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Shahid Kamal Ahmad non crede nella retrocompatibilità

Pensa che dobbiamo adeguarci ai tempi

NOTIZIA di Dario Rossi   —   12/04/2016

Quella della retrocompatbilità è un'ottima mossa per favorire il passaggio dalle vecchie generazioni senza sacrificare la propri libreria. Nintendo finora è sempre stata in testa in questa politica, ma anche Microsoft sta facendo bene con Xbox One, attraverso l'emulazione di una libreria selezionata di titoli Xbox 360. Sony ha invece scelto una strada diversa con PlayStation 4, investendo su PlayStation Now, i remaster dei titoli più celebri della vecchia generazione e la ripubblicazione di alcuni classici PlayStation 2.

In un'intervista con GamingBolt, l'ex Director of Strategic Content di Sony, Shahid Kamal Ahmad, ha espresso la sua opinione sull'argomento, affermando di non credere nella retrocompatibilità: "Ho visto tante cose arrivare e andare via. Penso che ogni dispositivo dovrebbe avere il proprio repertorio".

Ahmad ha rimarcato a valore storico la scarsa efficacia della retrocompatibilità fuori dai mercati di nicchia: "Il mercato della musica e i film sono completamente differenti. È chiaro che se ho già pagato il costo di un CD, o vinile, non desidero pagare ancora per la versione digitale, ed è per questo che apprezzo l'idea di iTunes Match. Amazon ha fatto un grande lavoro mettendo a disposizione via cloud i dischi acquistati. È davvero brillante, ma scommetto che devono pagare i publisher per fare questo. Si tratta di un grande vantaggio per i consumatori. Anche per i film, se acquisto un Blu ray non vorrei pagare ancora per la versione streaming. Ma lo faccio, senza esitazione. Se ho voglia di godermi gli originali, posso ancora farlo. Posso godermi le vecchie console, o il mio lettore CD o DVD, ma lo desidero davvero? Diventa sempre più una nicchia, indubbiamente importante, ma stiamo godendo i benefici della tecnologia e ciò significa che a volte bisogna adeguarsi ai tempi".