Dopo quella effettuata su Days Gone, Assassin's Creed Origins e Anthem, non poteva mancare anche l'analisi di Digital Foundry su Super Mario Odyssey.
Il nuovo capitolo di Mario su Switch, nella sua forma attuale e dunque non definitiva, viaggia con risoluzione 720p a 60 frame al secondo praticamente stabili, con qualche minore calo nelle situazioni più concitate. Considerando il modus operandi classico di Nintendo è possibile che la risoluzione venga poi alzata sensibilmente per la versione finale del gioco, così come venga effettuata una ripulita generale per garantire i 60 frame senza alcun calo.
A quanto pare, gli sviluppatori hanno attuato alcune tecniche particolari per garantire il massimo della fluidità: ad esempio, all'interno dell'affollata Donk City i cittadini in lontananza sono in verità sprite in 2D, che effettuano una transizione al 3D quando si avvicinano al protagonista in un modo invisibile al giocatore. Allo stesso modo, i passanti più distanti si muovono a 30 frame al secondo per poi rientrare nel range dei 60 frame al secondo a minori distanze, ovvero una sorta di frame rate dinamico applicato.