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Gli sviluppatori di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra parlano delle microtransazioni: ci sono per quelli che non vogliono perdere tempo

Le microtransazioni di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra continuano a far discutere

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/09/2017

In una lunga intervista con Eurogamer.net, Bob Roberts, sviluppatore di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra, titolo che già ha ottenuto dei risultati, ha dato delle giustificazioni per la presenza in gioco di microtransazioni, sotto forma di casse piene di bottino casuale.

Intervistato dal giornalista Tom Phillips sul perché metterle, visto che di solito i designer lavorano per ridurre i colli di bottiglia e non per crearne, Roberts ha dichiarato che in realtà non ci sono colli di bottiglia, visto che tutti i contenuti sono ottenibili giocando, ma che si tratta solo di un'altra opzione messa a disposizione per quelli che non hanno tempo da perdere su titoli che durano molte ore e vogliono delle scorciatoie. Secondo lui si tratta della stessa filosofia per cui si inseriscono diversi livelli di difficoltà: chi trova i giochi troppo punitivi, può mettere il livello di difficoltà più basso e andare comunque avanti. Gli altri possono giocare a quello più arduo.

Così, chi ha tempo può trovarsi da solo gli oggetti che vuole, mentre chi non lo ha o considera uno spreco passarlo in quel modo, può usare la carta di credito per fare prima. Teoricamente il discorso non fa una piega, ma Roberts ci sta per caso dicendo anche che i giochi con microtransazioni sono pieni di azioni ripetitive e sostanzialmente vuote messe appositamente per dare al giocatore la sensazione di stare sprecando il suo tempo così da spingerlo a spendere dei soldi per fare prima? Speriamo di no.