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Ex dipendente di Bungie polemico su microtransazioni e casse premio, "gli sviluppatori hanno famiglie da mantenere"

Secondo Niles Sankey, i giocatori dovrebbero limitarsi a non foraggiare microtransazioni e casse premio

NOTIZIA di Davide Spotti   —   20/10/2017

Nell'ultimo periodo microtransazioni e casse premio stanno creando dibattito, tra i giocatori e non solo. Ad esprimersi sul tema è stato anche Niles Sankey, ex sviluppatore di Bungie che in passato ha avuto modo di lavorare su Halo e Destiny. "Indipendentemente dai costi di sviluppo, sviluppatori e publisher devono cercare di fare soldi, è un business", ha commentato sulle pagine di GamesIndustry.

"Gli sviluppatori devono risparmiare per la pensione e hanno famiglie da mantenere... se alle persone non piacciono le casse premio e le microtransazioni, non dovrebbero supportare il gioco acquistandole", ha proseguito. "E suggerirei di non comprare giochi da aziende che in precedenza hanno dimostrato di prediligere strategie ipocrite".

"Ho smesso di sviluppare giochi con investimenti pesanti e non li gioco nemmeno più. Secondo la mia opinione ci sono modi migliori di spendere il proprio tempo e la propria vita. Ci sono molti grandi giochi non basati su questi meccanismi e c'è molto da vivere al di là dei videogiochi".