Lars Gustavsson, creative director di DICE, pensa che Linux sia soltanto a una killer application di distanza per affermarsi sul mercato videoludico mainstream. L'uomo di Battlefield ha anche affermato di essere fiero di aver iniziato a lavorare sul sistema operativo open-source.
Insomma, Linux è disponibile e alla portata di tutti, ma manca il gioco che motivi l'utenza a scaricarlo e installarlo. La chiave di volta sarà di renderlo conveniente per l'utenza, in modo che si possa integrare con le loro vite. Ad esempio DICE è fiera di usare Linux per i propri server, visto che da questo punto di vista il sistema operativo del pinguino è di molto superiore alla concorrenza.
Comunque, a noi sembra un altro passo verso un salto che ormai è sempre più annunciato e che software house come Valve (pensate a SteamOS) stanno preparando con insistenza e costanza. Insomma, per Gustavsson tra dieci anni il mercato dei videogiochi sarà enormemente diverso da com'è ora, con meno richiesta di hardware e più esperienze gaming on-demand.
Fonte: Games Industry