La legge è uno strumento creato per mediare, per punire e per regolare. Ma quando viene usata come strumento di protezione delle proprietà intellettuali c'è sempre qualche problema.
Da una parte abbiamo avvocati che sembrano complicare tutto con l'effetto collaterale di aumentare il proprio giro d'affari e dall'altra aziende che si scannano a colpi di lettere ovunque riecheggino assonanze, come nel celebre caso di Scrolls contro The Elder Scrolls. Non stupisce dunque che Sky, nel giugno del 2011, abbia attaccato il colosso americano in merito al nome del servizio SkyDrive.
Il tutto si basa sul fatto che Sky, offrendo servizi come applicazioni per smartphone e streaming, è in concorrenza diretta con il servizio Microsoft il quale non può quindi essere contraddistinto da un nome così simile a quello dell'azienda di Murdoch. E nonostante la chiara differenza una corte inglese ha inquadrato la questione dal punto di vista di Sky, dando ragione al colosso delle telecomunicazioni. Microsoft, ovviamente, non ha intenzione di tacere e ricorrerà in appello per ribaltare la sentenza.
Fonte: ZDNet