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Arrestato Dov Katz, un dirigente di Oculus VR, per aver sollecitato una quindicenne a fare sesso non protetto

L'uomo conosceva l'età della ragazza

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   28/12/2016

Oculus VR, una delle aziende tecnologiche più promettenti degli ultimi anni, è stata un'altra volta travolta da uno scandalo. Dopo il vespaio scatenato dall'attività politica del fondatore Palmer Luckey, che lo ha costretto a uscire di scena (almeno momentaneamente), oggi tocca a un altro dirigente finire al centro della scena.

Si tratta di Dov Katz, 38 anni, il capo della computer vision, uomo chiave della società, arrestato il 21 dicembre per un reato di natura sessuale: è accusato di aver sollecitato una quindicenne ad avere rapporti non protetti. Per "sollecitato" s'intende che le ha offerto 350 dollari per la prestazione.

Attualmente Katz è stato rilasciato sotto cauzione di 125.000 dollari. Stando alla documentazione del dipartimento di polizia di Tukwila, l'arresto sarebbe arrivato dopo un'accurata indagine, in cui un agente si è finto una quindicenne, scambiando con lui dei messaggi di testo inequivocabili.

Katz è stato arrestato in un hotel a sud di Detroit, dove credeva di incontrare la minorenne, con cui aveva organizzato un incontro. Aveva seicento dollari in tasca e il suo numero di telefono, subito rilevato dagli agenti, corrisponde a quello dell'uomo che ha mandato i messaggi alla finta minorenne.