.
Veniamo al dunque: un sedicente impiegato "dal cuore spezzato" della casa di Redmond ha pubblicato in rete un lungo sfogo relativo al radicale cambio di direzione operato per Xbox One e alle sue conseguenze in termini di ciò che viene guadagnato e di ciò che viene perso. "Abbiamo speso troppo tempo a combattere contro le impressioni negative formulate da molte persone nei media. (...) Abbiamo 48 milioni di possessori di Xbox 360 connessi quasi 24 ore al giorno, il che è più di quanto qualsiasi altro competitor possa offrire e di gran lunga più di Steam. Sono sicuro che queste persone si sarebbero avvicinate a Xbox One per vedere quali vantaggi avesse da offrire. Ma come ho già detto, qui in Microsoft possiamo solo prendercela con noi stessi per aver fallito nel convincere gli indecisi a credere nel nostro sistema."
"Per quanto riguarda le feature di Xbox One, una di quelle di cui vado più orgoglioso è il Family Sharing. Ho dato un'occhiata a vari forum e ho visto che molta gente era entusiasta di questa cosa come me", ha continuato il sedicente impiegato Microsoft, per poi arrivare a descrivere nello specifico il servizio: "La premessa del Family Sharing è semplice ed elegante: quando comprate i vostri giochi per Xbox One, potete inserirli nella vostra libreria condivisa. Chiunque faccia parte della 'famiglia' potrà accedervi, a prescindere di dove si trovi nel mondo. Nessun vincolo da questo punto di vista: i membri della famiglia non devono condividere il vostro stesso indirizzo, può trattarsi di chiunque. Quando un membro della famiglia accede a uno dei vostri giochi, essi entrano in una speciale modalità demo, che consiste nel gioco completo per una durata di 15-45 minuti, in alcuni casi un'ora. Ciò consente alla persona che gioca di familiarizzare con il titolo e magari comprarlo, se vuole. Quando il tempo limite scade, si apre infatti automaticamente il marketplace per consentire l'eventuale acquisto del gioco. Abbiamo stabilito dei limiti al numero di volte in cui un membro della famiglia può accedere a un gioco (così da scoraggiare il completamento dello stesso attraverso prove multiple)."
Fonte: Pastebin