Ricordate la storia del personaggio trans di Baldur's Gate: Siege of Dragonspear, l'espansione autonoma di Baldur's Gate sviluppata da Beamdog per colmare il buco narrativo tra il primo e il secondo capitolo? Probabilmente no, visto che era un fatto da poco e riguarda la presenza di un singolo personaggio trans, ma alcuni pare che se la siano legata al dito e abbiano deciso di attendere l'annuncio del nuovo progetto dello studio, Planescape: Torment Enanched Edition, per continuare la battaglia di allora.
Il loro obiettivo, tra minacce e offese, è quello di impedire a Beamdog di toccare i contenuti del Torment originale del 1999. Noi, come al solito ci preoccupiamo più che, nel caso siano inseriti dei nuovi contenuti (ma Beamdog ha già negato, quindi non c'è alcun rischio), questi siano di qualità. Comunque staremo a vedere come si evolverà la faccenda e se questa gente la smetterà di infestare i forum e i video del gioco.
Riportiamo per intero quanto scrivemmo sul caso Mizhena nella recensione del gioco:
Abbiamo ricevuto il codice per recensire Baldur's Gate: Siege of Dragonspear alcuni giorni dopo la lunga polemica nata su internet per la presenza di contenuti ritenuti controversi da un certo schieramento politico. La questione è complessa - non possiamo sorvolare - ed è incentrata in particolare su tre elementi (in realtà su due, con il terzo arrivato dopo a fare da contorno): la presenza della transgender Mizhena. Una battuta di Minsc sul #GamerGate, che sarà rimossa con il prossimo aggiornamento; e le storie di due personaggi femminili, arricchite dagli sceneggiatori di Beamdog, per dar loro maggiore profondità. Ora, non è scopo della recensione mettersi a discutere troppo di questi dettagli, anche perché anticipano alcuni contenuti che magari volete scoprire da soli. L'unico elemento che ci preme di aggiungere alla diatriba è che delle venticinque ore circa che dura questa espansione, i contenuti che hanno creato tutto questo caos occupano pochi secondi. Insomma, fossero anche le linee di dialogo peggiori del mondo, messe in bocca ai personaggi peggio caratterizzati della storia culturale umana, non inciderebbero che in minima parte sull'esperienza complessiva. Mizhena in particolare si incontra una volta sola e, volendo, si può anche evitare di parlarle. Detto questo, a onore di cronaca va detto che il suo dialogo è forzatissimo e la sua "rivelazione" è presentata molto male. Ma ribadiamo che si tratta della classica goccia nel mare, uno dei tanti dialoghi da gioco di ruolo che si dimenticano dieci secondi dopo averli letti. Sarebbe come giudicare male The Witcher 3: Wild Hunt per una chiacchierata sottotono in una delle tante locande (e ce ne sono). Comunque, se si vuole che l'argomento venga trattato più diffusamente, lo faremo magari in uno speciale dedicato, così da capire se il problema vero è un brutto personaggio o più propriamente la sua sessualità.