Il sito Gamersyde ha creato un leggero scompiglio nel corso dei suoi test video di Rise of the Tomb Raider, concludendo che il titolo girava a una risoluzione di 900p su Xbox One. In realtà ha successivamente corretto l'informazione, affermando che tale risoluzione viene utilizzata solo nelle cutscene, mentre il gameplay è effettivamente a 1080p nativi. Questo spiegherebbe la lieve differenza qualitativa passando dalle scene al gioco vero e proprio.
Questa soluzione non è inedita, era già stata utilizzata da Nixxes per il porting Xbox One di Tomb Raider: Definitive Edition. Probabilmente - ma sono supposizioni - Crystal Dynamics ha sfruttato questa doppia risoluzione per alleggerire il carico computazionale nelle cutscene, più ricche di effetti e dettagli. Siamo curiosi di scoprire l'inevitabile analisi di Digital Foundry.