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Uno dei designer di Halo 4 ha definito "disgustose" le affermazioni di Kojima sui personaggi sexy

Si riscatena la polemica sul sessismo nell'industria videoludica!

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/09/2013
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
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La scelta di Kojima di rendere i personaggi femminili di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain più sexy o erotici che dir si voglia (diciamo più soft porno via, senza ipocrisie), non ha trovato il favore del pubblico storico della serie, com'era ovvio che fosse. Anche alcuni personaggi dell'industria non hanno reagito bene. Ad esempio David Ellis, designer di Halo 4, non le ha mandate a dire al povero Hideo, chiamando "disgustoso" il character design di Quiet:

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Per poi rincarare la dose affermando che l'industria (dei videogiochi) è piena di adulti poppanti:

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Non sono mancate alcune risposte al vetriolo, a chi gli ha posto domande sull'argomento:

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Insomma, Ellis non è contro l'uso della sessualità nei videogiochi, ma contro il tipo di sessualità propagandato da quel genere di design, completamente fuori luogo per il tipo di gioco. A pensarci bene, un personaggio che si chiama Quiet ("silenziosa") e che viene rappresentata come una batt--ehm, donna di facili costumi dà da pensare al modello di donna videoludica che si crede i videogiocatori vogliano vedere sullo schermo. Oltretutto, viene da chiedersi se Metal Gear Solid V abbia veramente bisogno di mezzucci simili per vendere qualche copia in più.

Il concept artwork incriminato
Il concept artwork incriminato